Under 16 A-B
26 Giugno 2023
UNDER 17 ROMA: La festa giallorossa a San Benedetto del Tronto
Sette. Sette come i Re di Roma, sette come i colli della capitale, sette come le meraviglie del mondo. E sette come il numero di Federico Coletta, che nella notte più importante ha dato un senso al suo essere straordinario: prima aprendo le marcature dopo un gran lavoro di Arduini, poi servendo a Cinti un assist straordinario per il raddoppio. Due azioni, distanti l'una dall'altra sette minuti, che hanno messo in discesa la finalissima contro la Fiorentina. Poi il resto l'hanno fatto Arduini, Falsini e Di Nunzio: il primo rispedendo la viola a due lunghezze di distanza dopo il momentaneo 2-1 di Turnone, il secondo indovinando tutti i cambi e resistendo all'assalto finale reso possibile dal sigillo nel finale di Pisani, il terzo alzando al cielo di San Benedetto del Tronto il trofeo. Quello più cercato, quello più voluto, quello che incorona la Roma come la squadra più forte d'Italia. È uno Scudetto unico: il secondo a livello di Under 16 a 366 giorni di distanza da quello firmato da Nardozi, il secondo nel giro di 72 ore dopo il trionfo dell'Under 17 contro l'Inter, il numero 26 della storia giallorossa. E pure uno Scudetto meritato, d'altronde il percorso dei ragazzi di Falsini - sul trono d'Italia per il secondo anno consecutivo - è stato pressoché perfetto: dalla regular season, chiusa con due sole sconfitte, alle fasi finali, che hanno visto i giallorossi far piangere, oltre allo Spezia, sia Inter che Milan.
Rispetto alle semifinali di ritorno una novità per parte, entrambe in attacco: nella Roma c'è Morucci e non Scacchi, nella Fiorentina Maiorana è preferito a Evangelista. La mossa più azzeccata è quella di Falsini, che conferma Cinti davanti ma arretra di qualche metro Belmonte, rendendolo così il vertice alto del solito rombo completato da Di Nunzio, Arduini e Coletta. Il primo affondo spaventa Dolfi: Lulli arriva sul fondo, mette in mezzo per Delmonte ma la sua conclusione è deviata (3'). Il secondo è quello decisivo, così come decisivo è l'errore in fase di impostazione di Sturli: Arduini recupera il pallone e lo mette in mezzo per Coletta, poi fa tutto lui. Prima lascia sul posto Masoni, poi infila sul primo palo Dolfi con un missile di destro (11'). Dopo cinque minuti si fa vedere ancora la Roma con Terlizzi che serve Belmonte, il cui mancino trova attento Dolfi. Ma il doppio vantaggio è maturo, specie perché i pericoli della Fiorentina si limitano a un mancino debole di Atzeni, propiziato da una buona giocata di Turnone in fase di interdizione. Arriva puntuale due minuti dopo, questa volta a seguito una leggerezza di Masoni che si fa rubare palla da Morucci. Il pallone arriva quindi a Coletta, rapido nell'ingresso in area e preciso nel pescare Cinti, che tutto solo non sbaglia e fa 2-0 (18'). È una Roma che gira alla perfezione, a tratti è pure spettacolare. Ma sul più bello arriva la doccia gelida che dimezza il vantaggio: l'uscita di De Marzi sul calcio d'angolo di Bonanno è imprecisa, viceversa il colpo di testa di Turnone è ben indirizzato in porta e vale il 2-1 (33').
La Fiorentina del secondo tempo è tutta un'altra squadra. Lo è ancor di più dopo gli ingressi di Ceccarini e soprattutto Evangelisti, tanto che a quest'ultimo bastano una manciata di secondi per farsi vedere dalle parti di De Marzi. La discesa di Masoni termina con un cross apparentemente innocuo, ma una sfortunata deviazione di Arduini lo rende appetibile per Evangelisti che sul secondo palo, lasciato completamente solo, calcio clamorosamente alto (8'). È poi il turno della Roma, che da grande squadra prima resiste all'arrembaggio viola, poi colpisce con freddezza. Tutto nasce da una rimessa laterale di Tesauro, nel frattempo subentrato a Lulli, che permette a Morucci di arrivare in fretta sul fondo. Poi l'assist arretrato per Belmonte, il cui tiro sbagliato diventa un assist per Arduini, bravo nell'infilare il pallone sotto la traversa (15'). È il gol della sicurezza, ma mai dare per morta la Fiorentina. Dopo un paio di situazioni potenzialmente pericolose, complice un baricentro giallorosso fin troppo basso, l'episodio che riapre tutto. Il protagonista è Pisani: che prende palla sulla trequarti, che avanza indisturbato per qualche metro, che infila De Marzi con un bel tiro a giro (33'). I minuti finali si giocano a una porta sola: da una parte la viola prova il tutto e per tutto, dall'altra i giallorossi si difendono con le unghie e con i denti. L'ultimo brivido arriva a tempo praticamente scaduto, quando Maiorana entra in area, scavalca De Marzi con un pallonetto e viene atterrato. Qualche istante di incertezza, poi Pizzi di Bergamo lascia proseguire e una trentina di secondi dopo fischia e porta la Roma sul tetto d'Italia.
FIORENTINA-ROMA 2-3
RETI (0-2, 1-2, 1-3, 2-3): 11' Coletta (R), 18' Cinti (R), 33' Turnone (F), 15' st Arduini (R), 33' st Pisani (F).
FIORENTINA (3-4-1-2): Dolfi 6.5, Sturli 6 (7' st Evangelista 6.5), Masoni 7, Batignani 6 (7' st Ceccarini 6.5), Biagioni 6.5, Turnone 7, Ciacci 6 (25' st Angiolini sv), Pisani 7.5, Maiorana 6.5, Bonanno 7.5 (25' st Kasala sv), Atzeni 7.5. A disp. Magalotti, Arcadipane, Di Pierdomenico, Santarelli, Italiano. All. Capparella 7.5.
ROMA (4-3-1-2): De Marzi 7, Lulli 7 (11' st Tesauro 7), Cama 7.5, Arduini 9, Terlizzi 7.5, Nardin 7.5, Coletta 9, Belmonte 8 (25' st De Caro sv), Cinti 8.5, Di Nunzio 7.5, Morucci 7.5. A disp. Stomeo, Candido, Malafronte, Panico, Scacchi, Sugamele, Valenza. All. Falsini 9.
ARBITRO: Pizzi di Bergamo 7.5.
ASSISTENTI: Chianese di Napoli e Arshad di Bergamo.
QUARTO UOMO: Vailati di Crema.
AMMONITO: Cama (R).