Italia Under 19
16 Luglio 2023
A sinistra Giacomo Faticanti (Roma) con la coppa, a destra Mike Kayode (Fiorentina) autore del gol decisivo
Da quel lontano 26 luglio 2003 sono passati quasi 20 anni. Un'eternità, se si pensa che i giovani campioni di allora sono oggi quasi dei 40enni. Qualcuno si è ritirato, qualcuno gioca ancora, qualcun altro fa già l'allenatore. C'è chi ce l'ha fatta, come Giorgio Chiellini, Alberto Aquilani o Giampaolo Pazzini (a segno nella finalissima con Della Rocca), c'è chi ha avuto una onesta carriera nei professionisti come Simone Padoin o Ciccio Lodi, e c'è anche chi ha militato quasi esclusivamente nei campionati minori. Quello che sarà di questi ragazzi, invece, lo scopriremo solamente con il tempo. Intanto sappiamo, però, che questa Italia Under 19 è Campione d'Europa. Da Vaduz, in Liechtenstein, al National Stadium di Ta' Qali - a Malta - per un destino comune: l'Azzurro è di nuovo il colore più forte del continente. Un trionfo incredibile, quasi utopistico dopo il 5-1 subito contro il Portogallo nella seconda giornata del girone. Un trionfo costruito passo dopo passo da un CT - Alberto Bollini - che di vittorie con ragazzi di questa età se ne intende eccome. Un allenatore che ha saputo ridisegnare la squadra a competizione in corso, rivedendo sistemi di gioco e ruoli. E non è un caso che il gol decisivo lo abbia messo a segno Michael Kayode, terzino destro della Fiorentina schierato come ala destra nel 4-3-3 (e che ha chiuso il match da braccetto di destra nella difesa a cinque…). Il suo colpo di testa al 19' del primo tempo è il colpo vincente di un'Italia favolosa, generosa, tatticamente perfetta: e l'assist è quello di un altro gioiellino, Luis Hasa della Juventus. Il Portogallo di Hugo Felix, fratello di Joao, si deve arrendere. Questa Italia è più forte. La più forte d'Europa, 20 anni dopo.
Il ct portoghese sceglie gli stessi undici che avevano battuto gli Azzurri nel girone di qualificazione, Bollini invece rispetto a quella partita cambia quattro pedine ma confermando lo scacchiere fluido della semifinale con la Spagna riproponendo Ndour - rientrante dalla squalifica - al posto di Pisilli. La prima grande occasione è per l'Italia, con Esposito - sul cross dalla trequarti di Missori - che non riesce ad agganciare l'assist del compagno dopo essere sfilato bene alle spalle di un difensore (8'). Che il 5-1 che aveva promosso i lusitani nell'ultimo precedente fosse un risultato casuale lo dimostra l'avvio degli Azzurri: aggressione totale, bel giro palla, attenzione tattica in ogni dettaglio e i tiri fuori misura di Ndour e Hasa e il colpo di testa alto di Esposito (15') ne sono la più fulgida dimostrazione. L'inevitabile, e cioè il gol del vantaggio Azzurro, accade al 19': Regonesi lavora una bella palla a sinistra per Hasa, il fantasista della Juventus scappa via al diretto marcatore e crossa col mancino, Kayode sul secondo palo mangia in testa a Martim Marques e insacca di testa l'1-0 giocando di sponda con il palo. La reazione del Portogallo? Praticamente nulla. L'unico intervento Mastrantonio è un doppio intervento in uscita che sbroglia una situazione pericolosa, ma la palla gol più limpida è ancora dell'Italia: la sponda di Esposito è perfetta, Hasa colpisce basso di prima intenzione ma Goncalo Ribeiro si salva (35'). Prima dell'intervallo a farsi pericoloso è ancora il trequartista juventino, ma il suo destro a girare sfila alto di pochissimo (41'). Così come sfila alto l'unico vero tiro verso la porta dei lusitani, con la punizione di Hugo Felix che però non crea alcun brivido a Mastrantonio.
Il doppio cambio (dentro Martim Fernandes in difesa con lo slittamento di Goncalo Esteves a sinistra e Diogo Prioste per Samuel Justo a metà campo) operato nell'intervallo da Joaquim Milheiro dà una breve scossa ai lusitani, che però devono sempre stare attenti alle accelerazioni azzurre: la prima è di Vignato, che semina il panico convergendo da destra e impegnando Ribeiro nella parata bassa (8' st). Pensare di non concedere nulla a una squadra come il Portogallo, però, è pura follia: ed è qui che diventa decisivo Mastrantonio, fenomenale sul colpo di testa di Martim Fernandes pescato alla perfezione da un cross di Gustavo Sà (17' st). L'Italia però sa soffrire, trova forze fresche dalla panchina con Lipani prima e Pisilli poi e - dopo un paio di punizioni velleitarie del solito Hugo Felix - va vicinissima al raddoppio con Vignato, che stoppa il lancio di Missori e si porta la palla sul destro prima di essere murato da un grande intervento di Ribeiro (34' st). L'assedio finale dei lusitani, come per il resto della partita, non porta alcun brivido se non su un tiro dell'empolese Nabian a tempo scaduto. L'Italia gestisce, gioca con il cuore e trascina il match fino al fischio finale. Quello della vittoria, quello della festa, quello della gloria.
PORTOGALLO-ITALIA UNDER 19 • Vignato in azione (foto uefa.com)
PORTOGALLO-ITALIA 0-1
RETE: 19' Kayode (I).
PORTOGALLO (4-3-3): Goncalo Ribeiro; Goncalo Esteves, Antonio Ribeiro (46' st Luis Gomes), Gabriel Bras, Martim Marques (1' st Martim Fernandes); Samuel Justo (1' st Diogo Prioste), Nuno Felix, Gustavo Sà (31' st Herculano Nabian); Hugo Felix (38' st Miguel Falè), Rodrigo Ribeiro, Carlos Borge. A disp. Diogo Pinto, Jorge Meireles, Da Rocha, Joao Goncalves. All. Joaquim Milheiro.
ITALIA (4-2-3-1): Mastrantonio; Missori, Dellavalle A., Dellavalle L., Regonesi; Ndour (20' st Lipani), Faticanti (35' st Pisilli); Kayode, Hasa, Vignato (35' st Koleosho); Esposito. A disp. Palmisani, Chiarodia, D'Andrea, Bozzolan, Amatucci, Turco. All. Bollini.
ARBITRO: Sven Jablonski (Germania).
ASSISTENTI: Rafael Morim (Lussemburgo) e Robert Kempter (Germania).
QUARTO UFFICIALE: Gergo Bogar (Ungheria).
AMMONITI: Gabriel Bras (P), Missori (I), Ndour (I), Nuno Felix (P), Kayode (I), Mastrantonio (I)
Lunedì 3 luglio
Polonia-Portogallo 0-2
Malta-ITALIA 0-4
Giovedì 6 luglio
Portogallo-ITALIA 5-1
Malta-Polonia 0-2
Domenica 9 luglio
ITALIA-Polonia 1-1
Portugal-Malta 2-1
(per le semifinali si incrociano le prime due di ogni girone)
Semifinali
Giovedì 13 luglio
Portogallo-Norvegia 5-0
Spagna-Italia 2-3
Finale
Domenica 16 luglio
PORTOGALLO-ITALIA 0-1
alle 21, National Stadium, Ta'Qali
ALBO D'ORO (Europei vinti)
Spagna (8), Francia (3), Inghilterra e ITALIA (2), Portogallo e Ucraina (1).