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La caduta e la rivalsa: per i due fratelli partiti dal comune di 10 mila abitanti il sogno continua

Nati nel 2006 e nel 2011, ruoli opposti ma educati entrambi alla determinazone

JUVENTUS PRIMAVERA PUGNO DIEGO

JUVENTUS PRIMAVERA • Il classe 2006 Diego Pugno già in campo a Vinovo con la nuova divisa da allenamento della Juve. A destra il fratellino Fabio, passato in bianconero dal Borgaro a gennaio

«La felicità più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarsi sempre dopo una caduta». Un famosissimo aforisma attribuito a Confucio che in poche parole racchiude perfettamente una storia di calcio e di vita. È la storia di due ragazzi, due fratelli, educati alla determinazione. E che proprio con la cultura della determinazione tramandata dalla famiglia oggi sono arrivati ai massimi livelli possibili. Uno è un attaccante che ha la grande opportunità di confrontarsi con la Primavera della Juventus. L'altro invece svolge il ruolo opposto, quello di portiere, e nella Juventus ci è arrivato sei mesi fa dopo aver mosso i primi passi nella squadra del comune da 10 mila in cui entrambi sono cresciuti. Il viaggio calcistico di Diego e Fabio Pugno parte da Borgaro e tutto fa pensare che potrebbe portare questi due giovani calciatori molto lontano.

RISALITA

Come normale per qualunque ragazzo che nasce a Borgaro, il classe 2006 Diego Pugno inizia il proprio percorso calcistico vestendo la maglia dell'omonima squadra della cittadina a nord di Torino. Il ragazzino ha talento e in poco tempo viene notato proprio dal Toro che già ai tempi dei Pulcini lo porta in granata. È la stagione 2015-2016 e Diego comincia a farsi notare anche a livello di Esordienti. Nel campionato Under 13 Pro 2018-2019 collezziona 6 reti in 10 presenze. Un bottino niente male che però non gli basta per la conferma anche nel settore agonistico. Neanche 14 anni e viene di fatto scartato, ecco la prima caduta. Diego deve reinventarsi e allora torna nel "suo" Borgaro. Casa dolce casa si potrebbe dire, perché in galloblù fa registrare una stagione con più gol che presenze. Nel 2020 però arriva un ospite indesiderato come il covid e Diego, insieme a tutto il mondo del calcio, si deve fermare proprio sul più bello. In questo caso in realtà lo stop non incide più di tanto sulla sua carriera perché, nonostante una stagione '20-'21 a singhiozzo, la Juventus decide comunque di puntare su di lui e così lo soffia non solo ai cugini granata ma anche al Milan, altro club professionistico che gli aveva messo gli occhi addosso.

Diego Pugno in azione con la maglia del Borgaro in una partita col Lascaris ai tempi dell'Under 15 Regionale

Diego diventa quindi ufficialmente l'attaccante di punta della Juventus Under 16 con cui va subito in doppia cifra e guadagna sempre più credibilità. Le sfide però non sono finite. Anche nell'ultima stagione, la 2022-2023, il classe 2006 va forte: 7 gol in 19 presenze fino al mese di marzo, poi però un'altra caduta. Arriva un brutto infortunio alla schiena che lo tiene fermo praticamente tre mesi e lo costringe a saltare anche il torneo Maggioni-Righi, la classica manifestazione del periodo pasquale organizzata nella sua Borgaro. Ad aprile ritira comunque il "Premio Gaetano Scirea" consegnatogli dal club gialloblù ma per rivedere il campo deve attendere giugno quando subentra nella doppia sfida ai quarti di finale persa con la Fiorentina. Il guerriero Pugno si è rialzato ancora una volta e grazie alla sua tenacia oggi può dirsi al settimo cielo. Proprio in questi giorni è stato infatti aggregato alla Primavera bianconera con la quale si sta allenando in vista della prossima stagione. Una grande occasione per far vedere di che pasta è fatto e continuare a coltivare il sogno di vestire un giorno la maglia della squadra più vincente in Italia.

Diego Pugno con il Premio Gaetano Scirea consegnatogli dal "suo" Borgaro nella serata di presentazione del prestigioso torneo Maggioni-Righi

EREDITÀ

Chi sicuramente ha ereditato la stessa determinazione di Diego e sta riuscendo anche a emularne le gesta è il suo fratellino Fabio. Anche il classe 2011 è cresciuto nel Borgaro ma si sta specializzando nel ruolo opposto rispetto a quello del fratello maggiore: il portiere. Proprio con i gialloblù ha iniziato la stagione 2022-2023 da Esordiente primo anno e da capitano del gruppo che ha preso parte al SuperOscar. Come si può notare anche dalla foto qui sotto (è il primo in piedi da destra), dal punto di vista fisico ha tutti i requisiti necessari per sfondare nel delicato compito di difendere i pali. Oltre alle doti che madre natura aveva messo da parte per lui, c'è però anche tanto talento. Fabio Pugno è talmente portato per fare il portiere che a gennaio la Juventus ha deciso di far vestire anche a lui la prestigiosa maglia bianconera con cui ha giocato la seconda parte della stagione. Esattamente come per il fratello Diego, alla base di tutto c'è la voglia di arrivare, senza fermarsi davanti alle difficoltà. Una caratteristica di famiglia che sta portando i due prospetti partiti dal comune di 10 mila abitanti verso i palconscenici più importanti del panorama nazionale.

Il Borgaro 2011 dove Fabio Pugno, portiere e capitano della squadra, ha iniziato la stagione prima del passaggio alla Juventus a gennaio

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