Nazionali
29 Marzo 2023
UNDER 14 ATALANTA: Salim Berrima, classe 2009 vicino all'Atalanta
Dopo Marco Mores e Rosario Buscema, l'Atalanta ha messo gli occhi su un altro classe 2009. In questo caso la trattativa è già ben avviata, tanto che il trasferimento alla Dea sembra cosa fatta e dovrebbe concretizzarsi la prossima estate. Non viene né dal Veneto né tantomeno dalla Sicilia, bensì da Leno, cittadina con poco più di 14 mila abitanti in provincia di Brescia. È cresciuto nella squadra del paese - il Real Leno, appunto - finendo poi per consacrarsi con la maglia della Feralpisalò: nel mezzo l'avventura di due anni nella Voluntas Montichiari, infine l'imminente grande salto in un settore giovanile di Serie A. Il suo nome è Salim Berrima: 14 anni compiuti lo scorso 26 febbraio, è nato in Italia da genitori marocchini e da un anno abbondante è seguito con la lente d'ingrandimento dall'area scouting dell'Atalanta.
Per capirne il motivo è sufficiente vederlo giocare a calcio, preferibilmente sulla fascia destra. Negli anni si è specializzato come terzino di spinta: gode di un'ottima progressione palla al piede, sa attaccare la profondità con i tempi giusti e quando trova spazio per spingere lo fa senza pensarci due volte. Questo grazie soprattutto alle strepitose doti fisiche: nell'immediato gli permettono di surclassare praticamente chiunque, ma è evidente che il meglio debba ancora venire. Sì, perché Berrima è tutt'altro che un precoce e il suo fisico, se sarà affiancato da un lavoro mirato e minuzioso, potrà migliorare ulteriormente rendendolo un terzino destro favoloso. Pur essendo ben più evidenti quando si stacca dai blocchi per prendere parte alla manovra, come dimostrano i 4 gol messi a segno in questa stagione con la maglia della Feralpi (due doppiette, una alla Cremonese e una al Mantova), tali qualità rappresentano un fiore all'occhiello anche in fase di non possesso. Sa il fatto suo anche quando c'è da ripiegare, e qui subentra il suo passato da difensore centrale: ruolo ricoperto prevalentemente con la maglia del Real Leno, ma che in verità non ha mai accantonato al cento per cento.
Se l'Atalanta avesse avuto qualche riserva sul suo talento, le gesta del Torneo Annovazzi hanno sicuramente tolto ogni minimo dubbio. Finora in via Cazzaniga ha giocato due partite, entrambe da titolare: contro la Pro Sesto ai quarti è risultato letteralmente imprendibile e sulla corsia di destra ha fatto praticamente ciò che ha voluto, contro l'Inter in semifinale ha avuto il suo da fare di fronte a giocatori del calibro di Bettelli e Mezzanotte. Riassumendo, contro i biancocelesti sestesi ha messo in mostra le qualità offensive, nella classica contro i nerazzurri di Milano quelle difensive. In entrambi i casi il risultato è stato positivo, tanto che in tribuna la frase che riecheggiava - soprattutto il 16 marzo contro la Pro Sesto - era una sola: «Il numero 2 è qualcosa di impressionante». Dunque non solo ha dimostrato di poter giocare a determinati livelli, ma si è anche distinto come uno dei migliori. Il tutto indossando una maglietta il cui peso è tutt'altro che trascurabile, visto che parliamo di uno dei settori giovanili più ambiti di tutta Italia.
Torneo Annovazzi che lo vedrà protagonista anche domani sera, giovedì 30 marzo, quando scenderà in campo con l'Atalanta per la finalissima contro la Juventus. Tutti gli indizi sembrano portarlo ad una maglia da titolare, l'ennesima nelle ultime due settimane. Dovrebbe giocare come di consueto sulla corsia di destra ma il compito sarà molteplice: non solo spingere come un dannato sulla fascia di competenza, ma anche cercare di limitare Elimoghale, talento assoluto della formazione bianconera. Poi toccherà ritornare a vestire la maglia della Feralpisalò, probabilmente ancora per poco tempo. L'interesse c'è, è concreto e dovrebbe portarlo - come detto - al trasferimento alla Dea dal prossimo 1 luglio. Chissà, magari assieme a Mores e Buscema? Tempo al tempo...