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È l'idolo del paese e fa godere una squadra di Serie A: a 16 anni è già una stella

Edoardo Casadei veste da sette anni la maglia granata e studia da Pirlo

UNDER 16 TORINO

UNDER 16 TORINO: Edoardo Casadei con la maglia del Toro

Sono anni che a Vialfrè non si parla d'altro. E non potrebbe essere altrimenti: perché si tratta di una cittadina di appena 241 anime nella città metropolitana di Torino, a due passi da Ivrea, ma soprattutto perché un prodigio del calcio - nato e cresciuto in paese - non si vede proprio tutti i giorni. Parliamo di Edoardo Casadei: 16 compiuti lo scorso 28 gennaio, è un classe 2007 di belle speranze e attualmente se lo coccola il Torino, che ne ha fatto un punto fermo dell'Under 16 di Veronese. Non si parla d'altro dall'incirca 9 anni, precisamente da quando Edoardo ha lasciato il Real Canavese per trasferirsi all'ombra della Mole: era l'estate del 2014, ma era soprattutto l'inizio di un percorso pazzesco.

PERCORSO

Il minimo comune denominatore? Il granata. Edoardo veste la maglia del Torino da quando aveva sette anni, ce l'ha cucita addosso e potrebbe non togliersela più. Dopotutto al cuore non si comanda, mai. La sua scelta l'ha fatta da piccolissimo, quando dovette decidere se gioca per la Juventus o per il Torino: il resto è storia. Ed è una gran bella storia, perché negli anni Edoardo si è conquistato un ruolo da protagonista sulla sponda granata del Po. Lo ha fatto con la semplicità: la stessa lo contraddistingue quando indossa gli scarpini sul rettangolo verde, la stessa che lo rende un ragazzo d'oro fuori. Perché Edoardo è l'eroe che Vialfrè si merita. 

CARATTERISTICHE

Semplicità, appunto. Il suo modo di giocare è tutt'altro che complesso, ma in pochissimi riescono a farlo come Dio comanda. Uno su tutti il re, anzi il maestro: Andrea Pirlo. Le caratteristiche di Edoardo si sposano perfettamente con l'ex campione del mondo di Brescia: tecnica sopraffina, grandi doti balistiche, senso tattico e intelligenza fuori dal comune. Il tutto rigorosamente davanti alla difesa, meglio se in un reparto a tre. Veronese lo ha reso il fulcro della manovra del suo Torino e dai suoi piedi passano praticamente tutte le azioni: il dialogo con i compagni è costante e efficace, la pulizia con la quale lavora il pallone è fuori dal comune. Inoltre sta migliorando anche la fase difensiva, fattore essenziale per un centrocampista moderno. E i calci piazzati? Anche in questo caso la qualità non manca. Sebbene non sia l'incaricato per i calci d'angolo, quasi tutte le punizioni negli ultimi trenta metri sono affar suo. E il risultato non è affatto male, vedi lo splendido sigillo dello scorso 2 ottobre contro il Cagliari: un gol fondamentale per il risultato, perché ha permesso ai granata di firmare il momentaneo 2-2 prima del gol in zona Cesarini di Conte, ma soprattutto di pregevole fattura. Dimenticatevi però la cosiddetta "maledetta" di Pirlo, perché Edoardo ha puntato sull'astuzia con un destro rasoterra sul palo del portiere. Si parlava di intelligenza, eccola qui.

NAZIONALE

Qualità che di certo non sono passate inosservate. Anzi, hanno anche superato prepotentemente i confini piemontesi e gli hanno permesso di indossare la maglia della Nazionale. Edoardo vanta infatti diverse convocazioni, sia nel 2021 che nel 2022. Ulteriori tasselli che stanno contribuendo alla costruzione di puzzle: complesso, vero; lungo da completare, altrettanto vero; potenzialmente splendido, assolutamente. In tale senso il classe 2007 sta lavorando duramente - soprattutto sotto l'aspetto fisico, probabilmente il suo tallone d'Achille e per il quale passa diverse ore chiuso in camera - per coronare il proprio sogno, magari cercando di migliorare quanto fatto da papà Andrea, cresciuto nelle giovanili della Juventus e arrivato fino all'Eccellenza. La certezza è che tutto Vialfrè è dalla sua parte, così come il liceo scientifico Gramsci di Ivrea, del quale è a tutti gli effetti una piccola star: tutti fanno il tifo per Edoardo Casadei. Che nel frattempo ha una stagione da portare a termine e, perché no, puntare alle fasi finali. Attualmente, e a soli 90 minuti dalla fine della regular season, il suo Torino si trova a quota 24 punti al pari de Juventus e Sampdoria. Di conseguenza tutto si deciderà domenica 16 aprile, quando - guarda caso - sarà impegnato nella trasferta di Genova contro i blucerchiati. E in questo caso tocca ribadirlo: tutti fanno il tifo per Edoardo Casadei, dunque per il Torino.

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