Under 14
02 Giugno 2023
UNDER 14: Antonio Aracri, centrale difensivo conteso da mezza Italia
Percorrendo verso sud la A2, chiamata anche autostrada del Mediterraneo ma ai più conosciuta come Salerno-Reggio Calabria, all'altezza di Pizzo Calabro - paese di 8743 in provincia di Vibo Valentia - ci si imbatte in un cavalcavia. Roba da cuori forti, fortissimi. Un consiglio, specie per chi soffre di vertigini: non guardare mai e poi mai a destra, a costo di perdersi lo spettacolo della Sicilia e, più in lontananza, dello Stromboli. È invece diverso se si viaggia verso nord, dove la situazione è tutto sommato più tranquilla, se non altro perché lo strapiombo si trova a destra della corsia opposta.
Un altro consiglio: qualunque sia la vostra destinazione, che siate diretti verso l'estremo sud della Calabria o verso la Campania, vincete la paura e guardate giù. Perché qualche centinaio di metri più in basso c'è Pizzo Calabro - che per le spiagge e i tramonti non è solo un semplice paesino di 8743 anime, ma questa è un'altra storia - ma soprattutto perché è il paese natale di Antonio Aracri. Il terzo consiglio, per ora l'ultimo: prendere carta e penna. I motivi sono svariati, ma probabilmente ne basta uno per racchiuderli tutti: il talento.
Quello vero, quello genuino, quello innato. Eppure non parliamo di un giocatore di fantasia, così come non rappresenta il classico numero 9 che a suon di gol sa come strappare applausi. Niente di tutto questo, perché il classe 2009 - ha compiuto 14 anni lo scorso 12 gennaio - di mestiere fa il difensore centrale. Da quattro stagioni gioca alla Segato Calcio, società che sotto l'attenta gestione del patron Agostino Cassalia si sta dimostrando una delle migliori scuole calcio della Calabria. Ma non solo, difatti con la casacca bianconera sta attirando l'attenzione di mezzo nord Italia.
Partiamo da una certezza, ovvero il suo futuro. Il classe 2009 lascerà la Calabria e si trasferirà al nord Italia per fare il calciatore. Da qui la domanda: dove giocherà? Difficile, quasi impossibile rispondere adesso. Si perché su Aracri, come detto, c'è letteralmente mezza Serie A. Fino a un mese fa sembrava tutto fatto con il Monza, che avrebbe fatto carte false per portarlo in via Ragazzi del '99. E se tuttora potesse firmare lo farebbe ad occhi chiusi e senza esitazione, pur avendo tra le mani un altro talento proveniente dal sud Italia, precisamente dalla Sicilia, che di ruolo fa proprio il difensore centrale. Nel frattempo, tuttavia, le cose sono cambiate: il nome di Aracri ha iniziato a circolare sui taccuini di diverse big del nord, poi le prestazioni al Torneo delle Regioni lo hanno fatto conoscere praticamente a chiunque, infine il telefono di Agostino Cassalia ha iniziato a squillare a più non posso. L'interesse più marcato, ad oggi, è quello del Genoa, che in una eventuale griglia di partenza occuperebbe la casella della pole position al fianco del Monza. Ma non è tutto, perché anche nelle retrovie la bagarre è serrata, con Bologna e Cremonese tuttora alla finestra. Tempo al tempo, visto che per scoprire in quale squadra giocherà il talento calabrese ci vorranno almeno un paio di settimane.
Un'altra certezza, la seconda e ultima: Aracri è un giocatore di talento. Come detto in precedenza quello vero, quello genuino, quello innato. In prospettiva è un giocatore che potenzialmente potrebbe fare la differenza a qualsiasi livello, ma chiunque dovesse assicurarsi le sue prestazioni ne gioverebbe anche nell'immediato. I 186 centimetri di altezza - ben al di sopra della media dei suoi coetanei - lo rendono un vero e proprio marcantonio, la qualità di palleggio gli permette di impostare con precisione per dare il via all'azione, l'intelligenza tattica non è altro che la ciliegina sulla torta in un difensore completo. Mancino naturale, dunque eventualmente impiegabile anche come braccetto di sinistra in una difesa a tre, negli ultimi mesi ha girato mezza Italia per diversi provini e di conseguenza ha collezionato anche un'esperienza non indifferente. Da Pizzo Calabro al nord Italia: questo è Antonio Aracri.