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Under 15 A-B

Due gol e un assist nella partita della storia per il suo club: l'attaccante che manda in delirio un'intera città

Napoletano di nascita e soprannome che richiama al calcio spagnolo, il classe 2008 è uno dei trascinatori della squadra rivelazione dell'anno

Pasquale Piscitelli

COMO UNDER 15 • Pasquale "Pako" Piscitelli, centravanti mobile della formazione lariana: Neymar e Haaland sono i suoi idoli

Ingrediente numero uno: la tecnica di base. Ingrediente numero due: la capacità di calciare con entrambi i piedi. Ingrediente numero tre: una raffinatissima visione di gioco. Ingrediente numero quattro: il carattere. Ingrediente numero cinque: la velocità di corsa e di esecuzione. Ingrediente numero sei: il senso del gol. Prendere tutti questi ingredienti - non per forza in quest'ordine - consegnarli nelle mani dello chef Paolo Volontè, amalgamare il tutto per il tempo di cottura necessario e vestirlo con la maglia numero 9 del Como. Il risultato? Pasquale Piscitelli: un attaccante moderno e completo, che segna e fa segnare. Ha 14 anni - ne compirà 15 il prossimo 27 luglio - e lo scorso weekend è stato il migliore in campo nel ritorno degli ottavi contro il Monza con due gol e un assist nel 3-2 che ha promosso la formazione lariana a un incredibile e storico quarto di finale contro il Milan.

IL SOPRANNOME ALLA SPAGNOLA

Pako - così viene chiamato da compagni di squadra e genitori - è l'ennesimo fiore all'occhiello dello scouting del Como, che lo ha pescato dalla Sestese nell'estate del 2020 e lo ha inserito nella sua formazione Under 13, anche se l'esordio vero e proprio - causa pandemia - arriva nella stagione successiva, con l'Under 14 guidata da Stefano Cassano. La sua prima partita in campionato con la maglia lariana è datata 3 ottobre 2021 contro il Milan: il bilancio del suo primo anno è di tutto rispetto, con 7 gol segnati in 13 partite e un ottimo quarto posto in campionato. La consacrazione arriva nella stagione in corso, con la doppietta di domenica che lo proietta in doppia cifra: 10 gol in 19 presenze, con una media di un gol segnato ogni 141 minuti in regular season. Davvero niente male, e non è ancora finita…

Pasquale Pako Piscitelli • Estro e controllo di palla, qui in azione nella partita contro il Monza giocata al Rossini di Briosco

DESTINO AZZURRO

Nato a Ottaviano in provincia di Napoli ma residente da sempre a Vergiate (la famiglia si è spostata in provincia di Varese per il lavoro di papà Bruno), ha il colore azzurro nel suo destino. Dopo aver mosso i primi passi nella Vergiatese, veste infatti la maglia della Sestese: i dati contati dalla dirigenza parlano di 278 gol e 56 assist tra tornei e campionati, ma soprattutto spiccano i miglioramenti continui partita dopo partita che attraggono le attenzioni del Como e non solo. Altre squadre professionistiche lo avevano seguito da vicino, ma alla fine a vincere è stato proprio il colore azzurro: lo stesso della sua squadra del cuore, ovviamente il Napoli, e lo stesso della Nazionale anche se per questo ovviamente è ancora molto presto. Pako studia Finanza e Marketing a Sesto Calende, chi lo conosce bene lo definisce un ragazzo con la testa sulle spalle e con i piedi per terra. Ed è proprio grazie alla sua personalità, ad esempio, che ha retto la pressione di una concorrenza sempre crescente andandosi a riconquistare il posto da titolare e confermandosi come uno dei migliori cannonieri della categoria. 

Doppio scatto amarcord per Pako Piscitelli, qui con la maglia della Scuola Calcio della Sestese

Che di attaccanti come lui ce ne sono pochi Pako lo ha dimostrato contro il Monza mettendo in luce tutto il suo repertorio in appena 80 minuti: il gol dell'1-0 dopo nemmeno 200 secondi con un destro chirurgico nell'angolino, il 2-1 con un colpo al volo sull'assist di Papaccioli - i due hanno un rapporto speciale e in campo si trovano a meraviglia - e infine l'assist con cui ha imboccato Lebyad per il gol del definitivo 3-2 per i lariani. E la prestazione di domenica non è un risultato casuale, ma la normale conseguenza per un ragazzo che lavora sempre al massimo: anche nel giorno di riposo, quando non rinuncia a un po' di attività fisica nella piccola palestra allestita a casa da papà Bruno e mamma Emanuela. Nel tempo libero, la musica trap e la Playstation, riproducendo su FIFA le gesta dei suoi idoli calcistici, Neymar e Haaland su tutti.

PUNTA "ALLA MORATA"

Piscitelli però non ha le caratteristiche né di uno né dell'altro: non è un dribblomane come il fenomeno del PSG, non è uno spacca-porte come il centravanti del Manchester City. Pako è più una punta mobile, uno alla Morata - giusto per tenere fede al suo soprannome spagnoleggiante - o alla Cavani, per citare uno dei bomber più famosi della sua squadra preferita. È un destro di piede ma calcia anche col mancino, ha fantasia, velocità ed estro ma soprattutto ha i tempi di gioco nella testa grazie a una visione di gioco oltre la media: tant'è che negli Esordienti, alla Sestese, spesso l'allenatore lo schierava a centrocampo proprio per sfruttare questa sua caratteristica. Margini di miglioramento? Ci sono, e oltre a essere normale - a questa età nessuno è fatto e finito - è anche un bene: può fare passi avanti ad esempio sui colpi di testa, anche perché è già alto 180 centimetri e quindi può farlo diventare un altro suo punto di forza. 

Il suo sogno? Quello di giocare in Serie A ovviamente. La strada è ancora lunga, anche se le idee sono ben chiare. «La mia maglia deve essere azzurra» diceva da piccolissimo, e oggi il concetto è sempre lo stesso: «Sarebbe bellissimo crescere nel Como ed esordire al Sinigaglia», a dimostrazione - se mai ce ne fosse bisogno - del grande attaccamento che Pako ha verso il suo club. Nella Sestese, nel 2017, quando l'allenatore Sergio Ferraro - che di Piscitelli è una sorta di padre calcistico, colui che ha limato tutte quelle che erano le pecche di un giovane calciatore chi iniziava a farsi largo in questo sport - mise ai voti la fascia di capitano, Pako se la assicurò all'unanimità: oggi a Como non gli chiedono di essere un buon capitano, ma di segnare i gol necessari per far continuare un sogno incredibile, arrivato contro ogni pronostico fino ai quarti di finale della corsa verso lo Scudetto Under 15. Un traguardo forse inimmaginabile all'inizio della stagione, un traguardo però raggiunto con grandissimo merito da parte della squadra di Paolo Volontè: grazie a una qualità di gioco molto alta, grazie a un'organizzazione di squadra minuziosa, grazie alle prestazioni sempre sopra le righe di tutti i ragazzi della rosa. E grazie ai gol di Pasquale Piscitelli, per tutti Pako

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