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Il figlio di Marchisio è uno spettacolo: segna un gol di tacco e fa volare la Juventus

Davide segue le orme di papà Claudio e mette a segno un gol clamoroso

UNDER 14 JUVENTUS

UNDER 14 JUVENTUS: Davide Marchisio e papà Claudio

Partiamo dalla fine. Osenga fa il bello e il cattivo tempo sulla destra e in una sola giocata dimostra tutto il suo potenziale: arriva sul fondo come un treno, alza la testa e mette il pallone in area con un bel rasoterra. Lo raccoglie Marchisio, che non ci pensa due volte e s'inventa una giocata spaziale: prima attacca lo spazio e anticipa un difensore, poi prova a concludere a rete con un colpo di tacco. Una mossa difficile anche solo da pensare, un mix tra genio e sregolatezza. Il risultato? Mundi battuto per la quinta volta, Juventus avanti 5-1 - che diventerà poi un netto 8-1 - e qualificazione alla semifinale del Torneo Annovazzi in tasca.

MARCHISIO

Indossa la maglia bianconera, ha lo stemma della Juventus cucito sul petto e sulla schiena porta il numero 8. Di nome fa Davide, di cognome Marchisio: è un classe 2009, gioca nell'Under 14 bianconera ed è il figlio di Claudio. Nella notte di via Cazzaniga ha dato sfoggio di tutte le sue qualità, molte delle quali ereditate dal principino: tecnica sopraffina, velocità di pensiero e doti balistiche fuori dall'ordinario. Catto, come di consueto, lo schiera sulla trequarti: dietro all'unica punta Paonessa, con cui forma un'asse da leccarsi i baffi, e al centro del tridente completato da Corigliano a destra e Elimoghale a sinistra. Un posizione che gli permette, nell'ordine: di offrire soluzioni alla coppia di mediani Basile-Banchio, di raccogliere diversi palloni tra le linee e smistarli con la consueta pulizia, di dialogare con Elimoghale e Corigliano - due che come lui danno del tu alla sfera - e di calciare in porta. L'occasione creata dal nulla nel finale del primo tempo è roba da vedere e rivedere: prende palla sulla trequarti, alza la testa e lascia partire un missile terra-aria diretto all'incrocio dei pali. Per disinnescarlo è servito il miglior Mundi, ma la gioia del gol - col senno di poi - è stata solamente rimandata di qualche minuto. Nella ripresa trova infatti un sigillo da capogiro, il resto è storia.

STORIE

Ed è una gran bella storia. Il prequel è già stato scritto e racconta le gesta di papà Claudio: dall'esordio con la Juve di Deschamps il 20 agosto del 2006, arrivato partendo dal vivaio dopo l'intera trafila con la Vecchia Signora, all'ultima apparizione con la maglia bianconera datata 19 maggio 2018. Nel mezzo 15 trofei: 7 Scudetti, 4 Coppe Italia, 3 Supercoppe e un campionato di Serie B. Da qualche anno a questa parte la palla è passata a Davide, la cui storia sta prendendo pian piano forma: capitolo dopo capitolo, gol dopo gol. Quest'anno i sigilli sono già 5, che diventano 9 sommati a quelli dello scorso anno con l'Under 13. La vittima preferita, manco a dirlo, è il Torino: la tripletta dello scorso 27 marzo 2022 rimarrà un evento storico sia per la Juventus che per la famiglia Marchisio, alla quale vanno poi aggiunte le firme messe a segno nella stagione in corso. Nel derby d'andata ha aperto le marcature prima della rimonta del Toro - in gol per i granata Polimeni e Pierro - e del definitivo 2-2 di Acrocetti, in quello di ritorno ci ha messo lo zampino nel clamoroso 6-0 in favore della formazione di Catto. A questo punto la domanda vien da sé: ci sarà un sequel? Rispondere ora è probabilmente prematuro, certo è che le carte in regola per vedere Davide sulle orme di Claudio - in tutto e per tutto - ci sono. Eccome se ci sono. Dopotutto la maglia che indossa è bianconera, lo stemma che ha cucito sul petto è quello della Juventus e sulla schiena porta il numero 8: serve altro?

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