Primavera 1
27 Luglio 2023
Nicolò Urbano
«Svizzero? No, Novi» recitava una vecchia pubblicità di inizio anni ’90. «Svizzera? No, Italia!» recita oggi Nicolò Urbano, attaccante classe 2007 che ha deciso di non ascoltare le sirene elvetiche per continuare a sognare la Nazionale Azzurra. Per inseguirlo, questo sogno, l'attaccante cresciuto nel Settore Giovanile dell'Inter ha deciso di prendere un'altra strada. Quella che porta alla capitale, quella che porta alla maglia celeste, quella che porta alla Lazio. Da oggi, infatti, Urbano è un nuovo calciatore del club del presidentissimo Claudio Lotito: ha firmato il suo primo contratto da professionista e farà parte della formazione Primavera.
Nicolò Urbano al momento della firma con la Lazio insieme a suo papà Orlando
Nicolò Urbano, 16 anni compiuti lo scorso 28 marzo, arriva alla Lazio dopo aver giocato per due stagioni in uno dei vivai più vincenti in assoluto, quello dell'Inter. Nel suo primo anno, in Under 15, mette a segno 9 gol in 19 presenze nella squadra che Nello Russo - l'allenatore - guida fino agli ottavi di finale persi contro l'Atalanta. Nel campionato appena concluso, in Under 16, l'attaccante colleziona invece 4 gol in 22 partite nella formazione di Juan Solivellas Vidal arrivata fino ai quarti di finale per lo Scudetto persi contro la Roma poi Campione d'Italia. Un totale di 13 gol in 41 presenze e una media di 1 gol ogni 165 minuti: in pratica, se hai lui in squadra parti dall'1-0 una partita sì e una no.
Nicolò tira i primi calci al pallone all'Union Tre Valli, una piccola squadra della provincia di Varese dove la famiglia Urbano abita prima di trasferirsi a Lugano, dove papà Orlando - anche lui calciatore - va a giocare nel 2012 (arrivando fino alla finale di Coppa di Svizzera con Zdenek Zeman come allenatore e partecipando a due edizioni dell'Europa League). E proprio a Lugano il ragazzo comincia a mostrare tutte le sue qualità, attraendo le attenzioni di diverse aree scouting del nord Italia. Dopo il rientro in Italia e una breve parentesi alla Valceresio, Urbano passa all'Inter dove vive la prima svolta della sua ancora giovane carriera. La seconda svolta sarebbe potuta arrivare proprio questa estate, quando diverse società svizzere si sono interessate a lui: ma per il momento Nicolò, pur nutrendo grande stima e gratitudine verso la realtà elvetica, ha in testa solamente l'Italia. E poco importa se in pochi passaggi potrebbe ottenere il passaporto svizzero e giocare in Nazionale: «Voglio farcela qui», avrebbe confidato ai suoi affetti più cari.
Centravanti classico, sa muoversi sia come punta di riferimento in un tridente sia come attaccante in un reparto "a due". Già fisicamente ben strutturato (è altro 193 centimetri per 83 chili), sa giocare bene sia spalle alla porta sia quando c'è da puntare la difesa avversaria. Nonostante una stazza importante, è bravo anche tecnicamente e lo dimostra quando viene incaricato di calciare punizioni o rigori (ormai famoso il suo "cucchiaio" in un torneo contro gli arabi dell'Al Ain). Insomma, la pedina giusta per il vivaio di una Lazio che potenzia così un reparto che, pur essendo il secondo migliore del Girone D nell'ultimo campionato Under 16, ha messo a referto 16 gol in meno rispetto ai cugini della Roma. L'innesto di Urbano è stato fatto proprio in questo senso, per colmare la differenza con una formazione, quella giallorossa, che si è poi laureata Campione d'Italia battendo in finale la Fiorentina. Almeno inizialmente, però, Nicolò non potrà aiutare l'Under 17: il ragazzo, infatti, è stato inserito nella rosa della Primavera che, da neopromossa e sotto la guida di Stefano Sanderra, l'anno prossimo parteciperà di nuovo al campionato di Primavera 1. E proprio il fatto di poter confrontarsi fin da subito con ragazzi più grandi è stato uno dei fattori determinanti che hanno convinto Nicolò a scegliere la Lazio. Ora non resta che cominciare ad allenarsi e a segnare. Per far volare l'aquila biancoceleste ancora più in alto.