NAZIONALI
16 Settembre 2023
Il capitano più longevo della storia centenaria dell’Inter, Javier Zanetti: il vicepresidente dei nerazzurri è pronto ad accogliere nel club l’altro capitano del quinquennio
Nella top ten della graduatoria all time è tra i calciatori più fedeli con 455 presenze nel club finalista dell’ultima Uefa Champions League. Davanti a lui pochi altri campioni e compagni di squadra che hanno scritto le pagine della lunga storia centenaria (115 anni) della società tre volte campione d’Europa e a un passo dall’attribuzione della seconda stella in campionato e della prima nella coppa nazionale. E’ il secondo calciatore straniero a entrare nella classifica delle presenze insieme a un altro capitano che ha indossato la fascia al braccio per 13 stagioni consecutive (2001-2014). Nessuno nel suo ruolo ha difeso i colori nerazzurri dell’Inter per così tante partite e stagioni. Neanche l’Uomo Ragno, Walter Zenga, ha portato la numero uno del biscione per più di 350 volte nel campionato di Serie A.

Walter Zenga, 63 anni, è stato il portiere dell’Inter per un periodo lungo della sua carriera: dalle giovanili nel ’77 alla serie A fino al ’94
Un quantitativo di calci di rigori parati che si avvicina a quota cinquanta sui 125 calciati dagli avversari: il primo neutralizzato è stato a Francesco Totti il 19 maggio del 2005 in Coppa Italia, l’ultimo a Cristiano Ronaldo in Serie A in un altro mese di maggio del 2021. In mezzo tanti altri fuoriclasse del pallone come Kakà, Cassano, Eto’o, Hamsik e Ibrahimović che dal dischetto degli undici metri si sono visti respingere il loro tiro.
In una chiacchierata pubblica nel 2017 un suo compagno di reparto, il giapponese Yuto Nagatomo, raccontava: «Il più simpatico è Handanovic. Samir è serissimo durante le partite perché è concentrato, ma poi ride eccome. Siamo in camera insieme, il problema è che lui alle 8 di sera dorme già…». Samir Handanovic è nato il 14 luglio 1984 nello stato della Slovenia a soli 160 chilometri dalla prima squadra italiana, l’Udinese, che nei giorni precedenti al suo ventesimo compleanno (luglio 2004) lo acquistava dagli sloveni del Domzale. Otto anni più tardi dall’arrivo in Italia e l’affermazione tra i pali dell’Udinese, che nel percorso di crescita l’aveva girato in prestito a Treviso, Lazio e Rimini, può iniziare la grande storia sul campo con l’Inter 2012-2023.
Beppe Bergomi resta il calciatore dell’Inter con il maggiore numero di presenze (756), dietro solo all’argentino Javier Zanetti
La vita interista di Handanovic è «Al secondo tempo della mia esistenza», come ha dichiarato il portiere nei giorni precedenti al derby. Terminato il lungo contratto con i nerazzurri nello scorso mese di luglio, il nuovo incarico che il capitano avrà all’interno della società diventerà ufficiale dopo il derby di sabato 16 alle 18: «Ci sono i presupposti perché io continui a lavorare con il club. Milano è casa mia. Ho le idee chiare». Le ipotesi sul nuovo ruolo nell’Inter di Handanovic riguardano essenzialmente due aree: dirigenziale o tecnica. La più accreditata è la seconda, anche seguendo il filo logico delle sue parole pre-derby: «Prima o poi vorrei allenare».
Il club della famiglia Zhang e sapientemente diretto da Giuseppe Marotta, da questa stagione ha iniziato un nuovo progetto nel Settore giovanile, dopo l’addio e il passaggio all’Atalanta di Roberto Samaden, il più grande manager italiano nella gestione delle squadre giovanili e nella crescita dei suoi singoli giovani calciatori. Considerata la lungimirante tradizione che l’Inter ha nell’affidare le panchine delle proprie Under ai suoi ex calciatori (l’ultimo è Cristian Chivu in Primavera 1) è più che ipotizzabile un incarico tecnico anche per Handanovic. Che potrebbe anche essere attratto ad affiancare nel ruolo di coordinatore dell’area portieri - sempre del Settore giovanile - il responsabile in carica da anni Manuel Amoroso.