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Torneo Annovazzi

La Juventus è nella storia! Paonessa stende anche l'Atalanta e scatena la festa bianconera

I piemontesi s'impongono dopo i calci di rigore al termine di una finale pazzesca

UNDER 14 JUVENTUS

UNDER 14 JUVENTUS: a sinistra Paonessa, a destra Franco

Va ripetuto tre volte: Juventus campione, Juventus campione, Juventus campione. Per la terza volta nella propria storia e 15 anni dopo l'ultima volta, i bianconeri si prendono il trono di via Cazzaniga e vincono il Torneo Annovazzi. Lo fanno dopo aver strapazzato l'Albinoleffe ai quarti di finale, lo fanno dopo aver dato una lezione di calcio al Milan, lo fanno dopo aver battuto l'Atalanta ai calci di rigore dopo uno splendido ultimo atto (1-1 nei tempi regolamentari). Il denominatore comunque è sempre stato uno: Riccardo Paonessa. E nella notte più importante ha risposto presente: firmando il settimo gol dopo l'1-1 dopo il gol in apertura di Fugazzola, chiudendo la serie perfetta dal dischetto - decisa dall'errore di Fugazzola ma anche dalla freddezza di Corigliano, Elimoghale, Acrocetti e Franco, quest'ultimo protagonista di un cucchiaio strepitoso - e soprattutto trascinando l'armata bianconera per l'intero torneo, competizione che ha tolto ogni minimo dubbio: la Juventus è una delle squadre più forti dell'intero panorama calcistico italiano.

APPROCCIO

Corigliano inventa sulla trequarti, Paonessa calcia in porta: destro insidioso deviato in angolo. Fin qui nulla di strano, se non fosse per il minuto in cui avviene. O meglio il secondo, perché alla coppia d'oro della Juventus ne bastano 19 per far capire a Cerri che tipo di serata lo aspetterà. È il preludio del dominio bianconero. La prima cosa che salta all'occhio è la manovra, dunque le qualità del centrocampo: Basile giostra in mediana, Rigo e Banchio garantiscono corsa in entrambe le fasi, Marchisio disegna calcio sulla trequarti. Il resto vien di conseguenza: il destro di Paonessa dopo il lancio millimetrico di Rigo trova pronto Cerri (2'), la conclusione a giro di Banchio termina alta di pochissimo (13'). Decisamente troppo per l'Atalanta. Previtali si schiera a specchio e punta sul talento della coppia Amalfitano-Fugazzola: dietro di loro spazio a Lung, mentre Zarrillo si piazza al centro del reparto a tre completato da Mounirou e Mauri. Il primo sussulto della Dea vede Fugazzola provarci dalla distanza, ma il pallone termina alto con Reale in traiettoria. È il minuto 9 e dopo appena 450 secondi succede l'impensabile: Atalanta avanti. Parte tutto dai piedi di Amalfitano: prende palla sulla trequarti di sinistra e serve Mauri, il quale calcia ma deve fare i conti con Reale. Tutto finito? Non proprio, perché Michelis prova a spazzare ma calcia addosso a Fugazzola con il pallone che entra in rete (14'). La risposta della Juve non tarda ad arrivare: il destro fuori giri di Paonessa - pescato in area dopo una bella transizione con protagonisti Corigliano, Rigo e Marchisio - è l'antipasto (16'), la conclusione a porta sguarnita dello stesso bomber - propiziata da un errore in disimpegno della retroguardia bergamasca - è la portata principale (17').

RIPRESA

Si va a riposo sull'1-1 ed è un risultato che, considerando quanto successo nell'ultimo quarto d'ora, sta stretto a entrambe: perché l'Atalanta sfiora il gol del nuovo vantaggio con Amalfitano (nell'occasione è miracoloso Reale), perché la Juventus fa lo stesso con Michelis (pallonetto che richiede gli straordinari a Berrima). Chi ha più da recriminare sono però i bianconeri, il cui approccio della ripresa porta con sé un messaggio chiaro e inequivocabile: «vogliamo vincerla». Catto toglie subito Marchisio e inserisce il baby talento Elimoghale, poi butta nella mischia anche Rogoz e Acrocetti. Previtali risponde puntando su Mores, il cui cartellino è del Montebelluna e arrivato ormai alla terza apparizione in maglia Dea, ma soprattutto su Sonzogni. L'intervento del portiere dell'Atalanta su Corigliano è quanto di più simile ci possa essere a un miracolo: il dieci bianconero prima raccoglie l'assist di tacco di Paonessa, poi non ci pensa due volte e calcia a botta sicura. Tutto fatto? Con un portiere qualsiasi probabilmente sì, ma non con Sonzogni: che si distende sulla sua sinistra, che va giù in un millesimo di secondo, che effettua la parata più importante della sua vita (13'). Quelle di Reale non saranno belle quanto quella di Sonzogni, ma sono altrettanto fondamentali: al 23' disinnesca un bel destro di Amalfitano, al 28' si ripete su Mauri. Nel mezzo il secondo gol di Paonessa, che rende giustizia al grande assist di Elimoghale e batte Sonzogni con un pallonetto: Juventus nuovamente avanti? Sì ma solo all'apparenza, perché il secondo assistente, Carli di Milano, vede un fuorigioco. Segnale inequivocabile che porta la sfida ai calci di rigore. A festeggiare sono i bianconeri: Corigliano apre la serie e Paonessa la chiude, nel mezzo l'errore di Fugazzola - l'unico per l'Atalanta - ma soprattutto il sigillo di Franco che batte Sonzogni con un delizioso pallonetto.

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