Elezioni in Lombardia, Valentina Battistini verso la presidenza

Iniziamo con il dire una cosa e cioè che su un comunicato ufficiale, che certifica quali sono i candidati che sabato si sfideranno per il prossimo governo regionale della Lombardia, non compaia il numero di quante società abbiano espresso la loro preferenza e a chi, non è da Paese civile.

Il numero delle certificazioni considerate valide raccolte infatti dalla lista Battistini è di 637 società, quella della lista di Sergio Pedrazzini 334. In buona sostanza, in questo momento, ci sono 300 società di differenza su poco più di mille società aventi diritto di voto, e appare assai improbabile la rimonta.

Giunti a questo punto il primo nemico della lista di Valentina Battistini è l'astensionismo. Se in virtù di questo risultato straordinario, le società che hanno dato la loro adesione alla lista dovessero pensare che ormai è fatta e non collegarsi per votare, allora il rischio potrebbe manifestarsi, ma conoscendo alcuni vecchi volponi che compongono la cordata, partendo da Dario Silini, crediamo proprio che tutto questo non avverrà e cioè che la chiamata alle armi sarà completa. Naturalmente non ci resta che aspettare sabato.

Figuraccia Lombardia, assemblea nulla, niente candidatura per Pedrazzini nella sua regione

Solo 44 società a fronte di un quorum che doveva superare le 300 società presenti, non un bel segnale per Abete e compagnia

Sergio Pedrazzini si è dimesso, la Lombardia verso il commissario

Due mesi di mediazione non sono bastati per raggiungere un obiettivo comune

L’Assemblea della vergogna senza vincitori: le società bocciano il governo Pedrazzini

Confermato il presidente, seppur con uno scarto minimo, mentre tutta la lista è stata spazzata via definitivamente: Sergio il più votato ma i consiglieri sono di Valentina Battistini