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15 Luglio 2021
A questo punto per il Novara non resta che affidarsi al ricorso presso il Collegio di Garanzia del Coni, che dovrebbe deliberare entro fine luglio, prima della formazione di gironi e calendari dei prossimi campionato di Serie C. Diversamente, dopo 113 anni di storia, gli azzurri non disputeranno più un campionato professionistico.
Tanta è la delusione sotto la cupola di San Gaudenzio dopo il responso arrivato dal consiglio federale della Figc di oggi, giovedì 15 luglio. Gli azzurri sono esclusi dalla Serie C seguendo la linea già tracciata dalla CovisoC la scorsa settimana. Il ricorso del club presieduto da Leonardo Pavanati non è stato sufficiente per vedere accettata l’iscrizione da parte degli organi federali. Il nodo del contendere ormai lo sanno anche i sassi: il Novara Calcio ha pagato quanto serviva per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C ma la formula scelta non è stata ritenuta corretta da parte degli organismi di controllo.
Il club azzurro ha infatti provveduto «alla compensazione in surrogazione con responsabilità a carico di imprese nostre o di altre società del gruppo dirette o indirette» come ha sottolineato Pavanati nella conferenza stampa di sabato scorso. Procedura ammessa in determinati ambiti della vita finanziaria, ma non in quello calcistico. Da qui l’esclusione confermata nell’appuntamento di ieri secondo quanto si aspettava già dal giorno precedente.
A questo punto si assottiglia di più il filo che lega il club alla Serie C. In pista, ingaggiato dalla società azzurra, per scongiurare il dilettantismo c’è l’avvocato Cesare Di Cintio, già legale degli azzurri ai tempi della presidenza di Massimo De Salvo. Entro due giorni dovrà essere depositato il ricorso. Quello che conta per i tifosi del Novara è però l’esito finale più che la tempistica.
Per 113 anni l’onta delle categorie minori non c’è stata, ora è vicina. E avrebbe anche conseguenza nefaste su un settore giovanile abituato ad alzare coppe di titoli nazionali giusto fino ad un paio di anni fa.