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Primavera 3

Da ripescati a campioni in 9 mesi: i nerazzurri vincono la finalissima e completano il miracolo promozione

Le Pantere di Savoldi superano il Sudtirol nella doppia finale e volano in Primavera 2 per la prima volta nella storia

Mattia Comi

Mattia Comi, capitano del Renate promosso in Primavera 2

Ci si aspettava una partita spettacolare, non canonica, e così è stato. Il duello tra Renate e Sudtirol, con in gioco la promozione in Primavera 2, è stata una gara non pirotecnica ma estremamente combattuta, rocciosa, al limite delle possibilità fisiche e psicologiche dei ragazzi. Nel corso dei 90 minuti si sono susseguiti tanti duelli individuali e collettivi, con il Renate comunque arrembante nonostante i due risultati su tre utili e il Sudtirol costantemente impegnato a cercare il gol della vittoria. Tutti e 22 i ragazzi in campo e i subentrati danno il massimo, in un match che mette in mostra il meglio della categoria e anche qualcosa in più. Con lo 0-0 finale, conquistato con estrema sofferenza e tanto cuore, è il Renate a volare in Primavera 2 (dopo che meno di un anno fa è stata ripescata in Primavera 3 dopo la retrocessione della Giana Erminio) ai danni  di un Sudtirol che, nonostante la sconfitta, non può non ritenersi soddisfatto di quanto fatto vedere.

MURO CONTRO MURO

La partita è prevedibilmente tesa, contratta, con tanti contatti e molta tensione da entrambe le parti. Il Sudtirol inizia subito forte, procurandosi un corner dopo appena 90 secondi che però viene respinto dalla difesa di casa. Il Renate a sua volta non si fa attendere, scegliendo di puntare sugli scambi nel brevilineo e arrivando così a conquistare corner con cui aumentare le pressione sugli avversari. All 8' arriva la prima grande occasione per le Pantere ed è firmata da Iacovo, che per la seconda volta strappa un pallone a centrocampo e si invola verso la porta: capendo di non essere nella miglior condizione per tirare, sceglie di aprire per De Leo, posizionato sul palo opposto, ma la lettura è affrettata e il pallone viene intercettato dalla difesa di casa. Uno dei dettami tattici di questa prima fase del Renate è quello lasciar giocare il Sudtirol nella propria metà campo, cercando l'intervento limitante in prossimità della trequarti per cercare di interrompere l'azione e ripartire sfruttando il palleggio. Dal lato opposto il Sudtirol riesce ad risalire bene il campo, ricorrendo spesso a lanci lunghi, senza tuttavia arrivare al tiro pericoloso. Questo fino al 32', quando gli ospiti sfiorano la rocambolesca rete che sbloccherebbe la partita: su una respinta frenetica di Fardella, la palla ricasca in area e Buzi è bravo a coordinarsi colpendo di testa, con la sfera che esce di pochissimi centimetri dallo specchio della porta; il Sudtirol sente il momento buono e aumenta la pressione offensiva costringendo il Renate a inseguire la palla e aschiacciarsi nel proprio ultimo terzo di campo. Al 36' le Pantere riescono a trovare un corridoio sulla destra, con Ghibellini che si invola sulla fascia e riesce ad aprire un buon cross per il centro area, dove lo aspetta il solito Iacovo che colpisce di testa: il numero 10 però non riesce a incidere abbastanza potenza, e Harrasser deve solo restare in posizione per fare suo il pallone. In pieno recupero il Sudtirol ci prova prima con un lancio lungo cercando il taglio vincente di Loncini - con il numero 7 che però non riesce ad raggiungere il pallone - poi con un corner conquistato in extremis che il Renate riesce a contenere.

RESISTENZA E VITTORIA

Il secondo tempo di apre con lo stesso dinamismo con cui si era chiuso il primo: a premere sull'acceleratore è il Sudtirol, con Buzi che rompe la marcatura e si invola verso la porta, mentre la difesa del Renate costretta a ripiegare per far affrettare il tiro al numero 9. Dal lato opposto le Pantere sfiorano la rete con una splendida rovesciata di Iacovo, che si coordina molto bene e apre un tiro che termina di poco sopra la traversa. I ragazzi di Savoldi cercano di aumentare i giri, portando una pressione sensibile in fase offensiva e aggredendo in maniera sistematica il portatore di palla in modo da forzare la palla persa: una strategia che sembra funzionare, con i padroni di casa che prima si procurano due corner e poi trovano in Ciarmoli un buon terminale offensivo, con il numero 7 che apre un tiro potente ma troppo alto. Il Sudtirol sa che il tempo gli è nemico e cerca di capitalizzare ogni pallone, andando anche vicino al gol al 20', quando un pallone velenoso attraversa l'area del Renate e Konci apre il tiro, che però viene prontamente respinto dalla difesa. Il Renate cerca di non farsi sopraffare dall'impeto avversario cercando a sua volta di gettarsi su tutte le secondo palle per spezzare le salite avversarie e avanzare alla ricerca del gol: al 28' Iacovo ha sui piedi un pallone interessante, ma lo spazio per girarsi è poco e il suo tiro sbatte contro Kofler. Al 36' Buzi prova a salvare i suoi compagni per ben due volte, prima con un colpo di testa che esce di pochissimo dallo specchio della porta, poi con un tiro diretto nello specchio che però si infrange sulla difesa. Il Renate dal lato opposto sembra andare vicino alla rete quando sullo sviluppo di un corner la palla sfiora la testa di Iovato e termina sul fondo e quando poi, all'ultimo minuto dei regolamentari, Favero entra in area ma viene chiuso sulla linea. Al 42' Baioni recupera un pallone e si invola verso la porta, scegliendo però di rifugiarsi in calcio d'angolo dopo aver valutato correttamente la difficoltà nel ribaltare il campo. Il Sudtirol tenta un ultimo disperato assalto con tutte le sue forze, ma non basta a scalfire il muro casalingo: Bozzetto fischia tre volte e il Renate esplode in un urlo liberatorio che corona un percorso lungo e incredibile, che li premia con l'ambito passaggio in Primavera 2.

IL TABELLINO

RENATE-SUDTIROL 0-0
RENATE (3-5-2): Bragotto 6.5 (48' st Glionna sv), Comi 6.5, Saino 6, Fardella 6.5, Gobbo 6 (25' st D'Amato 6.5), Baioni 6.5, Ciarmoli 6.5 (25' st Favero 6), Mollica 6.5, Ghibellini 7, Iacovo 7, De Leo 6.5 (32' pt Bertini 6.5). A disp. Tanzi, Colombo, Pellegrino, Sassudelli, Kamal, Pini, Zaccaria, Agliardi. All. Savoldi 7. 
SUDTIROL (4-2-3-1): Harrasser 6, Balde 6.5, Testa 6 (1' st Tschigg 6), Kofler 6.5, Mayr 6 (5' st Konci 6), Rottensteiner 6.5, Loncini 6.5 (33' st Cangert sv), Buccella 6, Buzi 7, Lechl 6.5, Padovani sv (14' pt Rabanser 6.6). A disp. Dregan, Arman, Xhafa, Slemmer, Marano. All. Ljubisic 6. 
ARBITRO: Bozzetto di Bergamo 6.5.
ASSISTENTI: Rastelli di Ostia Lido e Marchese di Napoli.
AMMONITI: Bragotto (R), Testa (S), Lechl (S), Favero (R),
ESPULSI: Tanzi (R), Fardella (R)

LE PAGELLE

RENATE

Bragotto 6.5 Una partita dove non è chiamato a particolari interventi, anche se deve gestire la pressione dei diversi retropassaggi nella sua direzione. Nella seconda metà di gara deve mantenere il livello di attenzione el  (48' st Glionna sv). 
Comi 6 Cerca di guidare i compagni nella partita più importante dell'anno, e lo fa disputando un match ordinato e preciso senza mai forzare il possesso. 
Saino 6 Costantemente impegnato a dialogare con il compagno di reperto per mantenere la linea difensiva efficiente. 
Fardella 6.5 Non ha paura del confronto con l'avversario, e quando prende il tempo è molto bravo a gettarsi contro l'uomo di riferimento e a strappargli il pallone con la forza, capacità di cui dà mostra in diverse occasioni. 
Gobbo 6 È il più piccolo in campo, la partita è difficile e gli richiede un grande dispendio di energia, ma riesce a tenere botta fino a che è in campo. 
25' st D'Amato 6.5 Entra e dimostra perché è uno dei giocatori più in vista: lotta e sgomita su ogni pallone, dando forze fresche alla squadra in un momento estremamente delicato. 
Baioni 7 Fa della grinta la sua qualità più visibile: non ha paura di gettarsi su ogni pallone che transita per la sua area e ingaggia diversi duelli da cui esce vincitore. 
Ciarmoli 6.5 Bravo a muoversi per non dare punti di riferimento agli avversari e ad aprire il tiro quando riesce a crearsi lo spazio ideale per farlo.
25' st Favero 6 Entra in un momento molto concitato e cerca di aiutare la squadra ad arrivare indenne al fischio finale. Un po' irruenti, ma efficace. 
Mollica 6.5 In fase difensiva scende a lavorare come terzino sinistro, mentre in attacco favorisce la salita della squadra lavorando con energia sulla fascia di competenza.
Ghibellini 6.5 Fondamentale per aprire il campo e instillare timore negli avversari sulla fascia destra: quando sale con il pallone può sia crossare per il centro che dribblare e rientrare verso il centro area.
Iacovo 7 Uno dei migliori dei suoi, fondamentale sopratutto nell'aggredire il portatore di palla per costringerlo al duello; dà un notevole contributo anche in fase creativa, sopratutto quando parte dalla sinistra per accentrarsi. 
De Leo 6.5 Bravo a cucire le trame offensive e a pulire i palloni che gli arrivano dalle retrovie, scendendo anche di diversi metri verso il centrocampo per agevolare l'azione e mettere in ritmo i compagni.
32' pt Bertini 6.5 Chiamato prima del previsto a collaborare, disputa una gara di grande sostanza, costruita su sudore, sacrificio e spirito di abnegazione.  
All. Savoldi 7 Il piano partita è chiaro: cercare di conquistare il vantaggio e, se si mette male, proteggere il risultato a tutti i costi. I suoi ragazzi disputano una partita tremendamente faticosa, uscendone infine vincitori.

SUDTIROL

Harrasser 6 Si fa trovare pronto quando la partita lo richiede, pur senza dover siglare interventi particolarmente complicati.
Balde 6.5 Bravo a leggere i movimenti dell'avversario di riferimento e a tenere la posizionequando l'azione si fa concitata.
Testa 6 Inizia la partita con il giusto piglio, ma con il passare dei minuti sembra presentare meno lucidità nelle scelte.
1' st Tschigg 6 Chiamato a rinverdire il reparto, disputa una buona partita senza particolari sbavature.
Kofler 6.5 Prova da capitano autentico la sua, sopratutto dal punto di vista tecnico: riesce a intercettare spesso l'ultimo passaggio avversario, giocando sul letture e anticipi.
Mayr 6 Deve spendere tutte le proprie energie per tenere il ritmo dell'attacco del Renate, finendo ogni tanto in affanno. 
5' st Konci 6 Il suo ingresso garantisce equilibrio e forze fresche in un momento in cui sono essenziali. 
Rottensteiner 6.5 Sa far sentire la presenza fisica all'attaccante di riferimento, impedendo all'uomo di girarsi quando riceve il pallone a ridosso dell'area.
Loncini 6.5 Uno dei principali pericoli firmati Sudtirol: inizia la partita come esterno sulla fascia destra, poi viene spostato sulla sinistra; in entrambi in casi, è sempre pericoloso con la palla al piede (33' st Cangert sv).
Buccella 6 Ottimo palleggiatore nello stretto, capace di dialogare bene con i compagni di reparto e di condurre il pallone senza paura. Non è sempre preciso nel primo passaggio in uscita.
Buzi 7 Perno offensivo dei suoi, è in grado sia di fungere da sponda per i compagni meglio posizionati sia da terminale offensivo per involandosi verso la porta ogni volta che ne ha l'occasione. 
Lechl 6.5 Per aumentare il coefficiente di imprevedibilità dei suoi, si inverte sin più occasioni con Loncini in modo da non dare punti di riferimento agli avversari. 
Padovani sv Esce prematuramente per infortunio.
14' pt Rabanser 6
 Entra con il compito di mettere ordine nella manovra e gestire i possessi, trovando il compagno libero ideale per far salire la squadra. 
All. Ljubisic 6 Un ottimo allenatore che allena una squadra ricca di talento. I suoi sono obbligati a vincere, ed è una di quelle partite dove le squadre in campo si equivalgono: nonostante il risultato bisogna riconoscere l'ottimo percorso.

Arbitro Bozzetto di Bergamo 6.5 La partita è estremamente difficile da arbitrare, dato l'alto tasso di agonismo e nervosismo in campo: è bravo a tenere un metro chiaro ed imparziale, ammonendo solo quando è necessario e lasciando giocare per buona parte della gara.

LE INTERVISTE

Soddisfatto e orgoglioso Michele Cossa, Direttore generale del Settore Giovanile: «Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, la promozione in Primavera 2: un traguardo incredibile, che ci ha visto alzare il livello partita dopo partita. Ringrazio in primis i calciatori, che sono stati dei veri leoni da agosto fino ad oggi, poi la società con il presidente Spreafico e il vicepresidente Carlo Roda, che hanno supportato tutte le nostre decisioni e le scelte che abbiamo compiuto nel corso della stagione. Ovviamente ringrazio il mister Savoldi, un grande condottiero affianco da uno staff di spessore, tra i cui membri ci sono il preparatore atletico Bonacina e il preparatore dei portieri Bosaglia. Ma sopratutto ringrazio quello che è il motore di questa società, il grande Ivan Corti che si occupa della segreteria e che ci è sempre stato vicino. Ora manca l'ultimo traguardo, che sarebbe la ciliegina sulla torta: la Finale contro il Palermo che disputeremo il 10 giugno». 

Commosso e orgoglioso del percorso il tecnico Gianluca Savoldi: «Nel primo tempo abbiamo fatto una buona gara anche sotto il profilo offensivo, tenendo bene il campo e costringendo gli avversarsi a difendersi; poi chiaramente quando sei sullo 0-0 devi proteggere il risultato, ma credo di poter dire che abbiamo portato in campo una buona difesa, soffrendo come era prevedibile visto negli ultimi 30 minuti loro ci hanno messo in difficoltà gettandosi in avanti. Da allenatore un risultato come quello della promozione te lo senti addosso ancora di più rispetto a quando sei giocatore, perché lo vivi moltiplicato per tutti i ragazzi che alleni: lo metto tra i più grandi traguardi raggiunti nella mia carriera senza alcun dubbio, è stato straordinario e per certi versi inaspettato. Io ero fiducioso di poter fare bene e sapevo di avere l'appoggio dei ragazzi, ma chiaramente non puoi dare niente per scontato. Il cuore dei miei è straordinario, oggi sono arrivati al limite delle forze e non hanno mollato di un centimetro. Non è scontato creare un gruppo del genere e non sanno quanto gli voglio bene, sono dispiaciuto al pensiero che molto probabilmente perderò diversi di loro. Devo comunque fare i complimenti al Sudtirol, senza alcuna ruffianeria: sono una grande squadra e stimo davvero tanto mister Ljubisic, che è un tecnico di valore e anche oggi ha messo in campo una formazione difficilissima da affrontare; meriterebbero di salire in Primavera 2 assieme a noi. Per quanto riguarda il futuro non mi sono ancora seduto al tavolo a parlare, vedremo: ci sono senz'altro cose su cui lavorare, ma i miei collaboratori sono dei veri uomini di calcio, per cui so che sono consapevoli di cosa bisogna fare».

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