Youth Cup
02 Settembre 2023
UNDER 16 MILAN: Vincent Ibrahimovic
Borsani mette dentro un cross velenoso che quasi non beffa Huli. Il portierone della Juventus ci mette una pezza e allontana il pallone, ma per suo sfortuna a raccoglierlo al limite dell'area c'è Ibrahimovic. Sì, Ibrahimovic: si chiama Vincent, è un classe 2008 - secondogenito di Zlatan dopo Maximilian, classe 2006 - e da due anni è nel vivaio del Milan. Il baby rossonero fa tutto nel giro di qualche decimo di secondo: legge la traiettoria prima di tutti, lascia sul posto Pomoni e calcia col sinistro trovando un gran gol. Si chiama Ibrahimovic, gioca nel Milan e fa gol contro la Juventus. Serve altro?
I tifosi rossoneri potrebbe versare qualche lacrima, d'altronde dall'addio al calcio di Zlatan sono passati meno di tre mesi. Ma il nome Ibrahimovic è ormai da diversi anni presente nel vivaio rossonero: con Maximilian, classe 2006 e lo scorso anno sceso in campo 12 volte tra Under 18 (8) e Under 17 (4), e con lo stesso Vincent. E chissà se il sigillo contro la Juventus non possa regalare al classe 2008 qualche presenza in più rispetto all'ultima stagione, conclusa un totale di 188 minuti distribuiti in 11 presenze, tra cui entrambe le sfide di ottavi di finale contro il Como. Tuttavia, per pensare al campionato ci sarà tempo. Intanto restano i fatti: il gol di un Ibrahimovic contro la Juventus. E scusate se è poco.

Il sigillo di Ibra è il coronamento di una mattinata da urlo per i rossoneri. E poco importa se la sfida contro i bianconeri era poco influente ai fini della classifica (entrambe le formazioni erano già sicure di approdare ai quarti di finale), perché Milan-Juventus è - e sarà sempre, inutile dirlo - un appuntamento speciale. Anche a livello di settore giovanile, come dimostrato dalla splendida ora di gioco di Novarello. Negli almanacchi resterà scritto, probabilmente in maniera indelebile, il risultato finale: 5-2 in favore dei rossoneri. Un risultato largo, un risultato - come detto - ininfluente, ma anche e soprattutto un risultato che fa riflettere. Dopo un'annata conclusa con l'amaro in bocca dopo la clamorosa eliminazione agli ottavi Scudetto contro il Como, i classe 2008 di Baldo dimostrano di aver iniziato l'anno con il piede giusto.
Dopo dieci minuti i rossoneri si sono ritrovati già avanti grazie al sigillo di Zaramella, lesto nell'approfittare dell'ottimo recupero di Pisati e glaciale nel battere Huli con un diagonale. Vantaggio che raddoppia dopo otto minuti per mano di Angelè, che lo fa splendido da trenta metri: un pallonetto di destro che non lascia scampo all'estremo difensore bianconero, di gran lunga il gol più bello del torneo fino a questo momento. C'è poi gloria anche per Tartaglia e ancora Zaramella: il primo arriva sul fondo e s'inventa una traiettoria che beffa la retroguardia juventina, il secondo raccoglie un assist dello stesso terzino e di testa - dopo aver scheggiato la traversa - sancisce il poker rossonero. Maturato tra l'altro in un solo tempo, dopodiché la Juventus ha provato a riaprirla prima, come detto, del sigillo di Ibrahimovic.