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Ha 18 anni e le treccine come Gullit: chi è Kevin Zeroli, il centrocampista che fa impazzire Pioli

Il suo procuratore è l'erede di Mino Raiola, il suo futuro è tutto da scrivere: lui intanto va in gol nell'amichevole col Lumezzane

Kevin Zeroli

Kevin Zeroli, centrocampista classe 2005 del Milan

Battute finali della prima amichevole stagionale del nuovo Milan di Stefano Pioli. Il Milan vero, la prima squadra. Siamo sul 6-0 quando dalla sinistra arriva un cross interessantissimo: in mezzo all'area c'è lui, e il colpo di testa è uno dei suoi punti di forza. Epilogo? Stacco imperioso, inzuccata imparabile e palla in fondo al sacco per il 7-0 finale con cui il Diavolo 2023-2024 si impone sul Lumezzane. Lui è Kevin Zeroli: ha 18 anni, una pettinatura alla Ruud Gullit e di mestiere fa il centrocampista. È uno dei tanti giovani aggregati al ritiro dei grandi e il suo obiettivo è solamente uno, impressionare l'ambiente ma soprattutto l'allenatore. Beh, come inizio non c'è male

DESTINO ROSSONERO

Nato a Busto Arsizio (in provincia di Varese) l'11 gennaio 2005, Kevin Zeroli entra al Milan quando ha appena 5 anni. Nessuna squadra precedente, nessun'altra maglietta indossata: prima del calcio sembrava potersi indirizzare verso la ginnastica o le arti marziali, poi accompagnando il fratello Bryan - classe 2003 con un passato nei vivai di Atalanta e Pro Patria prima delle esperienze in Serie D con Caronnese e Legnano - a un provino viene notato da un osservatore e dà lì inizia il suo percorso in rossonero. Un percorso da predestinato, spesso con la fascia da capitano sul braccio.

Scatto amarcord: Kevin Zeroli ai tempi dell'Under 13 nella stagione 2017-2018

DUBBI SUL FUTURO

Abituato a destreggiarsi principalmente come mezzala di inserimento, Zeroli è il classico "numero 8" capace di muoversi anche in un centrocampo a due. Fa del colpo di testa - come si è visto proprio contro il Lumezzane del resto - uno dei suoi migliori colpi ma è dotato anche di una buona tecnica di base: inoltre, dall'alto dei suoi 187 centimetri, possiede una struttura fisica importante che gli permette di reggere la forza d'urto del calcio dei grandi. Ha doppia cittadinanza (italiana e nigeriana) e proprio recentemente ha cambiato procuratore passando niente meno che a colei che ha ereditato l'impero di Mino Raiola, e cioè Rafaela Pimenta. Una mossa che alcuni hanno interpretato come l'antipasto di una cessione all'estero, e in effetti nelle scorse settimane le voci di un suo trasferimento in Belgio si sono rincorse. Cosa sarà del suo futuro ancora non si sa - anche se le ultime danno per imminente un suo rinnovo fino al 2027 - ma quel che è certo è che in questo momento Kevin pensa solo al Milan e a incantare Stefano Pioli: e ci sta riuscendo

IL SUO PERCORSO

Dopo aver fatto tutta la trafila nella Scuola Calcio con maestri come Marino Magrin e Marino Frigerio, Zeroli approda in agonistica dopo il biennio Giovanissimi (Under 13 con Simone Baldo, Under 14 con Roberto Bertuzzo) nel 2019-2020: in Under 15 ritrova proprio Bertuzzo, e nel campionato poi sospeso per la pandemia colleziona 18 presenze - cioè tutte - segnando 6 gol. Nella stagione successiva, anch'essa condizionata dal covid, visto lo stop dell'Under 16 viene aggregato da sottoetà all'Under 17 di Christian Lantignotti, dando una mano nel cammino Scudetto che si interrompe ai quarti di finale contro il Genoa: 10 presenze e 1 gol sono il suo bottino stagionale, non male per un ragazzo che giocava con un anno in meno rispetto a tutti gli altri. La consacrazione arriva l'anno successivo, sempre con Lantignotti in panchina e sempre in Under 17: 30 presenze e 7 gol nella cavalcata di un Milan che arriva fino alla semifinale nazionale persa contro il Bologna poi Campione d'Italia. Numeri importanti, ma soprattutto prestazioni: quelle che hanno poi convinto Ignazio Abate a dargli subito spazio anche in Primavera, l'anno scorso, con 27 presenze e 2 gol nonostante fosse al primo anno in categoria (e andando anche a segno due volte in Youth League). Adesso lo aspetta l'ultimo salto, sempre con la Primavera ma - perché no - anche con un occhio alla Serie A. La prima occasione l'ha sfruttata, Stefano Pioli ha gradito e sicuramente gli darà altro spazio anche nelle prossime uscite. Il resto dovrà farlo lui: con i piedi e con la testa. Intanto, con quest'ultima, pensa a fare i gol. Ed è un ottimo inizio.

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