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1000 chilometri per volare nel professionismo: il Pallone d'Oro ha scelto il suo futuro

Capitano campione d'Italia nello stadio dei 7 Scudetti. Ora la nuova avventura in Serie C

1000 chilometri per volare nel professionismo: il campione d'Italia ha scelto

Christian Mancino • Capitano della Rappresentativa Piemonte e Valle d'Aosta campione d'Italia e difensore del Chieri passa al Monopoli, in Primavera 2

Capitano del Borgaro per una vita. Colonna di un grande Chieri nell’anno della consacrazione. Capitano, leader e influencer in Rappresentativa. Incaricato di alzare la coppa di Campione d’Italia con la Rappresentativa Piemonte e Valle D’Aosta nel Torneo delle Regioni di casa. Solo nell’ultima stagione il Curriculum Vitae di Christian Mancino è cresciuto esponenzialmente fino a diventare, senza timore di smentita, l’atleta più importante, l’uomo copertina, della stagione 2022/23 in Piemonte e Valle D’Aosta. Non a caso è stato eletto Pallone d’Oro della stagione.

Dopo un’annata così, il difensore centrale campione d’Italia non poteva che fare un salto in avanti nella sua carriera. Il punto di partenza era Chieri, e non era basso, ma il ferro è caldo e va battuto e quindi l’obiettivo al termine della stagione era raggiungere il professionismo. Nessuna pregiudiziale: vicino a casa o lontano, Christian Mancino ha valutato tutte le proposte concrete arrivate sul suo tavolo che han superato lo scoglio della semplice chiacchierata. Alla fine ha scelto Monopoli dove partirà agli ordini di Claudio De Luca nel campionato di Primavera 2, con la speranza poi di entrare nei radar della prima squadra in Serie C allenata da Francesco Tomei.

Monopoli che non è nuova a legami con il Piemonte. Infatti nelle passate stagioni il tecnico Beppe Scienza, in tandem con il Direttore Sportivo Massimo Cerri (nelle ultime stagioni all'Alessandria) fu artefice del quasi miracolo promozione in Serie B dopo i playoff con la prima squadra, che ha come filosofia e tradizione l'utilizzo dei giovani spesso cresciuti nelle proprie fila e nell'impianto della Nick Calcio Bari, società affiliata Juventus.

LA SCHEDA

Difensore centrale dal fisico statuario, Christian Mancino nasce a Borgaro e nel Borgaro società con la quale cresce in tutta la Scuola Calcio e il Settore Giovanile fino alla soglia dell'Under 17. Qui una delle scelte più difficili della sua carriera: rimanere nella squadra di cui è capitano e consacrarsi da bandiera anche nella cornice del Torneo Internazionale del Maggioni Righi, o provare una nuova avventura nel grande Chieri di Massimo Ricardo candidata al Titolo Regionale. 

Alla fine Mancino opta per la seconda ipotesi trasferendosi in collina e diventando nel giro di poco tempo una colonna della retroguardia azzurra e dello spogliatoio. Dinamica che evidenzia subito una qualità innata in Mancino: il carisma. Infatti, oltre alle doti fisiche e tecniche (duttile sia nella difesa a 4 che nella difesa a 3, sia da braccetto che da centrale) quello che salta subito all'occhio è la sua leadership in ogni momento della partita e della squadra. 

Chi lo nota subito anche è Claudio Frasca, selezionatore della Rappresentativa Piemonte e Valle d'Aosta, che senza indugio al primo raduno stagionale individua in lui il Capitano della sua "nazionale" nel Torneo Delle Regioni che si giocherà in Piemonte.

Quindi in casa, quindi pressione doppia. Pressione che Mancino ha sopportato, anzi reso un punto di forza trovando la chiave giusta per esaltare un gruppo già forte e condurlo fino all'esito più glorioso anche grazie a un suo rigore nei quarti di finale contro il Friuli Venezia Giulia: la finale. Al Silvio Piola di Vercelli, contro le Marche poi si è scritta la storia con la vittoria per 1-0 (firmato Francesco Leone, nuovo calciatore della Juventus).

Il titolo di campioni d'Italia è tornato in Piemonte dopo 54 anni attraverso le sue mani che hanno alzato al cielo la coppa più importante del mondo dilettantistico. 

Non si può parlare di lieto fine, perché questo trasferimento non è altro che il giusto riconoscimento a un calciatore che l'anno scorso ha avuto la sua consacrazione, ma che ora apre un nuovo capitolo. La scalata al professionismo

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