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Primavera 3

La rivincita 6 anni dopo! Dal ripescaggio allo Scudetto, il Renate è Campione d'Italia

Un gol di Iacovo stende il Palermo e fa partire la festa delle Pantere: vendicata la sconfitta col Livorno del 2017

Cristiano Iacovo

RENATE-PALERMO PRIMAVERA 3 • Cristiano Iacovo, immarcabile numero 10 delle Pantere: il suo eurogol consegna lo Scudetto ai nerazzurri

Il ripescaggio, il primo posto in regular season, il playoff vinto con l'accesso alla Primavera 2, lo Scudetto. Un'escalation incredibile, culminata con il successo di Reggio Emilia che riporta il Renate sul tetto d'Italia: una corsa incredibile, ma solo per chi non conosceva questa squadra - già semifinalista in Under 17 due anni fa - e questa dirigenza, capace ancora una volta di stupire tutti quanti. Contro il Palermo, vincitore del Girone B e anche lui comunque promosso, alle Pantere è bastato un gol (e che gol!) di Cristiano Iacovo per portare a casa il Trofeo Dante Berretti e vendicare la sconfitta di 6 anni fa contro il Livorno. L'aver indirizzato subito la partita e l'uomo di vantaggio dopo l'espulsione di Caramanno per un colpo proibito a De Leo ancora prima dell'intervallo sembravano un vantaggio sicuro: i siciliani, guidati dall'ex Parma Stefano Di Benedetto, però ci hanno provato, ci hanno creduto e nel finale - una volta pareggiato il conto numerico per il cartellino rosso a Manzolini - sono anche andati vicini a rimetterla in piedi. Il Renate però ha tenuto bene, e nonostante l'unica colpa e cioè quella di non averla chiusa, è riuscito a tenere il vantaggio fino alla fine. Fino al triplice fischio, alla coppa alzata al cielo, alla festa di una squadra che celebra così nel migliore dei modi il già straordinario risultato della promozione nella "Serie B" del Campionato Primavera.

IL GOL DEL DESTINO

Arriva dopo 5 minuti, e - col senno di poi - è il gol dello Scudetto: Comi lavora benissimo una palla recuperata sulla destra e crossa al centro, il traversone è alto per De Leo, sul secondo palo però arriva Iacovo che finta su Granicelli portandosi la palla sul destro e infilando l'incrocio dei pali con una conclusione da urlo. Il 3-4-2-1 di Gianluca Savoldi è una macchina oliata in ogni suo dettaglio, e così il tentativo di rientrare in partita da parte del Palermo diventa un tentativo vano: Mariani, Manzolini e Saino montano la guardia sul tridente siculo, D'Amato e Gobbo lavorano come matti sulle corsie, Ciarmoli e Baioni in mezzo al campo tengono le fila di tutto, con Comi e Iacovo a inventare alle spalle di un De Leo consacrato alla categoria come centravanti dal grande futuro. E così Glionna viene stuzzicato solamente da un paio di tentativi - un tiro largo e una punizione telefonata - di Lo Coco, esterno sinistro e unico a mettere davvero un po' di pepe nelle azioni dei rosanero. Che al 41' vedono la partita scivolare via: Caramanno colpisce De Leo a palla lontana e viene espulso, lo stesso De Leo sfiora il 2-0 con un sinistro alto dopo un'invenzione fantascientifica (palla addomesticata con la suola e assist d'esterno) di Iacovo, e all'intervallo le Pantere arrivano con il vantaggio rassicurante di un uomo e di un gol.

Mai dare però per finite le partite, soprattutto a questi livelli. Nella ripresa infatti l'ingresso di Salvia vivacizza la manovra del Palermo, il Renate prova ad abbassare i ritmi ma non riesce a colpire in contropiede, e così la prima vera occasione la creano i siciliani con un destro fuori misura di Ganci azionato dal lancio millimetrico di Del Bello (7'). Le Pantere comunque sanno sfruttare gli spazi, e non è che stanno a guardare: Comi impegna Nespola con tiro da fuori, sul corner conseguente De Leo sfrutta i centimetri per colpire di testa ma la sua conclusione è larga (11'). Un'altra palla gol per chiuderla arriva al 16': ripartenza condotta da Iacovo e altro assist al bacio per De Leo, che però se la ritrova sul sinistro e non riesce a mettere nei guai Nespola che para facile. Con più niente da perdere, e con un'altra iniezione positiva dalla panchina con Giglio, il Palermo si lancia all'assalto della porta renatese e al 33' la palla gol è enorme: Giglio va via a D'Amato sulla destra, arriva sul lato corto e prova il mancino potente ma Glionna si oppone con un miracolo (sulla ribattuta Macchia chiede il rigore per un intervento al limite di Saino). A 6 minuti dalla fine ecco l'episodio che fa venire qualche brivido ai ragazzi di Savoldi: Manzolini, nel tentativo di difendere la posizione, colpisce al volto Di Mitri e viene espulso. In dieci contro dieci il Palermo preme sempre di più, ci prova con un tentativo da lontano di Lo Coco ma contestualmente libera ancora più spazi e quindi la miglior palla gol dei minuti finali è quella del raddoppio: Mollica combina con Bertini e dà una palla perfetta per Ghibellini, ma l'azione dei tre subentrati viene disinnescata da un grande Nespola in uscita bassa. Il sinistro fuori misura di Giglio nei minuti di recupero è l'ultimo sussulto, e dopo 4 minuti di recupero è festa. Un anno fa il ripescaggio in Primavera 3 per la retrocessione della Giana Erminio in Serie D, un anno dopo il Renate è Campione d'Italia.

IL TABELLINO

RENATE-PALERMO 1-0
RETE: 5' Iacovo (R).
RENATE (3-4-2-1): Glionna, Mariani, Manzolini, Saino, Gobbo, Ciarmoli, Baioni (32' st Ghibellini), D'Amato (36' st Mollica), Comi, Iacovo (36' st Bertini), De Leo. A disp. Donvito, Colombo , D'Addesio, Pellegrino, Sassudelli, Favero, Kamal, Zaccaria, Agliardi, Cecchetto, Pini. All. Savoldi.
PALERMO (4-3-3): Nespola, Santonocito (32' st Vitale), Granicelli (24' st Di Mitri), Borgognone, Del Bello, Caramanno, Lo Coco, Bonello, Mazza (32' st Macchia), Gigante (1' st Salvia), Ganci (15' st Giglio). A disp. Testagrossa, Galfano, Perez, Ferrante, Vaiana, Tagliarino, Sciortino, Garofalo, Viviano. All. Di Benedetto.
ARBITRO: Gauzolino di Torino.
ASSISTENTI: Barberis di Collegno e El Filali di Alessandria.
ESPULSI: 41' Caramanno (P), 39' st Manzolini (R).
AMMONITI: Baioni (R), Santonocito (P).

GLI SCHIERAMENTI

RENATE

PALERMO

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