Nazionali
20 Giugno 2023
Carabinieri in una gara di calcio giovanile di carattere nazionale. Succede nella finale Scudetto tra Cesena e Juve Stabia, categoria Under 15, giocata a Tolentino - provincia di Macerata, Marche - nella giornata di ieri, lunedì 19 giugno. I sostenitori campani, per lo più genitori dei classe 2008 protagonisti in campo, durante la premiazione hanno inveito contro il direttore di gara, Marco Guiotto della sezione di Schio, e i suoi collaboratori, Valerio Brizzi di Aprilia e Christian Giannetti di Firenze. Accolti da fischi e insulti: «Venduto, sei una merda». Solo il rientro della terna negli spogliatoi ha calmato il pubblico campano, che nel tragitto ha continuato: «Buffone, vergognatevi». La situazione si è poi risolta in fretta, tanto che al loro arrivo le forze dell'ordine, chiamate in via precauzionale dalla federazione, hanno semplicemente constatato che tutto si fosse calmato, aspettando poi che gli arbitri uscissero dallo stadio. Lo hanno fatto senza particolari problemi e utilizzando una strada secondaria, precedentemente chiusa, al fine di evitare il contatto con il pubblico campano.
L'episodio scatenante è avvenuto giusto qualche minuto prima della fine della partita. Sul risultato di 1-0 in favore del Cesena, parziale rimasto tale fino al triplice fischio, il portiere, Edoardo Angeloni, dopo aver bloccato il pallone prima l'ha lasciato a terra, poi lo ha ripreso. Dinamica non ravvisata né dal direttore di gara né dal primo assistente, che si trovava a pochi metri dall'accaduto. Poi le proteste: sia in campo, terminate con l'allontanamento di un collaboratore tecnico dell'allenatore della Juve Stabia, Vincenzo Di Pasquale, sia in tribuna, con i sostenitori campani che fin da subito hanno iniziato a inveire nei confronti dell'intera terna.