Torneo Annovazzi
09 Marzo 2023
UNDER 14 JUVENTUS: Riccardo Paonessa
È doveroso partire da una domanda: chi ferma la Juventus? Cinque giorni dopo aver strapazzato il Toro nel derby della Mole, i bianconeri ne fanno otto all'Albinoleffe (8-1) e si qualificano per la semifinale del Torneo Annovazzi. La risposta, almeno per ora, è nessuno: perché la versione della Juventus scesa in campo in via Cazzaniga è probabilmente la migliore vista in stagione, perché ha portato a casa una partita sulla carta non semplice contro un avversario di tutto rispetto, perché può coccolarsi una rosa a cui il talento non manca. Su tutti il numero 9, il capitano, il bomber: Riccardo Paonessa. La serata di Milano se la ricorderà per sempre, avendo messo a segno un poker clamoroso che ha spianato la strada alla Juventus. Il sigillo di Algeri ha accorciato le distanze per i bergamaschi, poi nella ripresa la Vecchia Signora ha dilagato. Nell'ordine con Marchisio, Rigo, Crocetti e Giambavicchio, tutti protagonisti in una serata pazzesca insieme ai vari Corigliano, Elimoghale e Carfora.
Il primo tempo si può riassumere con due semplici parole, un nome e un cognome: Riccardo Paonessa. Sul braccio sinistro porta con orgoglio la fascia da capitano, proprio come fanno i veri leader. Sulla schiena ha cucito il tratto distintivo dei bomber, il numero 9. Al posto del piede destro un fucile da caccia: un'arma sia potente che precisa, semplicemente letale. I tre colpi messi a segno nel primo quarto d'ora sono la normale conseguenza di un approccio perfetto: in primis da parte sua, perché segnare una tripletta nel giro di 8 minuti - specie in un palcoscenico come l'Annovazzi - non è proprio cosa da poco, dopodiché dell'intera Juventus, arrivata in via Cazzaniga dopo aver strapazzato il Toro nel derby della Mole (6-0) e con il chiaro intento di arrivare fino in fondo. La strada per i bianconeri si spiana dopo appena 7 minuti: Corigliano dialoga con Marchisio, si libera sulla trequarti e lascia partire un mancino clamoroso che finisce alto di un soffio; pericolo scampato per Mundi, ma qualche istante dopo sbaglia in fase di costruzione e permette a Paonessa di appoggiare in rete l'1-0. Il raddoppio parte ancora dal sinistro di Corigliano: il calcio di punizione dalla trequarti è al bacio, così come lo stacco di testa del bomber bianconero (12'). Nel tris c'è lo zampino di Elimoghale, tra i più ispirati nel primo tempo: verticalizzazione per Paonessa, controllo orientato dell'attaccante e palla in buca d'angolo (16').
Prima del duplice fischio c'è anche spazio per il primo sussulto dell'Albinoleffe, che si tramuta in gol al 22' grazie al bel diagonale di Algeri. A cavallo dell'intervallo è ancora la Juventus ad affacciarsi in avanti: se il destro da fuori di Marchisio costringe Mundi al miracolo (24'), il mancino di Paonessa in apertura di ripresa è una sentenza. Il risultato è un qualcosa di visto e rivisto: pallone in buca d'angolo e Mundi battuto per la quarta volta (3'). I minuti restanti sono una pura formalità: la Juventus è in fiducia, diverte, si diverte e gioca pure sul velluto; l'Albinoleffe, dal canto suo, prova quantomeno a limitare il passivo. Una "mission" rivelatasi preso "impossible", perché Marchisio s'inventa un gol d'antologia: Osenga arriva sul fondo e crossa per il figlio d'arte, che con un colpo di tacco clamoroso da 5-1 (9'). Altrettanto da applausi è l'azione di Corigliano che porta al sesto gol: prima dribbla due avversari, poi allarga per Rigo che è una sentenza (12'). Nel finale c'è gloria anche per Acrocetti e Giambavicchio, rispettivamente in gol al 19' e al 25' per il definitivo 8-1.