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L'evento

Al primo gol una dedica speciale, al quinto chiude i giochi: la partita perfetta del Goat

Le maglie chiare portano a casa la vittoria all'ultima azione

Palattella

Giuseppe Palattella al termine della partita

140 giorni dall'ultima volta, un'estate di mezzo e le squadre completamente rivoluzionate, solo l'antipasto di una delle partite più emozionanti che la redazione di Sprint e Sport abbia mai vissuto. Il 18-2 del 9 maggio aveva lasciato così tanti strascichi che solo un cambio di rotta netto poteva provare a cancellare e lo spettacolo offerto non ha potuto che confermare l'intelligente scelta, con un risultato finale di 6-5 per le magliette chiare messo in cassaforte all'ultima azione che si trascinerà, però, corsi e ricorsi.

Da una parte un capitano di mille battaglie come Dennis Carzaniga ha accolto l'altro capitano, sconfitto nell'ultimo incontro, Andrea Barilaro, formando un binomio d'esperienza per guidare la squadra delle magliette chiare formata anche dal Goat di Sesto Giuseppe Palattella, Eros Villa (con la maglia del famosissimo Tunjov), Andrea Vitulano al suo primo calcetto di redazione, il portiere Tommaso Vecchiarelli chiamato a riscattarsi dopo i diciotto gol dell'ultimo scontro, il neo acquisto della sezione dei Regionali Federico Sumerano e Gianluca Monieri, alla sua ultima apparizione. Dall'altra parte le magliette scure, una squadra in totale autogestione che si basa sull'esperienza del gigante Jary Carzaniga, il bomber Riccardo Pocorobba e il granitico Domenico Raimondo a difendere i pali, aiutato, un po' come Sansone, dalla nuova capigliatura; al seguito di questo trio troviamo il fiero sostenitore della selezione cambogiana Alessandro Capurso, un Luca Ganini in versione Inazuma Eleven, Giulio Convertino alle prese con frequenti cambi di calzature, l'eroico Diego Russo con più di metà partita giocata con le scarpe da tennis e Andrea Spoto, autentica rivelazione della partita e in tenuta Palmeiras.

GLI SCHIERAMENTI

Le magliette chiare schierano davanti all'estremo difensore Vecchiarelli una difesa formata da Villa a destra e Vitulano a sinistra con al centro Carzaniga D. e poco più alto Barilaro con il compito di impostare, avanti Monieri si mette alle spalle del rifinitore Palattella, Sumerano parte dalla panchina. Dall'altra parte a proteggere la porta difesa da Raimondo si posizionano Capurso, Ganini e Spoto, Carzaniga J. si posiziona davanti alla difesa come collante con l'attacco, ala che svaria Russo, prima punta Pocorobba e Convertino pronto a subentrare dalla panchina. Sempre in panchina il duo Greta Annoni-Marta Ancella a gestire i cambi, Beatrice Balbinot a seguire la cronaca della partita e Antonio Dileo a raccogliere le impressioni a bordo campo, con un occhio di riguardo per le maglie scure. Già dal primo gol si capisce come questa partita vada di diritto negli annali di Sprint e Sport: Ganini sgasa sulla fascia si accentra e lascia partire un fendente che solo un grande intervento di Vecchiarelli può respingere; portiere che non può niente, però, sulla conclusione in controtempo dell'accorrente Spoto che firma sotto il sette il vantaggio delle magliette scure.

IL GOL DELLA DISCORDIA

Tra le sgasate di Russo e Ganini sulla fascia, i quattro gol di Palattella (con dedica speciale), una fugace entrata in campo di Convertino e una rissa sfiorata tra Villa (autodefinitosi difensore moderno) e Vitulano si arriva alle battute finali sul risultato di 5-5. Da bordocampo si leva un urlo (di un personaggio ancora da identificare): «Ultima azione della partita» e si sa, quando il gioco si fa duro i Goat cominciano a brillare: non contento dei suoi quattro gol Palattella si fa servire a ridosso dell'area di rigore, dribbla un difensore e conclude a rete chiudendo il confronto...ma non per gli avversari che, rimettendo subito il pallone al centro, concludono a rete un'azione fulminea che varrebbe il 6-6 se non fosse per gli improperi dello stesso Palattella verso le magliette scure e gli sguardi truci dei giocatori del turno successivo del calcetto che lasciano poco spazio (e tempo) alle polemiche.

LE PAGELLE (a cura di Beatrice Balbinot)

BIANCHI

Vecchiarelli 6.5: Rispetto alla scorsa edizione si notano indubbi miglioramenti: questa volta si è anche tuffato. Probabilmente il merito è della chiave di Ultimo che ha sul braccio: la porta della squadra bianca così è serrata.
Palattella 9: Si chiama Giuseppe Palattella, ma ormai è conosciuto in tutto il mondo come Pala Goat. Precisione, intraprendenza, fiuto per il gol: ecco tutti gli ingredienti per il man of the match. Ci sarebbe anche quella maglietta bianca con su scritto “Greta 6 unica”, ma questa è un’altra storia...
Barilaro 5.5: Barilaro è l’expelliarmus in Harry Potter: l’incantesimo non è tra i più scenografici, ma è sempre comunque utile. Utile se non altro perché la squadra se l’è scelta lui, con il risultato di strappare finalmente una vittoria. Per quanto riguarda la prestazione calcistica personale, voci di corridoio dicono che in realtà il suo sport sia il padel, e dopo questa partita ce ne siamo convinti un po’ tutti.
Villa 6.5: Villa è un po’ come l’arte: quella moderna, non la capisci. E infatti, da “difensore moderno”, come lui stesso si definisce, fatica ad essere valorizzato. I suoi scatti sulla fascia destra denotano comunque grande impegno. Rimane sempre umile con la sua maglia di Tunjov.
Monieri 5: Mezzo voto in meno a prescindere perché non si è fermato a mangiare la pizza. Al 10’ sembra già in carenza di ossigeno, sebbene nella ripresa emerga con qualche idea fantasiosa. Prova anche un calcio in porta: esce giusto di quei 5-6 metri che non gli consentono di concretizzare il gol.
Carzaniga D. 7: A metà partita si è chiesto perché si lascia sempre coinvolgere in queste cose, ma indubbiamente il suo apporto al match è stato importante.
Vitulano 6.5: Anche per lui, mezzo voto se ne va per non essersi fermato alla pizzata post-partita. Durante il match sfiora la rissa con Villa, ma riprende prontamente la calma e nel complesso gestisce bene la gara, segnando anche un gol.
Sumerano 6: Esordio positivo per lui: fa il suo senza grandi fuochi d’artificio, ma anche senza errori clamorosi. Nel complesso, gara indubbiamente sufficiente.

COLORATI

Raimondo 7: Con il nuovo taglio di capelli è più aerodinamico e si vede. Tanti i tiri in porta da parte della squadra bianca, ma lui non si fa scoraggiare e mette un provvidenziale guantone in molte occasioni.
Convertino 6: Gioca solo venti minuti, ma sono venti minuti di fuoco. Il bomber riesce anche in un inserimento spettacolare verso la porta avversaria, ma si stupisce troppo della sua stessa intraprendenza e non riesce a concretizzare il gol. Va comunque a lui il premio per la miglior manovra nel parcheggio.
Capurso 7: Assistiamo all’esordio di un grande difensore: la sua prima volta sui prestigiosi campi di Sprint e Sport non lo fa sfigurare, con diversi interventi che hanno saputo arginare Monieri e Pala goat. Esce dal campo con una buona prestazione e un accendino in meno.
Spoto 7: La sua partita è una montagna russa di emozioni. Parte subito forte con il giro della morte che sblocca il punteggio: è suo il collo del piede che imbuca il primo gol del match. Con il passare dei minuti si spegne un po’, ma complessivamente la sua prestazione è positiva: sarebbe sicuramente tra i 4 migliori in campo che chiede di indicare ad ogni allenatore.
Carzaniga J. 6: Trova poco spazio per imprimere, fa il suo senza grandi sbavature ma non è questo il match della sua carriera. È però sicuramente lui il navigatore più affidabile della squadra, Convertino conferma.
Russo 7.5: Ha un buon impatto sulla partita, riuscendo a superare in più di un’occasione la difesa di Villa. I due gol che segna sono la ciliegina sulla torta di una buona gara.
Pocorobba 7.5: Nell’ora scarsa di gioco regolamentare si fa vedere e sentire, segna due gol e la sua presenza è sicuramente di rilievo per la squadra colorata. Pecca un po’ di precisione in alcuni passaggi, ma rimane uno dei migliori in campo.
Ganini 7: È presente in campo e si mette a disposizione dei compagni. Nel suo gioco si ispira a Kvaratskhelia. Il risultato è quasi uguale: manca giusto un po’ di esperienza, ma si tratta veramente di piccolezze.

CRONISTA E PAGELLISTE:

Dileo 8: Ottimo tifo e grande presenza a bordo campo. Per essere più concentrato durante la cronaca si rifiuta di sedersi di fianco alle pagelliste: che professionalità.
Annoni 8.5: Metà dei voti li regala e forse per questo riceve anche una dedica “unica” dal Goat. È lei che argina la parlantina di Villa in più di un’occasione: nel complesso, la sua è un’ottima prestazione.
Ancella 7.5: Rimane attenta durante tutto il match. Peccato per la pizza mangiata a partire dall’interno verso il cornicione: il gesto le costa un mezzo voto in meno.

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