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Prima Categoria

Segna con una rovesciata pazzesca nella sfida decisiva e regala una storica promozione

L'incredibile domenica di Giovanni Castagna, che realizza il gol più bello nella partita più importante, proprio contro i diretti rivali per il titolo

Giovanni Castagna, autore del gol del vantaggio nell'infuocata sfida col Rovagnate

PROMOZIONE, CIVATE • Giovanni Castagna, tra i fautori della promozione della Fenice

«La gente spesso definisce impossibili cose che semplicemente non ha mai visto», diceva Robin Williams in "Al di là dei sogni". E nemmeno in un sogno, probabilmente, Giovanni Castagna poteva immaginarsi una domenica, quella del 21 aprile, così bella, al punto di essere già adesso memorabile. Non solo, infatti, il suo Civate ha centrato per la prima volta nella propria storia l'accesso al campionato di Promozione, ma l'ha fatto all'ultima giornata e nello scontro decisivo, quello contro gli unici rivali superstiti delle Fenici, vale a dire l'Ars Rovagnate. Quel che più vale, però, è che la rete del momentaneo 1-0, pareggiato nel finale da un gol degli ospiti da calcio d'angolo, l'ha siglata proprio Castagna con una rovesciata da antologia, che un fumettista potrebbe scegliere, per un ipotetico Albun Panini di Promozione, al posto di quella celeberrima di Carlo Parola.

«NON CI HO CAPITO MOLTO»

Impossibile, parlando con "Chicco" Castagna, non partire proprio dalla sua prodezza, arrivata nel momento decisivo - a fine primo tempo - della partita più importante della stagione, tanto più di fronte al proprio pubblico. Un gol comunque niente affatto casuale, tiene a precisare la mezzala lecchese, che racconta così la sua genesi: «Contro la Bellagina, due giornate prima, avevo già provato una rovesciata, ma avevo preso il pallone di punta nel timore di essere anticipato. La sera, ripensandoci, mi ero detto: "se mi ricapita ci vado deciso". Sicuramente il giorno l'ho scelto giusto, ma francamente non ci ho capito molto; dopo che è entrata, ho realizzato vedendo la faccia dei miei compagni». Un gesto tecnico impreziosito dal fatto di essere compiuto in mezzo alle maglie della difesa avversaria, cosa che tuttavia Castagna non ha avvertito come un peso: «Al momento, per l'adrenalina, non ci ho pensato: l'ho fatto ed è andata bene; poi, rivedendola, mi sono accorto che c'era il difensore a contrastarmi. Sicuramente c'è stata della bravura, ma anche della fortuna, poiché la palla è andata a insaccarsi proprio lì nel sette». 

Una partita tesissima, quindi, quella tra Civate e Ars Rovagnate, che però la mezzala biancoverde non avvertiva con la pressione di altre volte, come racconta lo stesso Castagna: «Certamente sentivo l'importanza dell'incontro, ma prima della partita ho detto al mister (Pietro Guadagno, ndr): "oggi vinciamo noi"; poi alla fine abbiamo pareggiato ed è andata bene lo stesso. Ero più teso prima delle due partite precedenti, contro Bellagina in casa e Molteno in trasferta, che però abbiamo dominato. Domenica quindi sono arrivato con la giusta tensione, ma sereno e sicuro dei nostri mezzi». 

UN GOL CHE RACCONTA UNA STAGIONE

Il gol che che vale la Promozione, inoltre, sancisce anche la chiusura di un cerchio per Castagna, il quale però non intende muoversi da Civate, come spiega lui stesso: «Sono in questa società da sette anni e per me vale tanto. Sono arrivato in Prima Categoria, ero un giovane inesperto, quando siamo retrocessi, proprio avendo Guadagno come tecnico nel finale di stagione. Poi sono seguiti anni di buio, quinti o sesti posti in Seconda Categoria, e l'anno scorso siamo finalmente riusciti a riportare il Civate in Prima Categoria. Portarlo in Promozione, però, è una cosa esagerata». Infine, il classe 1998 conclude con un messaggio di amore per i colori biancoverdi: «Se sono qua da sette anni un motivo c'è. Al Presidente (Marco Secomandi, ndr) e al vice Nicolò Torri lo ripeto a ogni colloquio: quello che si è creato qua è qualcosa di difficile da spiegare se non la vivi. So che sembra una frase fatta, ma è come una famiglia, anche per come mi sono stati vicini dopo un lutto. Ho giocato la partita successiva, contro la Polisportiva 2B, e ho segnato il gol dell'1-1 finale». Una sconfitta che avrebbe complicato parecchio il cammino delle Fenici - simbolo scelto non a caso nel 2014 dal patron Secomandi, al momento della rifondazione della società - ma che non è arrivata grazie al senso del gol della mezzala, autore di undici gol in campionato, molti dei quali pesanti. Dopo averne segnati altrettanti anche nello scorso campionato, il pensiero di ripetersi in Promozione c'è; ad ogni modo, Castagna chiosa con ironia: «Me ne vanno bene anche dieci, purché vinciamo il campionato».

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