Under 17 Serie C
14 Giugno 2023
ALBINOLEFFE-VICENZA UNDER 17: uno scatto della finalissima di Fermo
Ci ha sperato, perché in fondo ad agosto tutti sperano di poter arrivare in fondo. Ci ha creduto, d'altronde se arrivi tra le due squadre migliori d'Italia ci devi crede eccome. Lo ha sfiorato, come conferma l'1-0 di Fermo al termine di una finale tiratissima. Ci ha sperato, ci ha creduto, lo ha sfiorato, ma per l'Albinoleffe l'appuntamento con il sesto Scudetto della sua storia, il quarto di Under 17, è rimandato. Vince il Vicenza e lo fa con merito: imponendosi di misura al Bruno Recchioni grazie al gol nel primo tempo di Zorzi (2-1), coronando al meglio una cavalcata da sogno e, soprattutto, portandosi a casa il primissimo Tricolore della sua storia.
ALBINOLEFFE
Taramelli 7.5 Rispetto alla semifinale contro la Reggiana effettua meno parate, il problema è che appena dopo la prima - e una del primo tempo - subisce gol. Sul colpo di testa ravvicinato di Zorzi neanche uno come lui avrebbe potuto fare di più. Salva tutto anche nel secondo tempo su Tonin.
Nespoli 7 Zorzi gli salta sopra in occasione del gol, ma paga una differenza importante in termini di centimetri. Si prende in rassegna Romio e non lo soffre più di tanto, preciso anche sotto il punto di vista tecnico. Secondo tempo più tranquillo anche perché il Vicenza non ha avuto alcuna intenzione di scoprirsi.
Lekaj 6.5 Trova in Tonin un avversario tosto che richiede gli straordinari. Gli concede comunque una sola conclusione, poi dalla sua parte nasce il vantaggio del Vicenza. Complesso anche il secondo tempo, ma di fronte a sé ha un fuori categoria. Resta una fase finale da urlo e una stagione splendida (36' st Farina sv).
Delcarro 7 Ha il merito di capire in fretta che il Vicenza non è la Reggiana e agisce di conseguenza. I palloni toccati e puliti, per forza di cosa, sono meno, ma la qualità con cui giostra in mezzo al campo rimane la stessa. Così come quella con cui impegna Siviero dopo quattro minuti nella ripresa (30' st Riva sv).
Borghi 8 Libero d'altri tempi che conta su due stopper. Nel momento del bisogno lui c'è, peccato per l'ingenuità di reparto che ha portato al gol Zorzi. Nel secondo tempo ha meno da fare e resta sul pezzo, ma purtroppo per la sua Albinoleffe è troppo tardi.
Ceresoli 7.5 Il duello con Imbevaro è da pop-corn. Lui tecnicamente prevale, ma per far fronte alla fisicità della mezzala vicentina è necessaria la sua miglior versione. Il centrocampo di cui fa pare se la gioca alla pari, se non addirittura meglio. Ha ben poco da recriminarsi visto che anche in finale si è fatto trovare pronto.
Panza 7 Tolto il gol, Zorzi supera sì e no un paio di volte la metà campo e se è così il merito è suo. Gioca con coraggio, spinge con riguardo. Alla distanza sembra calare leggermente, tanto che Barzaghi lo toglie per scelta tattica visto che passa al 3-4-1-2. La sua è comunque una gran finale.
11' st Daha 6.5 Si piazza alle spalle delle punte, poi quando Barzaghi prova il tutto e per tutto alza pure il suo raggio d'azione. Prova a mettere del pepe negli ultimi trenta metri ma ci riesce a sprazzi.
Paganessi 8 Se Imbevaro si prende la scena contro Ceresoli, lui lo fa contro Zonta. Partita di lotta, molto maschia, come forse non piace a lui ma si fa comunque trovare pronto. Ha pure l'occasione per entrare nella storia, ma il suo destro bacia la traversa e si spegne sul fondo.
Ronzoni 7.5 Si perde nella morsa della retroguardia del Vicenza e fatica a uscirne. Rispetto a Barcella si occupa del lavoro sporco e gioca corpo a corpo con Sacchetto. Nella ripresa aumenta i giri del motore, trova qualche buona soluzione e sembra un altro giocatore. Di occasioni per fare male, però, non se ne sono viste.
Barcella 7.5 Il più intraprendente, il più combattivo, ma non è certamente una novità. Di testa sono tutte sue, fisicamente non ce n'è per nessuno. Il problema? Le occasioni da gol avute, zero. Epilogo probabilmente ingiusto, ma questo è il calcio. E uno del suo talento avrà altre chance per entrare nella storia.
Belli 7 In dubbio fino al fischio d'inizio, per fortuna di Barzaghi stringe i denti e si piazza come sempre sulla sinistra. Contiene bene Oliviero fin quando resta in campo, ma contro Martini riscontra qualche difficoltà in più. Gioca comunque una partita attenta, nel finale rischia di farsi buttare fuori per il troppo nervosismo.
All. Barzaghi 8 Che sarebbe stata una partita diversa rispetto a quella contro la Reggiana si sapeva. L'approccio dei suoi è positivo e dimostrano di entrare in campo con il piglio giusto sotto ogni aspetto. Subisce un gol abbastanza ingenuo, poi nella ripresa inizia a macinare gioco anche nell'ultima trequarti e crea due palle gol nitide. Dice addio al sogno Scudetto, ma a fronte di una squadra come la sua e una stagione di questo tipo, non resta che fare i complimenti.
VICENZA
Siviero 8.5 Se il primo tiro della final four gli arriva dopo 135 minuti un motivo ci sarà. Il primo sussulto dell'Albinoleffe vede Paganessi centrare la traversa, poco dopo salva invece tutto su Ceresoli con un grande intervento. Poche parate ma buone, anzi buonissime.
Morittu 8.5 Si prende in rassegna Barcella e non sempre riesce a stargli dietro. Alle volte riesce a fermarlo, altre va sopra le righe usando le maniere forti. Piaccia o non piaccia, la stella dell'Albinoleffe non calcia mai in porta. E il merito non può che essere suo.
Zorzi 9 Se è vero che la prima volta non si scorda mai, l'esterno di Rigoni sognerà per molto tempo il colpo di testa che è valso il vantaggio. Un bel gesto atletico nel finale del primo tempo che sblocca una partita tiratissima, col senno di poi il sigillo decisivo ai fini dello Scudetto per i suoi biancorossi.
Zonta 7.5 Con Paganessi dà vita a un gran bel duello. Se i suoi non risentono più di tanto dell'inferiorità numeri il merito è suo e di Imbevaro, difatti si conferma un'arma in più per Rigoni così come accaduto nella semifinale contro il Sangiuliano City (35' st Acka sv).
Sacchetto 8 È esente da marcature ma dalle sue zone i pericoli non mancano, soprattutto quando nella ripresa i bergamaschi provano il tutto per tutto. Nelle difficoltà ne esce con esperienza, personalità e anche astuzia.
Cazzin 8 Primo tempo tutto sommato sereno, secondo tempo ben più complesso. Lui non si esalta nei primi 45 e non si abbatte nei secondi, resta sul pezzo e garantisce sicurezza al reparto anche nelle difficoltà.
Oliviero sv Il gol da cineteca contro il Sangiu gli regala una maglia da titolare nella partita più importante dell'anno, ma a causa di un infortunio la sua finale dura meno di un quarto d'ora. Sfortunato.
13' Martini 7.5 Il destino lo ha voluto in campo praticamente subito. Prestazione importante in entrambe le fasi, anche se dà qualcosina in più quando c'è da giocare da terzino più che da esterno.
Imbevaro 8.5 Altra prova di assoluto spessore. Rigoni lo toglie dopo 50 minuti perché stremato: ha dato tanto, tantissimo. In finale come in semifinale, il giusto premio dopo una stagione - quella passata - praticamente persa causa infortunio.
5' st Carlino 7.5 Entra in un momento concitato e non fa rimpiangere il predecessore, anzi. Difende con ordine e serve con qualità le punte per far rifiatare i suoi.
Tonin 9 Dà del filo da torcere a Lekaj, tanto che dalla sua parte sfonda a più riprese e sfiora anche il gol. Poco male visto che da una sua azione personale, conclusa con un bel destro che Taramelli, nasce il gol del vantaggio. Si prende poi la scena anche nel finale, tanto che fa vivere a Lekaj i peggiori incubi (35' st Pegoraro sv).
Romio R. 7.5 Non è la sua tipologia di partita e si vede. Non brilla come suo solito, ma il suo forte in questa finale è la costanza. Dal primo all'ultimo minuto offre soluzioni, poi quando c'è da soffrire tiene su qualche pallone importante.
Muraro 7 Si vede poco, pochissimo. Si discute il momento, non il talento, che anzi ha dimostrato di avere a grappoli. Nel secondo tempo al suo posto entra Pallaro
1' st Pallaro 7 Frizzante e poco più, anche considerando il tipo di partita che si è venuta a creare nel finale.
All. Rigoni 10 Vince il primo Scudetto da allenatore, e pensare che allena da solo un anno... Un trionfo tanto cercato quanto meritato, chapeau.
ARBITRO
Giordani di Aprilia 7 Lascia giocare molto e col senno di poi ha ragione. In qualche circostanza avrebbe potuto perderla di mano, ma di errori non ne commette e porta a casa la partita con personalità.