10 Novembre 2016
Lattine con colori sgargianti, grafica attraente, spot mozzafiato con tanto di frase ad effetto. Sono gli energy drink o, in italiano, “bevande energizzanti”. Non bisogna confondere queste bevande con quelle che rientrano nella categoria degli “sport drink”, che si differenziano per composizione e utilizzo. Questi ultimi presentano soprattutto percentuali variabili di acqua, sali minerali e zucchero; non hanno effetti stimolanti o particolarmente energizzanti, ma vengono utilizzati dagli sportivi per prevenire la disidratazione e un'eccessiva perdita di sostanze utili durante gare e allenamenti. Gli energy drink, invece, hanno lo scopo principale di stimolare l'organismo, apportando energia. In pochi conoscono le origini thailandesi della “Red Bull”. Nata come energy drink a base di taurina, la ricetta originale venne rivisitata da un imprenditore austriaco e lanciata sul mercato occidentale. Tali bevande sembrano avere particolare successo tra i giovani, e tra gli ingredienti che possiamo trovare più frequentemente in questi prodotti abbiamo:
Gli Energy Drink sono consumati dal 40% circa degli adolescenti, e spesso contengono quantità molto alte di sostanze psicoattive che, su individui ancora in fase di sviluppo possono causare conseguenze gravi. Ricordiamo, però che i prodotti alimentari in commercio nei paesi dell'Unione Europea, sono sottoposti a rigidi controlli e in genere le sostanze che potrebbero causare problemi alla salute possono essere aggiunti solo in dosi prestabilite e considerate “ innocue”. Sta ad ognuno di noi consumare queste bevande in modo responsabile.
Valentina Guarino - foodbacks.com