Under 16 A-B
23 Maggio 2023
ATALANTA-JUVENTUS UNDER 16 A-B • Samuele Inacio, attaccante classe 2008 e figlio di Inacio Pià
Quando il più giovane in campo non solo non sembra il più giovane, ma è pure il più forte, il risultato può essere solamente uno: che quel ragazzo, che ha già 10 gol in 18 presenze in campionato dietro solamente a un certo Camarda del Milan - sia l'uomo decisivo della partita. Lui è Samuele Inacio, classe 2008 e figlio d'arte, la partita è il ritorno degli ottavi di finale tra la sua Atalanta e la Juventus, il risultato è un 1-0 che qualifica i bergamaschi ai quarti di finale contro il Parma (dopo il 2-1 dell'andata per i bianconeri, alla Dea basta il gol di vantaggio per qualificarsi grazie alla miglior posizione in classifica ottenuta in regular season). Dopo un primo tempo bloccato, il numero 10 strappa le sorti del match con tre giocate determinanti: prima si conquista un rigore con un'iniziativa illuminante, poi lo trasforma con freddezza, infine fa espellere Montero junior (altro figlio d'arte) rendendo praticamente impossibile la rimonta bianconera.

ATALANTA-JUVENTUS UNDER 16 • I due capitani, Niccolò Gariani e Francesco Verde, agli ordini di Andrea Migliorini della Sezione di Verona
L'equilibrio è sottile, e in campo si vede perfettamente. La parità totale nei duelli diretti - difesa a tre e centrocampo a cinque, seppure con una differente sistemazione in campo, per entrambe - rende bloccata una partita i cui dettagli potrebbero essere fondamentali. La Juventus parte spavalda (gran destro alto di Zingone dopo appena 270 secondi), l'Atalanta cresce col passare dei minuti e si fa vedere nell'area avversaria al 10': Dragan manda al cross Bonsignori, traversone da sinistra che Bono corregge di testa ma troppo debolmente. La partita, gioco forza visto che il pareggio non basterebbe, deve farla la Dea ma le assenze in attacco pesano (Sharma tornerà solo a dicembre, e anche Castiello che sarebbe potuto scendere dall'Under 17 è fuori causa): inoltre, la Juventus è ben organizzata e corre pochissimi pericoli. Anzi, è proprio la Juve a creare la miglior palla gol del primo tempo: angolo calibrato di Russo sulla testa di Montero, inzuccata maestosa del difensore uruguaiano che incoccia sul palo prima di terminare docile tra le mani di Finardi (29'). Una giocata di Inacio che fa partire un'azione conclusa poi dal destro alto di Gariani (38') è l'ultimo squillo di un primo tempo bloccato, dal quale però l'Atalanta esce con la consapevolezza di potercela fare.
Matteo Parma - allenatore dell'Atalanta subentrato a Giovanni Bosi dopo il passaggio di quest'ultimo in Primavera - nella ripresa si gioca la carta Diouf per Dragan arretrando il raggio d'azione di Bono, e mai scelta fu più azzeccata. La Dea alza baricentro, ritmo e convinzione, punzecchia la difesa avversaria in un paio d'occasioni (destro alto di Arena dopo la respinta con i pugni di Radu sulla punizione di Bono e, poco dopo, destro fuori di Inacio dopo una bella iniziativa personale) e al 17' svolta la partita in quello che stava cominciando a diventare l'unico modo possibile, la giocata del singolo. E quel singolo è Samuele Inacio. Il numero 10 si incunea in area sulla sinistra, passa tra Dimitri e Verde e viene atterrato: calcio di rigore, dal dischetto il figlio d'arte non sbaglia e cambia l'inerzia di una partita che la Juventus adesso è costretta a pareggiare se vuole passare il turno. Rivalta ordina l'arrembaggio, ma l'Atalanta - guidata da un Maffessoli monumentale in difesa - non cede di un centimetro e tiene lontano i pericoli dagli ultimi 20 metri. E, anzi, è proprio la Dea a sfiorare il raddoppio: prima con un tiro alto di Maffessoli dopo l'ennesima giocata di Inacio che libera al tiro il compagno (24'), poi sempre con il classe 2008 che fa fuori mezza difesa bianconera in serpentina prima di vedersi negare la doppietta da un miracolo senza senso di Radu. Nel mezzo, l'invenzione che di fatto mette in ghiaccio la qualificazione con Montero costretto a stendere - indovinate un po' - Inacio da ultimo uomo guadagnandosi anzitempo il ritorno negli spogliatoi. Nei minuti di recupero anche i bergamaschi rimangono in dieci per la seconda ammonizione comminata ad Arena, ma la parità numerica non risveglia una Juventus che deve alzare bandiera bianca. Anche l'Atalanta alza una bandiera, ma col bianco c'è anche il rosso e il verde: il sogno Scudetto continua.
ATALANTA-JUVENTUS 1-0
RETE: 17' st rig. Inacio (A).
ATALANTA (3-5-2): Finardi 6.5, Racu 6.5, Maffessoli 8, Gariani 7.5 (9' st Ornaghi 6.5), Colleoni 7, Finazzi 7, Arena 6, Dragan 6.5 (1' st Diouf 7), Bono 6.5 (22' st Damiano 7), Inacio 9, Bonsignori Goggi 7.5 (37' st Galletti sv). A disp. Moroni, Pastori, Personeni, Martinelli, Percassi. All. Parma 7.
JUVENTUS (3-4-3): Radu 7, Zingone 7, Contarini 6.5, Dimitri 6 (27' st Giardino sv), Montero 6, Verde 6, Lontani 6.5 (9' st Sosna 6.5), Vallana 6.5 (27' st Vianoli sv), Merola 6.5 (9' st Yamoah 6), Bellino 7, Russo 7 (37' st Vuillermoz sv). A disp. Marcu, Pallavicini, Diallo, Boukhanjer. All. Rivalta 6.
ARBITRO: Migliorini di Verona 7.5.
ASSISTENTI: Perrella di Crema e Ruocco di Brescia.
ESPULSI: 36' st Montero (J), 41' st Arena (A).
AMMONITI: Arena (A), Verde (J).

ATALANTA-JUVENTUS UNDER 16 • Riccardo Finazzi (Atalanta) inseguito da Filippo Bellino (Juventus)