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Dalla Serie A al Settore Giovanile: Tare lascia la Lazio, la scelta di Samaden e il suo successore all'Inter

Si infiamma il mercato dei dirigenti, tutte le ultime novità

Samaden-Tare

Roberto Samaden e Igli Tare muovono il mercato dei dirigenti: il primo andrà all'Atalanta, il secondo non rinnoverà con la Lazio

Non solo Settore Giovanile, il terremoto che si appresta a colpire il calcio italiano coinvolgerà anche la Serie A: e ne vedremo delle belle. Tre settimane fa, dopo la bomba che ha innescato tutto (l'addio annunciato di Roberto Samaden all'Inter), il "mercato" dei dirigenti ha preso il volo e da allora di acqua sotto ai ponti ne è passata. Il destino di Samaden è a un passo dall'essere ufficializzato, così come il nome del suo sostituto alla guida di uno dei vivai più prestigiosi d'Europa, quello dell'Inter appunto. Tasselli che vanno a comporsi, reazioni a catena e decisioni di alcuni che condizionano le scelte di altri. E, come dicevamo, tutto questo non vale solamente per i Settori Giovanili, ma anche per la Serie A. Del resto, parliamo di mondi collegati: Samaden aveva in mano le proposte di diversi club di Serie B, ma avrebbe deciso di rimanere nel mondo dei giovani. Di contro, tra le big del nostro calcio ci sarà un addio eccellente dopo 15 anni di onorato servizio.  

TARE NON RINNOVA CON LA LAZIO

Non c'è ufficialità, non ci sono note da parte dei diretti interessati, ma il punto di arrivo - a meno di clamorosi ribaltoni che quando c'è di mezzo Lotito non vanno mai esclusi a prescindere - è solamente uno: Igli Tare non rinnoverà il suo contratto in scadenza con la Lazio. L'ex calciatore di Brescia e Bologna tra le altre, lascia la società capitolina dopo 15 anni, 3 Coppe Italia e 3 Supercoppe Italiane in bacheca: il direttore sportivo, in carica dall'estate del 2008, avrebbe definito chiusa la sua avventura nella capitale e la sua decisione potrebbe innescare il classico effetto domino. Il tutto in una sessione in cui il club di Lotito ha già voltato pagina per quanto riguarda il Settore Giovanile, con Mauro Bianchessi che ha ufficialmente salutato (ed è destinato al Monza, dove peraltro rimarrebbe anche Colacone) e con l'investitura di Alberto Bianchi come nuovo numero uno del vivaio biancoceleste.

LA DECISIONE DI SAMADEN

Avevamo scritto che la scelta di quello che è il miglior dirigente italiano a livello di Settore Giovanile sarebbe arrivata a fine mese, e siamo a fine mese. Anche qui manca l'ufficialità, ma ormai tutti i dettagli dovrebbero essere definiti: Roberto Samaden sarà il prossimo responsabile del vivaio dell'Atalanta. Che poi, di fatto, era l'unica opzione disponibile nel caso in cui l'ormai ex Inter avesse deciso di continuare a lavorare con i giovani. Impossibilitato - per motivi di cuore - a sposare Milan e Juventus, quello di Zingonia era l'unico approdo possibile: scartate quindi le opzioni da direttore generale al Como, alla Cremonese e al Palermo, con anche l'ultimo tentativo del Parma che sarebbe andato a vuoto. Samaden potrà contare su Alex Pinardi, responsabile "di campo" dato per certo in arrivo dalla FeralpiSalò, e su Ivan Pelizzoli - ex portiere e già nei ranghi del club - che affiancherebbe lo stesso Pinardi con un incarico più amministrativo. Samaden prenderebbe quindi il posto di Maurizio Costanzi, inizialmente destinato al Bologna in una pista che si era raffreddata per un accostamento dello stesso proprio all'Inter. Ma che ora potrebbe riaccendersi.

Roberto Samaden sulle tribune di Interello: il numero uno del vivaio nerazzurro è in procinto di passare all'Atalanta

SI, PERCHÉ ANCHE L'INTER HA SCELTO…

Il casting per la successione di Roberto Samaden è finito. Il club ha scelto e ha deciso di puntare su Andrea Catellani, in uscita dalla Spal. Il giovane dirigente emiliano - classe 1988, ha solamente 35 anni - stava per firmare per il Modena quando il suo destino, entrando nel novero dei nomi papabili per il vivaio nerazzurro, è cambiato radicalmente. Ufficiosamente decadute quindi le candidature di Francesco Palmieri del Sassuolo, di Angelo Castellazzi del Paris Saint Germain e dello stesso Maurizio Costanzi, a questo punto libero di raggiungere Sartori in terra felsinea, dove però si è fatto anche il nome di Giovanni Bonavita, in uscita certa dalla Cremonese. Tutti tasselli di un puzzle che va a comporsi giorno dopo giorno. Non solo - come dicevamo in apertura - in tema di giovani, ma anche in tema di adulti (vedi Juventus…). E aprile sarà il mese decisivo.

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