Cerca

Under 16 Serie C

15 anni e un talento fuori dal comune: i tre baby Campioni d'Italia fanno già sognare

Il Lecco punta su tre ex Dilettanti per la spina dorsale della propria Under 16

UNDER 16 LECCO

UNDER 16 LECCO: da sinistra a destra Manzinali, Pino e Braga, ex Dilettanti e passati nei blucelesti

Si chiama spina dorsale e il motivo è semplicissimo: così come quella dell'essere umano ha il compito di sostenere tutto il corpo, quella nel calcio fa lo stesso con l'intera squadra. È formata da tre giocatori - un difensore, un centrocampista e un attaccante - e la storia parla chiaro: le più grandi formazioni di tutti i tempi, dal Milan di Sacchi al Real Madrid dei Galacticos, hanno trovato la ricetta giusta per dominare puntando proprio nella spina dorsale.

Il Lecco ha pensato bene di fare lo stesso. Nella fattispecie puntando su Lorenzo Manzinali, Matteo Pino e Tommaso Braga: il primo è un difensore, il secondo un centrocampista, il terzo un attaccante. Tutti e tre classe 2008, tutti e tre pronti a rinforzare la rosa di Vicinanza Toscano, tutti e tre Campioni d'Italia: la rimonta di Vercelli contro la Toscana, maturata lo scorso 27 aprile, rimarrà per sempre nella storia della Rappresentativa lombarda. E loro difficilmente la dimenticheranno, visto che giusto qualche mese dopo hanno lasciato i dilettanti - rispettivamente Ponte San Pietro, Cimiano e Olginatese - per volare nei professionisti.

TALENTI

Veniamo ai fatti, ossia che il Lecco ha fatto centro. Perché non solo si è assicurato tre giocatori di prospettiva e di assoluta qualità, ma anche perché li ha strappati alle dirette concorrenti. Il Torneo delle Regioni vinto in Piemonte ha fatto sì che i classe 2008 di Gabriele Peccati finissero sui taccuini degli osservatori di mezza Italia, di conseguenza le richieste per tre protagonisti assoluti dello Scudetto - Braga, per esempio, ha firmato due dei tre gol che hanno piegato la Toscana - sono arrivate una dietro l'altra. Il più chiacchierato è stato certamente Lorenzo Manzinali, che ad un certo punto si è ritrovato a un passo dal trasferimento all'Empoli dopo aver provato per Juventus e Atalanta. Non sono stati da meno né Pino né tantomeno Braga, entrambi finiti sotto la lente d'ingrandimento, tra le altre, pure del Como.

MANZINALI

È il difensore a cui, praticamente chiunque, affiderebbe la propria vita. Arcigno, roccioso, grintoso: semplicemente insuperabile. Nasce centrale di difesa ma può benissimo essere impiegato anche sulla corsia di destra come terzino, il che lo rende un giocatore duttile e, di conseguenza, un profilo che fa gola a diversi allenatori. Oltre all'interesse concreto dell'Empoli, squadra vice campione d'Italia, dopo il Torneo delle Regioni si è guadagnato l'attenzione anche di Juventus e Atalanta. Lo sprint finale lo ha vinto il Lecco, che per anni ha bussa insistentemente alla porta del Ponte San Pietro e che per la prima stagione negli Under A-B, dopo un'estate rovente tra dubbi e paure circa l'iscrizione in Serie B, potrà contare su un difensore centrale di categoria.

PINO

Quel gol non verrà mai dimenticato. Quel destro a Volpiano contro l'Emilia Romagna, capace di dare il via alla rimonta della Lombardia, rimarrà uno dei momenti più iconici del Torneo delle Regioni. Fu la sua consacrazione, un momento decisivo sia per la Rappresentativa della Lombardia sia per il suo percorso, che da quel momento prese il volo. Il resto è storia: da una parte termina alla grande la stagione con la maglia del Cimiano, dall'altra attira su di sé le attenzioni di diverse prof della zona. L'interesse che si è tramutato in trasferimento è quello del Lecco, con il quale si cimenterà per la prima volta in un campionato Nazionale. Pino c'è, Pino è pronto. E pino può crescere ancora e ancora, avendo margini di miglioramento importanti sotto ogni punto di vista.

BRAGA

Cinque gol: uno più bello dell'altro, uno più importante dell'altro, uno più significativo dell'altro. Due li ha fatti nella rimonta del secolo: con maglia della Rappresentativa, al Silvio Piola di Vercelli, nella finalissima del Torneo delle Regioni. Una doppietta che lo ha consacrato come uno degli attaccanti più forti dell'intera categoria. Nel frattempo le prime chiamate a Luca Gnutti, direttore sportivo dell'Olginatese, non tardavano ad arrivare. Poi è arrivata la tripletta che gli ha cambiato completamente la vita: la maglia è sempre quella della rappresentativa, ma questa volta si tratta della Nazionale. Uno, due, tre: sempre lui, sempre Tommy Braga, sempre da centravanti. Poi arriva l'estate e la chiamata del Lecco: il resto, anche in questo caso, è storia. Il talento non si discute, la capacità di essere decisivo anche. Insomma, gli ingredienti per vederlo protagonista con la maglia bluceleste ci sono tutti.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter