Under 14
19 Maggio 2023
UNDER 14 INTER: Delis Gjeci con la maglia dell'Inter
Si è presentato all'Abano Football Thophy con la nomea di fuoriclasse, d'altronde i 38 gol messi a segno in campionato non lasciano spazio a particolari interpretazioni. Di lui si parla in tutta Italia da diverso tempo, ma da ieri sera il suo nome diventerà oggetto di discussione anche dall'altra parte del mondo. Precisamente in Giappone, perché dopo il sigillo contro il Tokyo pure in terra nipponica lo conosceranno. E parliamo di un gol pazzesco, un gol senza senso, un gol che potrebbe mettere la parola fine alla telenovela legata al suo futuro, ma questa è un'altra storia.
Abano Terme, provincia di Padova. Sono le 20:58 di giovedì 18 maggio, in campo Inter e Tokyo: i nerazzurri sono reduci dal 2-1 dell'esordio contro il Malmoe, i nipponici dall'1-1 contro il Bologna. Il cronometro dice che sono passati esattamente 12 minuti e 26 secondi, il tempo impiegato dall'Inter per sbloccare la gara e aprire le danze fino al 3-0 finale. La firma porta nome e cognome precisi: Delis Gjeci. Non uno qualunque, l'oggetto dei desideri di mezza Italia: che è tuttora un tesserato Pordenone, che dall'1 luglio dovrebbe trasferirsi sulla sponda nerazzurra del Naviglio, che grazie al sigillo contro il Tokyo ha dato un senso al suo essere straordinario.
Strapotere fisico, qualità balistiche e pure un pizzico di follia: tre ingredienti amalgamati alla perfezione dal classe 2009, grazie ai quali ha presentato ai giudici di Albano Terme una prelibatezza degna di Masterchef. Anzi, probabilmente pure all'altezza di un ristorante stellato. Parte tutto da un lancio lungo da metà campo, poi è Gjeci-show: brucia in velocità il diretto avversario, arriva all'altezza dei trenta metri, alza la testa e calcia in porta. Non è un tiro qualunque, è un pallonetto. Ma non solo, è un pallonetto da trenta metri. Il risultato? Portiere immobile, dal linguaggio del corpo quasi consapevole di essersi dovuto arrendere di fronte a una giocata pazzesca, e Inter in vantaggio.
Il tutto con la numero 10 sulle spalle. Roba che non capita proprio tutti i giorni, specialmente se si parla della maglia nerazzurra. Un gol, quello contro il Tokyo, che ha portato principalmente a due conseguenze: una nell'immediato, una nel medio periodo. La prima: Delis Gjeci si è confermato un prototipo di fuoriclasse. In poche parole uno che ce l'ha nel sangue, uno su cui puntare. E pare proprio che l'Inter sia intenzionata a farlo. Da qui la seconda, che riguarda proprio il suo futuro. Se mai i nerazzurri avessero avuto dubbi sulla bontà dell'investimento che porterebbe il classe 2009 a Milano, quanto fatto all'Abano Football Thophy li ha spazzati tutti via. Come d'altronde le risposte arrivate un anno fa al torneo Manlio Selis di Olbia, giocato sempre con la maglia dell'Inter. Insomma, tutti gli indizi portano Gjeci all'ombra della Madonnina. E sarebbe un colpo da novanta: in primis perché andrebbe a rinforzare una rosa già di per sé competitiva, specie dal centrocampo in su; dopodiché perché i nerazzurri si assicurerebbero uno dei prospetti più interessanti dell'intero panorama calcistico nazionale. Un attaccante tuttofare e capace di garantire, nell'ordine: strapotere fisico, essendo già un bel Marcantonio nonostante abbia compiuto 14 anni lo scorso 27 febbraio; senso del gol, vedi i 38 sigilli collezionati quest'anno con la maglia del Pordenone; talento, quello vero.