Il comunicato
25 Maggio 2025
Un'immagine dalla festa dello scorso 30 marzo, il giorno della promozione in Eccellenza
Lo scorso 30 marzo la Barona Sporting 1971 ha conquistato una storica promozione in Eccellenza. Un momento di festa per il club che conquista un traguardo mai raggiunto in precedenza, riscrivendo un pezzo di storia della società. Nei giorni scorsi, tuttavia, è circolata la notizia di una possibile revoca della concessione del centro sportivo di via San Paolino da parte del Comune di Milano, in circostanze che hanno riportato alla mente quanto recentemente accaduto anche alla Masseroni con l'impianto di via Madruzzo. Nelle scorse ora la Barona ha commentato la vicenda con un comunicato - riportato di seguito integralmente - firmato dal presidente Massimo Carusi.
"La società Barona Sporting 1971 ritiene necessario precisare la propria posizione in merito al provvedimento con cui il Comune di Milano ha dichiarato la decadenza della convenzione avente ad oggetto la concessione dell’impianto sportivo sito in via San Paolino. Il Comune motiva la propria decisione con la supposta grave violazione da parte di Barona Sporting 1971 degli obblighi convenzionali, consistente nell’essersi rifiutata di demolire alcuni edifici e manufatti presenti nell’area oggetto della concessione realizzati senza le autorizzazioni previste dalla legge. In realtà però quasi tutti detti edifici e manufatti erano già presenti al momento della stipula della convenzione nel 2010, tanto è vero che figurano nella planimetria allegata all’atto di convenzione e, quindi, sono stati dal comune concessi in uso, insieme al resto dell’area. Non solo, l’articolo 10 della convenzione obbliga Barona Sporting 1971 a svolgere “le attività compatibili con le strutture esistenti”, mentre l’art.12 le affida “la custodia dell’impianto e delle relative strutture”, senza precisare che alcune di esse sarebbero abusive. Inoltre la realizzazione di detti edifici e manufatti abusivi risale a prima del 1990, cioè prima che Barona Sporting 1971 e gli enti suoi danti causa ricevessero in concessione l’impianto sportivo di via San Paolino. Non risponde al vero neppure che Barona Sporting 1971 si sia rifiutata di procedere alle demolizioni richieste dal Comune. Al contrario la società si è sempre dichiarata pronta a demolire quanto richiesto dal Comune, proponendo però un diverso cronoprogramma che prevedeva che le demolizioni si accompagnassero alla realizzazione del progetto di ristrutturazione dell’impianto sportivo, così da non dover interrompere l’attività sportiva.Il Comune non ha accettato questo cronoprogramma, il cui orizzonte temporale era il settembre dell’anno prossimo, con la sola motivazione, non argomentata, che le demolizioni dovevano essere fatte in tempi più brevi. Barona Sporting 1971 tutelerà i propri diritti e interessi nelle opportune sedi giurisdizionali, onde ottenere l’annullamento di un provvedimento che, per le ragioni sopra esposte, risulta illegittimo e fondato su presupposti non veritieri".