NAZIONALI
21 Agosto 2023
Michael Olabode Kayode, il classe 2004 con la maglia del Gozzano nel campionato Under 16 nella stagione 2019/2020 prima di passare in prima squadra in D
Una scelta tecnica non dettata da un’emergenza nel ruolo e neppure un ingresso in campo a risultato acquisito. Il primo spezzatino nella programmazione delle partite della Serie A 2023/2024 è già transitato dall’esofago allo stomaco e la sua digestione è apparentemente leggera. Nel piatto della prima giornata iniziata sabato 19 agosto, gli ingredienti sono di prima scelta nel menù tipico della tradizione italiana: la pizza dei campioni d’Italia del Napoli vincente in trasferta a Frosinone, la milanese dell’Inter nel doppio Lautaro interno con il Monza, il lesso e pearà indigesto per l’Empoli sconfitto dal Verona e la bistecca Fiorentina per il Genoa rimasto a dieta di punti. In un Marassi tutto esaurito per il ritorno in A della squadra di Alberto Gilardino e con l’euforia rossoblù alle stelle per la presentazione nel pre-gara dell’ultimo acquisto Ruslan Malinovskyj (l’ex Atalanta appena traferito dall’OM di Marsiglia), c'è un rumoroso e passionale spicchio di tifosi ospiti che all’annuncio delle formazioni hanno l’apparizione della numero 33. La nuova maglia da trasferta total withe con stampa stilizzata in fioritura è tagliata per l’esordio assoluto in serie A del giovanissimo Michael Olabode Kayode (LEGGI LA SUA STORIA Qui sotto).
Il tecnico Vincenzo Italiano non ha esitato un secondo davanti alla squadra nella riunione tecnica della mattinata: nel ruolo di esterno destro della difesa a quattro composta da sinistra dal capitano Biraghi, al centro Ranieri-Milenkovic, al più esperto brasiliano Dodô (24enne ex Shakhtar Donetsk, seconda stagione in A) ha preferito Kayode. Il classe 2004 arrivato nell’estate 2021 dai piemontesi del Gozzano, dopo il triplete di riconoscimenti con la Primavera della Fiorentina (una Coppa Italia e due Supercoppe) ha tagliato il nastro della prima in serie A della propria vita calcistica. Ottantuno minuti in campo a referto con una prestazione di livello assoluto sulla fascia di competenza. Perfino Dodô, subentrato al posto di Kayode sul finire di gara, ha esaltato la prestazione del compagno con il commento a un post Instagram del club cigliato: «Questo ragazzo è un fenomeno». Soddisfazione totale ed elogi anche nelle parole del direttore della Fiorentina, Daniele Pradé: «Erano 26 anni che non vincevamo la prima partita di campionato in trasferta. Parlare di singoli non è carino, ma Kayode è stato incredibile, ha fatto una grande gara, gli faccio i complimenti».