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28 Agosto 2023
Copertura della porta ma anche capacità podaliche, perché la statura media nella scelta dei portieri è in fase di discesa rispetto alla stagione 2018/2019
L’abbassamento dell’altezza media dei portieri è il dato certificato dall’analisi effettuata sul campionato di riferimento italiano: nella serie A 23/24 la curva della statura media dei titolari nel ruolo ha proseguito la sua discesa. Rispetto alla stagione 2018/2019 la misurazione è arrivata ad essere al di sotto dei 191 centimetri. Il riferimento al campionato 18/19 ha un significato ben preciso perché è stato l’ultimo giocato prima dell’introduzione del nuovo testo del Regolamento su Il Calcio di rinvio (Regola numero 16). Con l’inizio della nuova stagione 19/20 il calcio globale ha recepito e attuato il cambiamento sulla procedura del calcio di rinvio - o più comunemente - rimessa dal fondo:
Se fino al 18/19 sulla rimessa in gioco del portiere i compagni potevano entrare in contatto con il pallone soltanto fuori dall’area dei sedici metri, con la rivisitazione della Regola n° 16 la palla può essere ricevuta direttamente dentro l’area, mentre gli avversari sono vincolati inizialmente a starne fuori, in attesa che il pallone venga messo in gioco. La conseguenza è il totale coinvolgimento tattico del portiere nell’inizio azione della propria squadra, la costruzione dal basso dell’azione offensiva che equipara il portiere a un giocatore di movimento nella ricerca della superiorità numerica sull’avversario.
La continua evoluzione del ruolo del portiere, iniziata per l’epoca del calcio moderno a partire dal 1992 con il divieto nel retropassaggio di raccogliere la palla con le mani qualora fosse passata con i piedi da un giocatore della propria squadra, ha interessato sia aspetti tecnico-tattici che strutturali. Le capacità podaliche sono ormai tra le principali caratteristiche ricercate e da riconoscere in un portiere di qualsiasi fascia di età, alle quali si sono aggiunte l’agilità e rapidità nella gestione con i piedi, oltre che nei gesti delle parate. Come previsto dagli analisti, con il cambiamento del regolamento sul Calcio di rinvio nel tempo si sarebbe abbassata anche la quota media dell’altezza dei portieri. Nel presente la partecipazione del portiere all’inizio azione è fatto di smarcamenti in spazi contenuti, ricezione e trasmissione della palla, ma gli stessi analisti prevedono nel breve che in situazione tattica di parità numerica (uno contro uno degli avversari) il portiere dovrà condurre palla per favorire il superamento della prima linea di gioco.
Gianluigi Buffon prima del recente ritiro ha vissuto le varie epoche dell’evoluzione del portiere
Gli ulteriori step evolutivi per il portiere saranno l’agilità nella corsa e una maggiore combinazione motoria per condurre il pallone su distanze oltre i sedici metri e cinquanta dell’area di rigore. Parametri che direttamente incidono anche sulla struttura fisica: dai 191,15 centimetri di media del campionato di Serie A 18/19 pre-regola 16 si è scesi ai 190,9 centimetri tra i titolari della stagione appena iniziata. Sei delle venti squadre in campo nei primi due turni hanno i loro portieri al di sotto dei 190 centimetri (tra i 183 e 189 cm) a confermare il cambio generazionale nelle scelte per il ruolo. Nei Settori giovanili e in particolar modo professionisti la resistenza è ancora strenua nel modificare i parametri di altezza nella selezione dei portieri, ma anche i responsabili di area in breve tempo dovranno accettare l’impatto non contestabile che arriva dai numeri in centimetri espressi nei portieri dell’attuale massimo campionato.