Snobbato da Mazzarri, con un gol storico porta in B un comune di 10mila abitanti

Ha segnato il gol decisivo per la storica promozione in Serie B della Feralpi Salò. Di sicuro quello più importante della sua carriera. Sembrava non riuscire a decollare il percorso di Karlo Butic, attaccante classe 1998 transitato anche dai settori giovanili di Inter e Torino, ma intanto ecco una piccola (grande) soddisfazione per il giocatore croato, con presenze nell'Under 20 della sua nazionale. Il gol che ha consentito al club bresciano di raggiungere per la prima volta la cadetteria lo ha segnato lui al 23' della ripresa domenica scorsa contro la Triestina (con la complicità del portiere avversario) tra le mura amiche del «Lino Turina» di Salò.

E di storia si parla dal momento che la società attuale è stata fondata solamente nel 2009 e che rappresenta il secondo comune più piccolo d'Italia con una squadra in Serie B (dopo il Castel di Sangro negli anni '90). Dopo essersi strutturato anno dopo anno, stazionando sempre nella metà alta della classifica, raggiungendo anche le semifinali play off, il club del presidente Giuseppe Pasini ha dato la sgasata decisiva con l'approdo in testa alla classifica alla 27ª giornata per conquistare la promozione matematica con 2 turni di anticipo sabato scorso (24 punti nelle ultime 10 giornate, la miglior squadra del periodo). In tal modo Butic, comprimario fino a pochi giorni fa nella stagione dei gardesani è diventato «l'hombre de la historia».

Unico straniero della rosa della stagione 2022-2023, è arrivato nella rosa di Stefano Vecchi a gennaio in prestito dal Pordenone dopo una prima parte di campionato insoddisfacente a Cosenza (13 presenze e un gol in Serie B). Prima ancora 2 stagioni sempre in Serie B con il Pordenone (3 gol la stagione 2020-2021, 5 gol la stagione 2021-2022) e andando ancora indietro nel tempo Ternana, Arezzo e Cesena in Serie C. Ed è in Romagna che nel campionato 2019-2020, concluso anticipatamente a causa della pandemia, va per la prima volta in doppia cifra con 10 gol.

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Ma in tema di doppia cifra è il Piemonte la prima vera casa del gol di Butic. In arrivo dall'Inter con cui vince lo Scudetto Primavera nella stagione 2016-2017 ed è capocannoniere del Torneo di Viareggio (6 gol fatti), nella stagione 2017-2018 gioca nel Torino (per mano del direttore sportivo Massimo Bava, al quale lo aveva segnalato la relazione di un attento Marco Rizzieri) sempre in Primavera e con i suoi gol contribuisce alla conquista della Coppa Italia e alla disputa di un campionato di alto livello per i granata di Federico Coppitelli (5° posto). A fine regular season sono ben 20 le sue reti in 29 apparizioni e va anche segno nell'abbinamento di play off che il Torino perde subito con la Fiorentina.

Trattasi della squadra dai vari Adopo, Gemello, Rauti, Millico e Kone tanto per intenderci. Che vince poi la Coppa Italia di categoria contro il Milan (gran gol proprio di Butic nella finalissima di andata giocata al Filadelfia). Nella seconda parte della stagione nel frattempo invece arrivano convocazioni in prima squadra per mano di Walter Mazzarri, giunto al timone del Torino a gennaio, ma Butic alla fine non esordirà mai in prima squadra nonostante qualcuno tra i più ottimisti lo indichi come il vice-Belotti e inizino a circolare paragoni con Dzeko. A luglio 2018 inizia anche il ritorno con i granata a Bormio, ma ben presto inizia il suo peregrinare in prestito. Il legame con il Torino termina perciò nell'estate 2020 quando lo acquista il Pordenone. Il resto è storia, con la prima parte di stagione a Cosenza e la seconda a Salò. Con 10 presenze e una rete. Da sabato 8 la rete che vale la storia.