Giovanili
08 Settembre 2023
Intervento della Federazione Sgs di Vito Tisci per bloccare le società che si sono auto assegnate la certificazione di Scuola Calcio Elite senza nessun requisito
Il rischio della chiusura coatta è un risvolto giuridico al momento da non considerare, ma le società che da un settimana sono entrate nel mirino della Federcalcio per l’utilizzo improprio della denominazione Scuola Calcio Elite, potrebbero avere sanzioni più pesanti rispetto alla diffida già ricevuta. L’assegnazione di quella che può essere definita una certificazione di qualità da parte della Figc Settore Giovanile e Scolastico (Sgs) alle società affiliate, è resa pubblica sul Comunicato ufficiale del periodo di luglio, che coincide con l’inizio di ogni nuova stagione calcistica. Le certificazioni Sgs alle Scuole Calcio vengono ottenute rispettando dei parametri specifici nel corso di un’annata sportiva e possono essere abbinate e utilizzate nella propria denominazione societaria solo nella stagione seguente. Per semplificare il tecnicismo sul riconoscimento qualitativo,
Il riconoscimento Elite ha il termine perentorio di una sola stagione sportiva ma può essere riconfermato o variato, sempre rispettando i princìpi emanati dal Settore giovanile della Figc.
Esattamente anno fa, estate 2022, il Settore Giovanile ha avviato una progressiva riforma del suo sistema di riconoscimento per le Scuole Calcio, che non cambia nella sostanza ma prova a renderlo più moderno e a brandizzare i diversi livelli di classificazione delle società (Consulta):
o Club che non rispettano i requisiti minimi previsti dalle obbligatorietà dei tecnici. A tali club non sarà possibile permettere l’organizzazione di propri tornei giovanili;
o Club che non hanno presentato il “modulo di presentazione della società” (censimento). A tali club non è consentita la partecipazione ai campionati regionali e non sarà possibile permettere l’organizzazione di propri tornei giovanili.
In Italia sono poco più di settecento (732) le società riconosciute Scuole Calcio Elite (nuova denominazione Club giovanili di 3° Livello) dalla Figc Settore Giovanile e Scolastico e che hanno ottenuto la certificazione 22/23 per la stagione sportiva in corso 23/24. Nell’elenco dell’Elite reso pubblico circa un mese fa dall’istituzione calcistica, aveva fatto scalpore l’assenza tra le società del Piemonte del Torino: il club di Urbano Cairo, non avendo presentato una determinata documentazione progettuale ha subìto la retrocessione della sua Scuola Calcio al 2° Livello (Scuola Calcio Riconosciuta). I granata hanno motivato il disguido, hanno - giustamente - chinato il capo davanti alle pesanti critiche del movimento calcistico e soprattutto hanno accettato la decisione del Sgs. In un’altra regione italiana alcune società hanno superato la comunicazione federale con l’elenco dei club Elite e si sono auto assegnate la denominazione senza averne né titolo né requisiti.
La regione che per prima è intervenuta sulle Scuole Calcio con denominazione ingannevole per gli utilizzatori (bambini e famiglie) e abusiva (senza i requisiti) è la Sardegna: con il deterrente della diffida il Comitato regionale sardo ha intimato le sue affiliate a rispettare le disposizioni e le autorizzazioni presenti nell’elenco ufficiale e di non assegnarsi diciture non conformi. Se il seguito al primo avvertimento Federale sarà l’apertura di un provvedimento giudiziario e disciplinare con proposte di inibizione a carico dei presidenti delle società “garibaldine”, al momento c’è assoluto riserbo e segretezza investigativa. A quanto pare il caso-Sardegna non è circoscritto soltanto all’isola: altre regioni d’Italia, ad esclusione dell’Emilia Romagna per la virtuosità dei suoi sodalizi (record italiano con 97 Elite), hanno avviato la procedura federale dei richiami per l’uso improprio della dicitura Elite.