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Nuovi stimoli per Leonardo Bonucci che dopo 16 anni riabbraccia il suo ex compagno

A 36 anni il difensore è fuori dal progetto Juventus ma non si arrende e riforma la coppia difensiva

FUORIROSA BONUCCI JUVENTUS DIFENSORE

Prima di Ferragosto è tornato il sorriso a Leonardo Bonucci dopo il suggestivo incontro con l’ex compagno ai tempi della Primavera dell’Inter campione d’Italia 2006/2007

Quindici giorni di differenza all’anagrafe del 1987 dei rispettivi comuni di Viterbo e Chieri, 5933 giorni per riabbracciare l’ex compagno di squadra. L’estate di Leonardo Bonucci non è tra le più serene della sua strepitosa carriera, tra il contenzioso con la Juventus che ha deciso di tenere il capitano lontano dal gruppo squadra (convocazioni e allenamenti in orari diversi) e le fake news che addebitano al difensore di essere tra le cause del ribaltone in Figc consumato nello staff della Nazionale: prima le dimissioni da vice allenatore di Chicco Evani e poi a seguire del ct Roberto Mancini. Lui, essendone uno dei migliori interpreti della storia moderna del calcio, si difende e parte al contrattacco, una fase di gioco nella quale si è sempre fatto apprezzare considerati i più di 30 gol dall’arrivo in bianconero nel 2010 e il record di reti personali (5) nella serie A di poco più di un anno fa (maggio 2022). Carattere sanguigno ma professionista esemplare, sempre il primo a tirare il gruppo negli allenamenti a partire dalla fase di riscaldamento, ad anticipare i rientri dalle pause per avere una preparazione fisica al top (insieme a Giorgio Chiellini con il quale condivideva le giornate al Jtc Continassa) e soprattutto mai sottoritmo nelle sedute quotidiane nelle varie fasi dell’allenamento. A testimonianza che il percorso iniziato nella Primavera dell’Inter e l’exploit di Bari, dopo i prestiti di Treviso e Pisa, ha lasciato in Bonucci una continua e rinnovata ambizione.

Al doppio del vecchio valore (circa 40mila euro) del rivoluzionato premio di preparazione l’Inter aveva acquisito Leonardo Bonucci dalla Viterbese in un’altra estate pazzerella per il calcio italiano, periodo ricordato per lo spalma debiti del 2005 accordato a Claudio Lotito per salvare la Lazio dalla mancata iscrizione alla serie A. Con i nerazzurri è una prima stagione di ambientamento lontano da casa, il percorso nel campionato Primavera si ferma ai calci di rigore degli ottavi di finale nella doppia sfida con il Palermo, ma le qualità e l’agonismo non tardano a venire fuori. La stagione successiva è subito scudetto Primavera con la rete decisiva del giovanissimo Mario Balotelli nella finale contro la Sampdoria disegnata da Fabio Paratici, che l’anno dopo si prenderà la rivincita. Il gruppo scudettato è guidato dal tecnico Vincenzo Esposito, torinese di nascita con una precisa conoscenza dei migliori profili classe ’87 del suo territorio, che per migliorare l’organico propone al club di inserire Giorgio Conrotto (foto sotto), nato proprio in provincia di Torino (Chieri) e messosi in mostra con gli adulti del Giaveno.

GIORGIO CONROTTO AI TEMPI DEL CHIERI, NELLA SQUADRA DEL SUO COMUNE HA 200 PRESENZE IN D

Il nuovo compagno di reparto di Bonucci arriva 19enne in prestito dal Pizzighettone nel mercato invernale del 2007, giusto in tempo per mettere in bacheca il 6° scudetto di categoria dei meneghini e iniziare a delineare la propria carriera da difensore “pulito” negli interventi e con grande carisma anche comunicativo verso i compagni e gli avversari. Stessa scuola, agonismo e interpretazione nel loro attuale ruolo di centrali da parte degli ex compagni Bonucci e Conrotto: prima di Ferragosto si sono uniti in un sorridente abbraccio, con il calciatore sotto contratto da dicembre con il Chisola di serie D a fianco del capitano destituito dalla Juventus. Un momento di amarcord, empatia e leggerezza per entrambi, percettibile nell’immagine postata sul profilo social di Conrotto. In quegli attimi racchiusi nella fotocamera, seppure in tenuta di allenamento e all’interno della Continassa, Bonucci non avrà pensato alla querelle di questa estate ma ai magici momenti di quella Primavera e ai sorrisi dei loro rispettivi figlioletti maschi e nipoti (come il 2013 Lorenzo per lo zio Giorgio) che si stanno avvicinando al calcio.

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