Nazionali
16 Maggio 2023
UNDER 15 JUVENTUS: Giovanni Bruno, vicinissimo ai bianconeri
Al Golosia si parla di un talento fuori dall'ordinario. Al Waikiki pare raccontino già le sue gesta. Al bar dell'Agip, lontano un paio di centinaia di metri dal Lungomare Cristoforo Colombo e raggiungibile tramite lo storico "sottopasso" che ti porta dalla Statale 106 al Blumarine, sono certi che sia solamente questione di tempo prima di vederlo in prima pagina sulla Gazzetta del Sud, o meglio ancora sulla Rosea. È così: a Marina di Gioiosa Ionica non si parla d'altro. Nel 2019 la ridente cittadina della locride divenne conosciuta per aver dato al mondo Rocco Commisso, che la stessa estate prelevò la Fiorentina dopo l'era dei Della Valle. Nel 2023, precisamente dal prossimo 1 luglio, il paese della Torre del Cavallaro potrebbe ritornare di moda. E non per i chilometri di splendide spiagge, l'acqua cristallina o l'immancabile festa della Madonna della terza domenica d'agosto, bensì per aver sfornato uno dei migliori talenti che la Calabria abbia mai visto. Il suo nome? Giovanni Bruno. È nato il 17 gennaio 2009, da 4 anni è una delle colonne portanti della Segato Calcio - uno dei maggiori poli calcistici calabresi con sede a Reggio - e la prossima estate partirà alla volta del nord Italia.
Partiamo da una notizia certa: Giovanni Bruno lascerà la Segato Calcio e lo farà per trasferirsi in una squadra professionista del nord. Ma non una qualunque, una delle più forti di tutta Italia - e pure tra le più tifate in Calabria: la bianconera per eccellenza, la Juventus. L'ufficialità del trasferimento a Torino sembrerebbe una pura formalità: perché alla Vecchia Signora è impossibile dire di no, ma soprattutto perché il rapporto che lega la Segato Calcio e la Juventus è indissolubile da quasi un decennio. E l'autostrada che collega Reggio Calabria a Torino è calda più che mai, tanto che la prossima estate dovrebbe essere percorsa anche da Bruno: nel suo caso verso nord, lasciandosi la sua Calabria alle spalle. Tempo al tempo, sta di fatto che siamo ormai alle strette di mano. La Juventus può contare su una corsia preferenziale e pare la voglia percorrere con il piede sull'acceleratore fino all'asfalto, dal canto suo la Segato sarebbe pronta a rispedire al mittente tutte le altre richieste arrivate al patron Agostino Cassalia. E non sono poche. Bruno piace a tutti, ma proprio a tutti: si è fatta sotto la Fiorentina così come il Genoa, passando per Torino, Cremonese, Bologna e Parma. Tutte abbagliate dal suo mancino fatato, dai suoi dribbling nello stretto, dal suo essere predestinato. Perché è proprio così: Giovanni Bruno sembra nato per giocare a calcio.
E pare proprio che dal prossimo anno lo farà con la maglia della Juventus. Ma non in una squadra normale, nossignore. In una delle più forti della storia bianconera, in una tuttora in corsa per lo Scudetto, in una piena zeppa di talento dalla porta all'attacco. Parliamo dell'Under 14 di Riccardo Catto e dei 2009 terribili: Riccardo Paonessa, Destiny Elimoghale, Thomas Corigliano, Davide Marchisio e chi più ne ha più ne metta. Da qui la domanda vien da sé: dove potrebbe arrivare questa Juventus inserendo un altro giocatore offensivo del calibro di Bruno? Chi può dirlo, fatto sta che a Torino pare siano certi di aver preso un possibile crack. A togliere ogni ombra di dubbio alla società bianconera ci ha pensato il torneo di Gallipoli, dove Bruno ha dato spettacolo facendo ciò che gli viene meglio: piazzarsi alto a destra, rientrare sul mancino e inventare. Il risultato? 4 gol e una vagonata di assist, come a dire «piacere, sono Giovanni Bruno». Il tutto con la maglia della Juventus, al fianco di Paonessa e compagni ma soprattutto contro corazzate provenienti da tutta Italia.
Poi è arrivato il Torneo delle Regioni con la sua Calabria, altro appuntamento a cui ha risposto presente confrontandosi con ragazzi più grandi di lui. In Piemonte ha giocato quattro partite: prendendosi sulle spalle la formazione di Scappatura, firmando la vittoria contro Trento - risultata poi decisiva in ottica passaggio del turno - e regalando una storia da raccontare a chi ha avuto la fortuna di vederlo all'opera. Perché Bruno è così: lo vedi in campo con gli scarpini ai piedi e non puoi farne più a meno. È come una droga, con tutto ciò che ne comporta: prima l'euforia, poi la crisi d'astinenza. In tal senso questo pericolo per la Juventus non c'è, visto che da luglio potrà goderselo al Vinovo Training Center e sarà così per molto, molto tempo. È un giocatore d'altri tempi: poco, pochissimo fisico; tanta, tantissima tecnica. Senza dimenticare un dribbling bruciante, un mancino fatato e un'accelerazione impressionante. Di lui dicono che «se punta un avversario, al 100% lo lascia sul posto», dunque i difensori del nord sono avvisati. Chi vi ricorda? Tralasciando paragoni alquanto scomodi, è evidente che ci troviamo di fronte a un giocatore diverso da tutti gli altri. E che Dio benedica talenti come Bruno: la Juventus pare l'abbia capito, e con lei anche tutta Italia.