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Scoperto mentre giocava in spiaggia, ora lo vuole mezza Serie A: la baby stella contesa dalle big

Dalla sabbia del Salento alle grandi del nord: il classe 2010 che vogliono tutti

UNDER 13 ATALANTA

UNDER 13 ATALANTA: Mouhamed Fall, classe 2010 che piace alla Dea

Avete presente il calcio sulla sabbia? Non il Beach Soccer, che tra l'altro è anche riconosciuto dalla FIFA e da anni organizza Europei e Mondiali, ma quello nudo e crudo che si gioca in spiaggia: infradito messe in verticale utilizzate come pali, pallone rigorosamente "Super Santos" - per intenderci quello arancione che ad ogni folata di vento vola via - e una buona dose di spensieratezza, spesso brutalmente chiamata ignoranza. Aggiungeteci un tasso tecnico da Terzo Categoria di bassa classifica, un paio di gelati messi in palio e la classica corsa in acqua dopo ore e ore a giocare, chiaramente insabbiati fino al collo: signore e signori, ecco il calcio sulla sabbia. E in questo l'Italia, grazie ai suoi 8000 chilometri di coste, certamente non ha eguali.

A Castrignano del Capo, comune con poco più di 5000 abitanti in provincia di Lecce e situato nell'estremo sud della Puglia, le cose non funzionano proprio così. Sì, perché sulle splendide spiagge di Santa Maria di Leuca - località definita «elegante come una dama d'altri tempi» - ci gioca un ragazzo diverso dagli altri: talento sopra la media, tecnica sopraffina e un futuro da predestinato. In poche parole, la classica eccezione che conferma la regola. Si chiama Abdallah Mouhamed Fall, ma per gli amici è Momo: è nato a Dakar, deve compiere ancora 13 anni - è nato l'1 ottobre 2010 - ma è già sulla bocca di tutti. E lo è da ben 18 mesi, precisamente da quando la Fabrizio Miccoli - società dilettantistica con sede a San Donato di Lecce e fondata dall'ex calciatore di Juventus e Palermo - lo ha preso sotto la propria ala protettiva fino a farlo diventare l'oggetto dei desideri di mezza Italia.

CAPOLAVORO

Impossibile definire in altro modo l'operato della società pugliese, che l'ha scovato dal nulla vedendolo giocare in spiaggia con gli amici. Sì, proprio così: giocando a calcio sulla sabbia, a piedi nudi, senza pensieri o pressioni. Un pallone e poco altro, ma sufficiente per far drizzare le antenne agli emissari giallorossi. Il tutto pochi giorno dopo un viaggio intercontinentale, dal Senegal all'Italia: da quello che è stato il suo paese natale a quello che da due anni a questa parte è casa sua, avendo raggiunto il papà - arrivato nel Bel Paese più di 10 anni fa - assieme alla mamma e ai fratelli, entrambi classe 2012. Le annate in Salento sono: in campo gioca con la stessa spensieratezza che lo ha contraddistinto sulle spiagge pugliesi, inoltre dimostra di saper dare del tu al pallone anche con gli scarpini ai piedi. Lo fa talmente bene che costringe la Fabrizio Miccoli a farlo giocare con quelli più grandi di addirittura due anni, senza dimenticare diverse presenze anche con i classe 2007. Ed essendo lui un classe 2010, i conti matematici - alquanto semplici, a dire la verità - parlano da sé.

Intanto Momo continua a crescere. Lo fa tecnicamente, migliorando di giorno in giorno tutti gli aspetti che riguardano la tecnica di base. Lo fa tatticamente, tanto che la Fabrizio Miccoli lo sta tuttora istruendo per permettergli di giocare in costruttivo sia per sé stesso che per la squadra. Lo fa fisicamente, continuando dunque il suo processo di maturazione che potrebbe portarlo a diventare dominante sotto ogni aspetto. Lo fa mentalmente, avendo alle spalle una famiglia come si deve e una società che sta investendo tanto su di lui. E il ruolo? Difficile, quasi impossibile individuarne solamente uno. Almeno per ora. Sa fare l'esterno, dove può dare il là allo strapotere fisico - sia nel lungo che nel breve. Sa fare l'interno di centrocampo, posizione in cui può garantire qualità e quantità in entrambe le fasi. Sa fare il regista, posizione ricoperta in diversi provini - anche con squadre di Serie A - e che potenzialmente potrebbe rappresentare il suo futuro. 

HOLLYWOOD

Sembra una trama da film di Hollywood ma è la realtà, tanto che in questi giorni gli smartphone di Enrico Diamante e Cosimo Prete - rispettivamente direttore generale e responsabile della Scuola Calcio della Fabrizio Miccoli - sembrano centraline telefoniche. E il motivo vien da sé: tutti, ma proprio tutti, vogliono Momo. Su di lui ci sarebbe l'interesse di diverse big di Serie A, ma in un'ipotetica griglia di partenza i primi due posti sarebbero occupati da Roma e Atalanta. I giallorossi sarebbero pronti a fare carte false per assicurarsi le sue prestazioni, dunque non è da escludere una visionatura speciale da parte dei capitolini, magari a Trigoria. Lo stesso vale per l'Atalanta, che al momento sembrerebbe occupare la casella della pole position. La differenza è che a Bergamo già lo conoscono molto bene, avendo giocato - oltretutto in maniera eccezionale - il 23° Torneo Internazionale del Garda e della Valle Sabbia, organizzato dal Gavardo e tenutosi dal 7 al 9 aprile. Con la maglia della Dea si è dimenticato di essere in prova ed ha surclassato tutti: ha messo a segno gol, ha fornito innumerevoli assist, ma soprattutto ha dimostrato in un solo weekend qualità fuori dall'ordinario. E se la maglia dell'Atalanta non dovesse più togliersela non ci sarebbe affatto da stupirsi.

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