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Euro 2024

La Nazionale più bassa e meno fisica ma con tecnica e gamba torna protagonista in Europa

Con sei calciatori sotto 1,80 si è visto un calcio offensivo: pressing, fraseggio e occupazione degli spazi

NAZIONALE ITALIA-UCRAINA DOPPIETTA FRATTESI

Willy Gnonto (foto credit: figc.it) è subentrato nel match Italia-Ucraina al laziale Zaccagni: il suo ingresso ha abbassato ancora di 2,3 centimetri la statura media del tridente della Nazionale

Sei portabandiera italiani sotto i 180 centimetri di altezza. Il 50% netto bloccato a 175,4 centimetri di media certificato dai cinque calciatori che il nuovo commissario tecnico Luciano Spalletti ha scelto per la sua seconda formazione di titolari nella gara dal quasi dentro-fuori contro l’Ucraina.

Il gruppo C delle Qualificazioni a Euro 2024 che ospiterà la Germania, si riconfigura a favore della Nazionale: Italia seconda a pari punteggio con gli ucraini (7), ma con una gara in meno in classifica e il vantaggio del primo scontro diretto a favore sull’Ucraina; Inghilterra sempre davanti a tutte di sei lunghezze (13 punti), una partita in più dei nostri e nel match di andata del 23 marzo disputato a Napoli vincente sugli azzurri (1-2). Il terzo giorno dopo il pareggio esterno contro la Macedonia del Nord, la Nazionale è parsa risuscitare dal ricambio di uomini voluto da Spalletti. Per almeno mezzo giro di lancette dei minuti la squadra ha proposto un calcio offensivo dall’alto contenuto qualitativo e tecnico: palleggio, fraseggio, pressing, riaggressione nel recupero palla, forza esplosiva e continui inserimenti verticali delle mezzali Nicolò Barella e Davide Frattesi, anche autore della doppietta decisiva.

I TITOLARI SOTTO 1,80

Di Marco (in foto)

175 cm

Barella

175 cm

Frattesi

178 cm

Raspadori

172 cm

Zaccagni

177 cm

Una Nazionale dal guardiolismo Barcellona style negli uomini dei vari reparti (bassi, tecnici e rapidi) e nell’interpretazione del ruolo di prima punta per l’altro piccolo Giacomo Raspadori - dal Pep pensiero: «Il centravanti è lo spazio». Anche nei cambi operati dal ct nel corso della sfida, che a fine primo tempo si è riaperta per la rete dell’Ucraina che ha accorciato sul doppio vantaggio dell’interista Frattesi, non si sono verificate rivoluzioni nella struttura dell’Italia. La prima doppia sostituzione al quarto d’ora della ripresa (58'), ha ritoccato ancora verso il basso i centimetri degli azzurri: fuori Zaccagni (177) e dentro Gnonto (170). Il nuovo tridente d’attacco formato da Zaniolo a destra, Raspadori al centro e Gnonto a sinistra ha una statura media di 177,3 centimetri, con una differenza di meno 2,3 rispetto al terzetto iniziale.

Dati strutturali dei calciatori in discesa che potrebbero trovare un’obiezione in riferimento al periodo della stagione nel quale si è giocato il secondo incontro di Qualificazione dell’era Spalletti. I carichi fisici derivati dalla preparazione preseason e dalle poche giornate di campionato potrebbero avere favorito la condizione fisica nei giocatori più piccoli rispetto ai più alti. Teorie che avranno pure delle fondamenta nella scienza dello sport ma che ormai non rispecchiano l’osservazione dei numeri nel saldo strutturale negativo di 3,23 centimetri di media a chiusura del calciomercato di serie A. Questa Italia, formata da calciatori nativi in quasi tutte le regioni della Penisola (nessun rappresentante del Piemonte) è un’ulteriore conferma del cambiamento in atto sia nella generazione che nelle scelte dei nuovi modelli di riferimento.

I PALLEGGIATORI

Di Lorenzo

183 cm

Di Marco

175 cm

Locatelli

185 cm

Barella

175 cm

Frattesi

178 cm

Raspadori

172 cm

Zaniolo

190 cm

Zaccagni

177 cm

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Commenti all'articolo

  • rokimargi.7

    23 Gennaio 2024 - 12:22

    Grande stima per Mister Spalletti,condivido a pieno il suo modo di pensare ,nelle giovanili può essere ancora un vantaggio l' altezza ma in età adulta se c'è fame ,grinta ,passione e voglia di crescere professionalmente non sono 10cm che fanno la differenza e i giocatori elencati nell' articolo sono un gran bell' esempio di come si possa fare grandi cose ,Barella e Di Marco fantastici

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