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Primavera 4

Recuperano 16 punti e vincono il campionato con 2 turni d'anticipo, l'impresa che vale la promozione

Da -10 a campioni nel segno di Zanaboni e Sassaro, la Pro Patria di Gentilini è nella storia con una dedica speciale

Emanuele Zanaboni

PRIMAVERA 4 - PRO PATRIA • Emanuele Zanaboni, capocannoniere del Girone A con 23 gol

19 novembre 2022, centro sportivo Paolo Borsellino di Peschiera Borromeo. Che non fosse un sabato qualunque per la Primavera della Pro Patria lo si sapeva già, la domenica precedente era venuto a mancare lo storico dirigente Pietro Roveda per un improvviso malore ed era la prima senza di lui. Non se ne perdeva una Pietro, nella fatica dell'inizio di stagione era lì, sempre presente ad accompagnare la squadra con estrema professionalità e nessuno poteva immaginare cosa sarebbe successo da quel sabato in poi. La squadra di Gentilini, reduce da due punti in tre partite, sul campo del Sangiuliano City tira fuori gli artigli e ribalta l'iniziale rete di Menfalout con il trio Zanaboni, Spreafico e Sassaro per il 3-1 finale. Da lì in avanti i Tigrotti non si fermeranno più: da quel 19 novembre al 1 aprile perderanno solo 1 volta, con l'Arzignano, confezionando ben 13 vittorie e 1 pareggio in 15 partite fino a vincere il campionato contro ogni pronostico con due giornate d'anticipo battendo 2-0 in casa il Sassari Torres. Merito di questo grande traguardo va a tutto il gruppo e l'ambiente, dall'allenatore Giuliano Gentilini al direttore sportivo Salvatore Cerrone che, anche grazie all'ottimo lavoro del team di scouting capitanato da Giovanni Rubino, costruito una squadra capace di raggiungere un gran traguardo a cui hanno contribuito in prima persona Riccardo Colombo e Stefano Papeo.

Pietro Roveda, storico dirigente della Primavera della Pro Patria

IL BOMBER DA 1,2 GOL A PARTITA E L'IMPORTANZA DELLA DIFESA

Tre le costanti della stagione della Pro Patria: partendo dal modulo, il 4-3-3 è stato un must per tutta la stagione dei Tigrotti e si potrebbe recitare a memoria. I gol, che non sono mai mancati - la squadra è andata a segno in tutte le partite giocate - ed in particolar modo quelli di Emanuele Zanaboni, bomber assoluto della squadra di Gentilini capace di segnare ben 23 gol in 19 partite giocate, con la strabiliante media di 1,2 gol a partita che gli ha fatto piombare tutti gli occhi addosso. «Mancano due partite e voglio farne almeno altri 3!» il commento dell'insaziabile numero 9. E poi.. la difesa. La seconda miglior difesa del campionato ma la prima in termini di reti segnate: ben 9, tra i quali spiccano le 5 marcature di capitan Sassaro, decisivo in quel sabato a Sangiuliano e decisivo anche nella vittoria contro la Torres che gli ha consegnato il campionato (oltre al gol di un altro difensore, Reggiori). Quando si dice il destino...

IL DUELLO COL RIMINI

Da quando i bustocchi hanno messo la quinta, l'unica capace di tener il loro passo è stata il Rimini, egregiamente allenato da Alessandro Brocchini. Gli emiliani all'ottava giornata vantavano già la bellezza di 21 punti - 10 in più dei Tigrotti - e sembravano aver già preparato la volata in Primavera 3. I ragazzi di Gentilini hanno recuperato tutto il gap scavalcando i biancorossi alla ventesima giornata (totale punti recuperati 16) dopo averli battuti la settimana prima col risultato di 2-1. E se il Rimini è l'unica ad aver quasi tenuto il passo della capolista, il suo attaccante, Luca Marconi ha fatto lo stesso con Zanaboni, segnando ben 20 gol in 22 partite. Ma lo scettro, per questa volta, è tutto per la Pro Patria. 

La foto della festa promozione dei Tigrotti

LA GIOIA DI GENTILINI

Dopo il traguardo raggiunto, Giuliano Gentilini non contiene la gioia e l'emozione: «Abbiamo fatto qualcosa di impensabile, la vittoria del campionato non era un obbiettivo all’inizio della stagione, c'erano altre squadre molto più attrezzate di noi, tra tutte Rimini e Triestina. I ragazzi pian piano si sono resi conto che potevano dire la loro in campionato, in particolare dopo la vittoria di Rimini i ragazzi ci hanno creduto veramente». Su cosa ha fatto scattare il miracolo: «La molla principale è stato quando è venuto a mancare Pietro. I ragazzi si sono compattati nel dolore e sono maturati tantissimo questo è un risultato enorme per la Pro Patria». E ancora: «Avevamo la sensazione che contro la Torres sarebbe stata la giornata decisiva, il Sangiuliano sapevamo avrebbe portato a casa qualche punto contro il Rimini, eravamo pronti alla festa. Il campionato è stato stra meritato, non so quante squadre hanno fatto 11 vittorie in 13 partite».

Giuliano Gentilini, allenatore della Pro Patria

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