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Under 18

Continua la maledizione dell'Inter, la Spal è ancora Campione d'Italia: le pagelle della finale

Longoni regala il secondo titolo consecutivo a Pedriali, nerazzurri beffati per il secondo anno consecutivo

SPAL-INTER UNDER 18

SPAL-INTER UNDER 18: uno scatto della finalissima di San Benedetto del Tronto

La Spal vince il secondo Scudetto consecutivo ai danni dell'Inter trascinata dal fenomeno Longoni. Il numero 10 prima firma con una rete da maestro il 2-0 (botta di sinistro sotto l'incrocio), poi chiude i giochi realizzando il 3-1 su assist di Franzoni. Carboni è l'uomo che la sghiaccia, aprendo le marcature superando Tommasi - incolpevole - grazie ad una deviazione di Bovo. L'Inter dei 2005, troppo imprecisa, perde la seconda finale consecutiva tenendo viva la maledizione dell'Under 18: dei 35 Scudetti vinti a livello giovanile (prima squadra in Italia), questo è l'unico che manca. 

INTER

Tommasi 6 Non deve compiere chissà che interventi e non può nulla sui 3 gol spallini. Mostra la solita personalità nel gestire i movimenti difensivi nonostante sia il più piccolo in squadra. 
Aidoo 6.5 Gioca un primo tempo non semplice, ma qualche galoppata offensiva se la concede. Ha qualche responsabilità anche lui in occasione del gol del vantaggio spallino.

1' st Miconi 6.5 Entra in campo al posto di Aidoo e fa meglio del 2. La serata storta di squadra non ne esalta le qualità. 
Motta 7 Tenta la botta da fuori di sinistro andando vicino all'incrocio nel primo tempo. È uno dei più positivi nella serata storta dell'Inter (33' st Ciuffo sv).
Bovo 6 Troppi errori in impostazione, perde veramente tanti palloni. È sfortunato nel deviare il tiro di Carbone in porta per il vantaggio spallino, finale - e pure semifinale - non da lui.
17' st Di Maggio 7 Fuori a sorpresa in favore di Ricordi, appena entra sfiora il gol con un colpo di testa ben impattato su calcio d'angolo. Solo il miracolo di Martelli gli nega il 3-2. 
Guercio 7.5 Si riscatta dall'errore che ha portato il gol dell'1-0 incornando perfettamente di testa un angolo ben battuto da Berenbruch. È il gol che tiene in vita i nerazzurri.
Stabile 7 Ha qualità nei piedi ma anche lui sbaglia troppi appoggi semplici. La pressione spallina ne limita il gioco, ma è ben più sul pezzo in fase di non possesso. 
Ricordi 6.5 Preferito a Di Maggio, è l'unico cambio rispetto alla semifinale vinta col Sassuolo. Trattandosi di Ricordi, per l'Inter sono sicuramente negativi: i 2005 perdono la seconda finale scudetto consecutiva. 
Berenbruch 7 Nel primo tempo non è il solito Thomas, viene ben schermato da Parravicini. Batte egregiamente l'angolo del 2-1 che rimette in partita l'Inter e cresce alla distanza.
Vedovati 6 Prova a lottare con Bonadiman e Svoboda ma viene contenuto, non riesce mai a rendersi pericoloso. Se l'Inter è arrivata in finale è grazie al suo gol contro il Sassuolo, oggi però non è pervenuto non solo per demeriti suoi. 
17' st Tamiozzo 6 Va vicino al gol sfiorando il palo con un colpo di testa su cross di Stabile.
Quieto 7 Sprazzi di qualità sopraffina. Chiede palla in posizione arretrata, muovendosi tra le linee per uscire dal traffico e tenta spesso la giocata difficile liberando i compagni. Non riesce ad incidere ma ci prova più di altri (33' st Diallo sv).
Owusu 7 Ha il colpo in canna ma non riesce a sparare come al solito. Prova tre conclusioni: la prima finisce vicino al palo (8'), la seconda centrale (21') mentre sulla terza, in spaccata, trova un super Martelli. 
All. Zanchetta 6 Perde la seconda finale consecutiva tradito dai troppi errori in fase d'impostazione dei suoi. Difficile recriminargli qualcosa, anche perché l'Inter è sempre padrona della partita, viene punito dagli episodi. Pesa - e non poco - l'assenza di Zefi, autore di 16 gol in campionato e fuori per un infortunio alla spalla.

SPAL 

Martelli 9 Marziano. Salva il risultato due volte in pochi minuti smanacciando il colpo di testa di Di Maggio e la deviazione furtiva di Owusu nella ripresa. 
Verza 7.5 Monumentale sulla destra, a maggior ragione non avendo un diretto avversario. Motta spinge, lui giganteggia. 
Tosi 7.5 Perfetto in entrambe le fasi, quando spinge sa fare veramente male ed è impeccabile quando deve sventare i pericoli nella sua area.
Marrale 8.5 Da capitano alza lo Scudetto e fa gioire un popolo intero. La prestazione? Da maestro. 
Svoboda 8 Vedovati non vede mai palla, Tamiozzo nemmeno: è il muro che sorregge il miracolo estense.
Bonadiman 8.5 Come faceva la hit di Rkomi? Ah si, Insuperabile. 
Parravicini 7.5 Sempre presente sulle seconde palle. E in questa partita spostano l'ago della bilancia di parecchio. Ad inizio ripresa ruba palla a Bovo al limite dell'area ma si mangia il match point. 
Carbone 8.5 Apre le marcature approfittando di un errore di Guercio e sfruttando una deviazione di Bovo. È il gol più importante, quello che traccia la strada verso lo Scudetto (35' st D'Agata sv).
Franzoni 8 Mette in crisi la retroguardia di Zanchetta continuamente. La sua mobilità crea non poche difficoltà a Guercio e Stabile: serve l'assist per il 3-1 di Longoni (35' st Angeletti sv).
Longoni 10 Segna una doppietta da fuoriclasse: nel primo tempo timbra il 2-0 con un sinistro sotto l'incrocio dai 25 metri, nel secondo tiene a distanza l'Inter chiudendo un triangolo con Franzoni e superando Tommasi con un tiro all'angolino. Prestazione da Serie A. 
22' st Serigne 7 Entra in campo e tiene il risultato negli ultimi 20 minuti.
Rao 7 Fa il suo in una partita complicata, la sua pressione costringe spesso la difesa nerazzurra all'errore. Dalla sua parte la Spal segna i primi due gol. 
22' st Simonetta 7 Le sue solite accelerazioni possono far male nel finale con un Inter sbilanciata in cerca del pareggio. Sarà uno dei protagonisti anche il prossimo anno nel cercare il terzo titolo consecutivo. 
All. Pedriali 10 Vince il secondo Scudetto consecutivo senza patemi. Il 3-1 certifica la forza del suo gruppo, è la prima volta in stagione che batte l'Inter ma è quella che conta di più. 

ARBITRO 

Castellone di Napoli 7.5 Gestisce con personalità la finale, nonostante le varie proteste per alcuni episodi all'interno delle due aree di rigore, prende sempre la decisione corretta.

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