Under 15 A-B
16 Maggio 2023
Step 1 qualificarsi per le fasi finali: fatto. Step 2 vincere il proprio girone: fatto. Step 3 superare gli ottavi di finale: fatto. Adesso lo step 4: stupire tutta Italia. Come? Battendo il Milan nei quarti di finale: un'impresa quasi impossibile, se non fosse che nel calcio può sempre succedere di tutto. E il Como dei classe 2008 questo lo sa benissimo. E lo sa benissimo anche il suo allenatore Paolo Volontè: «Ci aspetta una sfida da prendere con il sorriso e da giocare senza timore, ma con la convinzione di poter fare la nostra partita». Insomma, nessuno in casa lariana parte battuto a prescindere, come giusto che sia. Non sarà facile, visto anche che il rossoneri giocano con lo Scudetto sulla maglia (conquistato dall'Under 15 dell'anno scorso), ma la doppia sfida contro il Monza ha dimostrato ancora una volta che la squadra lariana è una squadra vera. Dopo il 2-0 dell'andata, il 3-2 di Briosco ha chiuso i conti qualificazione contro un Monza che ha fatto di tutto per ribaltare il risultato dimostrandosi all'altezza della situazione. Per i brianzoli la stagione è finita, per il Como adesso viene il bello.
Impossibile, per Volontè, nascondere la soddisfazione di un risultato incredibile: «Abbiamo fatto un percorso straordinario - le parole del tecnico del Como al termine della gara - e nessuno si aspettava che potessimo arrivare a questo traguardo. Abbiamo fatto una buona gara all'andata, stavolta abbiamo sofferto la loro pressione e la loro forza fisica, non siamo riusciti a gestire la palla come facciamo di solito anche se le occasioni da gol non ci sono mancate. Il Monza è stato aggressivo e tosto, ci ha creduto fino alla fine e ci ha messo in difficoltà, sapevamo che non avrebbero mollato ed è stato così. Abbiamo fatto gol immediatamente e forse i ragazzi hanno involontariamente pensato di averla giù chiusa, ma la partita era ancora lunga: sono giovani, è una delle cose che dovranno imparare».
La stagione del Monza di Luca Morin si chiude con un ottavo che significa aver portato la squadra tra le migliori sedici d'Italia. Mica poco: «Avevamo bisogno di segnare tre reti, dovevamo per forza rischiare qualcosa - il commento a caldo dell'allenatore ex Milan - e il gol in avvio ci ha tolto un po' di certezze. Nei ragazzi c'è stata sempre l'idea di vincere la partita, il Como però è stato molto bravo soprattutto a chiudere le azioni: noi sotto quell'aspetto abbiamo ancora molto da imparare». Un'eliminazione nata più nella gara della settimana precedente: «Quella dell'andata è stata una partita strana, non abbiamo concretizzato e poi il rigore che ci ha destabilizzati troppo: non siamo stati capaci di rimanere in partita, peccato perché nei primi 25 minuti eravamo riusciti a renderci pericolosi». Dopo due stagioni alla guida dei classe 2008, il bilancio di Morin è positivo: «Si chiude un biennio importante, sono soddisfatto di come il gruppo e i singoli hanno superato le difficoltà che sono man mano venute fuori».