Calcio e infortuni
24 Ottobre 2024
Calcio e infortuni • L'incubo delle distorsioni alla caviglia nel calcio: cosa e come fare per non farsi male. I consigli del dott. Luca Tomaello di Isokinetic Torino
Distorsione alla caviglia, per ogni calciatore e calciatrice un incubo e un pericolo sempre presente e sempre in agguato. Perchè basta un appoggio, un movimento o una situazione imprevista per far scattare piccoli e grandi infortuni anche in considerazione dei terreni in evoluzione su cui si pratica l'attività: dall'erba naturale ai campi in erba sintetica di vario genere e natura. I consigli del dott. Luca Tomaello di Isokinetic Torino.
Nella maggior parte dei casi (85%) i traumi di caviglia sono rappresentati dalle distorsioni capsulo-legamentose in cui vengono coinvolti più frequentemente i legamenti a partenza dal malleolo laterale, per un meccanismo distorsivo in inversione (piede che ruota verso l’interno) con il piede in leggera flessione plantare (la punta del piede che va verso il terreno). In relazione alla gravità della lesione anatomica si può suddividere queste distorsioni in tre gradi: si va da un semplice “allungamento” dei legamenti (I° grado) ad una loro lesione parziale (II° grado) mentre solo in una piccola percentuale di casi se ne verifica una rottura completa (III° grado).
Subito dopo l’evento traumatico è consigliabile effettuare una indagine radiografica nel sospetto di eventuali fratture associate (le più frequenti sono quelle del malleolo laterale e della base del V° osso metatarsale) ed iniziare immediatamente (nelle 24-72 ore) un trattamento che può essere riassunto con la sigla inglese PRICE, cioè:
Il trattamento successivo deve essere scelto in base al grado ed al tipo di lesione: le terapie fisioterapiche sono efficaci nella maggior parte dei pazienti; in caso di distorsioni ripetute con lesione totale dei legamenti, il trattamento riabilitativo può non essere sufficiente e si impone quindi una indicazione chirurgica che consiste essenzialmente nella sutura e nella plastica delle strutture legamentose. Le lesioni dei legamenti del compartimento mediale (o interno) della caviglia possono più spesso essere associate ad una frattura dell’osso e richiedere l’intervento chirurgico come prima scelta.
La cura di una distorsione di caviglia deve pertanto iniziare sempre con una corretta diagnosi.
È ormai assodato che il periodo di immobilizzazione totale deve essere il meno prolungato possibile per prevenire l’atrofia muscolare; è inoltre preferibile utilizzare un tutore rispetto al gesso giacché permette il precoce inizio di terapie fisiche per il controllo del dolore e dello stato di infiammazione e di massaggi drenanti per ridurre il versamento.
Solo quando il paziente ha recuperato il pieno controllo dell’articolazione ed è stato testato nella forza (con un test isocinetico) e nella capacità di compiere balzi, arresti e cambi di direzione, è possibile eseguire un test di analisi de movimento che consente di impostare un programma di training neuromtorio fondamentale nella prevenzione del re-infortunio.
L’ultima fase della rieducazione si potrà svolgere sul campo riabilitativo con l’obiettivo di ricercare il recupero del gesto atletico e sportivo e la ripresa di una adeguata forma fisica monitorando la progressione dei carichi con il GPS; in questa fase, i bendaggi funzionali possono garantire una maggiore stabilità e sicurezza all’infortunato e rappresentano anch’essi un utile presidio per evitare pericolose ricadute.
Il Dr. Luca Tomaello si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Parma nel 2000 e si è specializzato, a pieni voti con lode, nel 2005 in Medicina Fisica e Riabilitazione presso la medesima Università. All’inizio della sua carriera professionale è stato medico sociale della squadra di baseball serie A1 “Cantine Ceci”, sviluppando competenze sulle patologie di spalla e gomito che ha consolidato diventando medico referente per il judo anche per atleti olimpici. Ha completato la sua formazione sulle patologie della colonna presso il Centro ISICO di Milano. Dal 2010 al 2016 è stato consulente medico fisiatra della squadra Juventus FC.
È consigliere del comitato Riabilitazione della SIAGASCOT (Società italiana di artroscopia, ginocchio, arto superiore, sport, cartilagine e tecnologie ortopediche). È autore di pubblicazioni scientifiche riguardanti patologie del rachide e del ginocchio e ha partecipato, in qualità di relatore, a numerosi congressi nazionali ed internazionali. Il dottor Tomaello durante la sua carriera professionale ha sviluppato competenze nel trattamento delle patologie ortopediche post-chirurgiche, nella cura e prevenzione delle patologie artrosiche-degenerative e nelle patologie dell’accrescimento. Attualmente è medico fisiatra presso il Centro Isokinetic di Torino di cui è anche Direttore Sanitario. Ha frequentato per molti anni il mondo dell’atletica leggera e ama passare il tempo libero con la propria famiglia, con gli amici, praticando sport e viaggiando.