Under 18
11 Giugno 2023
La vendetta? La prossima volta. 360 giorni dopo l'1-0 del Del Duca di Ascoli firmato dal rigore di Puletto, la Spal batte ancora la Roma (2-0), si guadagna la seconda finale Scudetto consecutiva e potrà difendere il Tricolore che dallo scorso 18 giugno porta cucito sul petto. Ad aspettare gli estensi ci sarà una tra Inter e Sassuolo, ma nel frattempo Pedriali può concentrarsi su quanto fatto allo Stadio del Conero di Ancona perché ha dell'incredibile: dal sedicesimo gol stagionale di Franzoni (suo il sigillo del vantaggio) a quello a metà ripresa di Simonetta (subentrato a Rao e protagonista di un secondo tempo pazzesco), passando per la prestazione da lode di Parravicini, le parate di Martelli - tutte due nel giro di pochi secondi su Bah - e una prova di forza clamorosa contro una delle favorite per la conquista dello Scudetto. La Roma, appunto: a cui resta una reazione fin troppo tardiva, ma soprattutto l'amaro in bocca per aver fallito un'altra chance - l'ennesima - di salire sul tetto d'Italia.
Dalla parte di Tanrivermis c'è il talento: quello dei due Primavera Joao Costa e Misitano, quello di Cichella sulla trequarti e quello di capitan Bolzan, alto a sinistra nel 4-2-3-1 giallorosso. Dalla parte di Pedriali c'è lo stato di forma: la Roma non vince dal 7 maggio (3-2 a Trigoria contro il Cesena) e nelle ultime tre di campionato ha collezionato un solo punto, la sua Spal arriva all'appuntamento di Ancona dopo un ottimo 5-2 contro il Venezia a coronamento di una regular season da applausi. E dalla sua parte c'è pure l'approccio, positivo a tal punto che il 4-3-3 estense ci impiega meno di due minuti per spaventare la Roma: Marrale imbuca in verticale per Rao, che trova lo specchio ma anche l'intervento di Razumejevs. Il messaggio è chiaro: la Spal c'è. La differenza la fa l'asse di sinistra: Tosi parte basso e finisce per sovrapporsi spesso a Rao, che dalla sua può contare anche sul supporto di Parravicini. Il risultato è una manovra fluida che coglie di sorpresa i giallorossi, tanto che al 23' tocca a Franzoni spaventare Razumejevs: lo fa dopo un dialogo tra Marrale e Parravicini, lo fa dopo una deviazione della difesa giallorossa, lo fa non trovando la porta per questione di centimetri. In tutto ciò la Roma, molto più incisiva quando gioca in verticale rispetto a quando la Spal si chiude e la costringe a manovrare dal basso, non sta a guardare. Di conseguenza, pur senza brillare, si costruisce tre ottime occasioni: prima Misitano rende giustizia al gran lavoro di De Angelis e centra un palo clamoroso (27'), poi nel giro di due minuti Bolzan (44') e Plaia (46') ci provano con due ottimi colpi di testa che bussano alla porta di Martelli ma terminano di poco sopra la traversa.
Il secondo tempo inizia esattamente com'era finito il primo: con un cross dalla destra - questa volta di De Angelis - e con un colpo di testa di Bolzan. La girata del capitano giallorosso è più precisa, ma non abbastanza per battere Martelli tanto che sbatte sulla traversa prima di perdersi sul fondo. Il tutto dopo esattamente 26 secondi, mentre nei 33 successivi del primo giro d'orologio tocca alla Spal farsi sotto. Lo fa con la tecnica di Longoni, con l'intelligenza di Parravicini e con il senso del gol di Franzoni. Ma lo fa soprattutto lasciando alla Roma solamente le briciole, visto che l'azione rifinita dai i tre tenori estensi si tramuta in 1-0 grazie al sedicesimo sigillo stagionale di bomber Franzoni, che la sblocca e di fatto decreta l'inizio di una nuova partita. Tanrivermis corre subito ai ripari e inserisce subito Mannini e Marazzotti per Ivkovic e De Angelis, poi successivamente anche Tarantino per Joao Costa. Mosse che spingono Pedriali a inserire Simonetta per Rao al fine di dare nuova linfa alla manovra estense: scelta azzeccata e per capirlo bastano appena otto minuti, il tempo impiegato dal classe 2006 per accendersi. L'antipasto lo serve al 19' quando raccoglie l'invito di Parravicini e serve di tacco Carboni, che a sua volta assiste Franzoni con un bel rasoterra: per qualche secondo il pallone rimane pericolosamente nell'area di Razumejevs, poi la retroguardia giallorossa lo allontana. La portata principale al 25': chiede e ottiene la triangolazione con Angeletti (subentrato due minuti prima assieme a Deme), se la sposta sul destro e infila il pallone nell'angolo lontano. Il risultato è inequivocabile: raddoppio Spal e finale Scudetto in cassaforte, anche se la Roma non si dà per vinta. Bah calcia due volte due volte ma trova davanti a sé un Martelli miracoloso (36'), poi ci prova anche Marazzotti (40') ma è troppo tardi: in finale ci vanno gli estensi.
ROMA-SPAL 0-2
RETE: 1' st Franzoni (S), 25' st Simonetta (S).
ROMA (4-2-3-1): Razumejevs 6, Cavacchioli 6, Ienco 7 (30' st Amerighi sv), Ivkovic 6 (9' st Mannini 6.5), Plaia 6.5 (30' st Golic sv), Boldrini 6, Joao Costa 6 (20' st Tarantino 6), De Angelis 7 (9' st Marazzotti 6.5), Misitano 6.5, Cichella 6.5, Bolzan 7 (30' st Bah 7). A disp. Bellucci, Litti, Polletta. All. Tanrivermis 6.
SPAL (4-3-3): Martelli 7.5, Verza 7 (37' st Karagiorgis sv), Tosi 6.5 (37' st Santella sv), Marrale 7, Svoboda 7, Bonadiman 7.5, Parravicini 8, Carbone 7, Franzoni 7.5 (23' st Angeletti 7), Longoni 6.5 (23' st Serigne 7), Rao 6.5 (11' st Simonetta 8). A disp. Luciani, Pavek, D'Agata, Evzona. All. Pedriali 8.
ARBITRO: Restaldo di Ivrea 6.5.
ASSISTENTI: Sbardella di Belluno e Montanelli di Lecco.
QUARTO UOMO: Renzi di Pesaro.
AMMONITI: Parravicini (S), Verza (S), Bolzan (R), De Angelis (R), Franzoni (S), Marazzotti (R), Serigne (S), Angeletti (S).