Primavera 1
29 Settembre 2023
INTER-TORINO PRIMAVERA 1 • Issiaka Kamate, talento francese pescato dallo scouting nerazzurro dai dilettanti transalpini
Siamo all'alba della quinta giornata e la sfida al vertice è già entrata nel vivo, con l'Inter che affossa sul nascere qualsiasi speranza di fuga milanista vincendo col Torino con un netto 4-0 che porta i nerazzurri a +1 in attesa della partita dei rivali cittadini. Non bisogna però lasciarsi ingannare dal risultato, perché i granata hanno dato - almeno per mezz'ora di gara - filo da torcere ai ragazzi di Chivu, portati in vantaggio dopo 13 minuti dal gol di Di Maggio ma messi sotto dal punto di vista del gioco almeno fino alla doppietta lampo di Kamate che ha chiuso i giochi. Dopo lo svantaggio iniziale infatti il Torino è stato in grado di produrre diverse occasioni da gol - la traversa di Savva al 29' o l'incornata da due passi sbagliata da Njie al 33' - fallendo però nell'agguantare il pareggio e lasciando quindi ai fenomeni nerazzurri - Kamate, Quieto e Berenbruch su tutti - la possibilità di far propria la partita.
Parte molto bene il Torino che con un pressing alto ed ordinato inaridisce le fonti di gioco nerazzurre, costringendo i padroni di casa a provare uscite appoggiandosi alle qualità fisiche di Spinaccè, ottimamente contenuto da Rettore e Dellavalle. Dopo una decina di minuti in cui la tattica la fa da padrona - Inter ben disposta e difficile da penetrare e Torino aggressivo nei recuperi - la partita si accende su due episodi: prima il Torino trova una bella combinazione veloce tra Njie e Antolini che sblocca un passaggio in profondità per Padula, intercettato bene da Stante; poi è l'Inter ad alzare per la prima volta la testa con un break centrale di Berenbruch che, partendo dalla propria mediana, lascia tre avversari sul posto scardinando l'impalcatura granata e portandosi al limite dell'area, dove si libera del pallone con un perfetto filtrante per Di Maggio che a centro area cade dopo un contrasto con Dellavalle. Per il direttore di gara è calcio di rigore, e per i nerazzurri si profila la possibilità di sbloccare, al 13', una partita complicata. Dal dischetto si presenta Di Maggio, ma Abati intuisce e con un bel tuffo in estensione alla propria destra salva la conclusione dell'8, parando il rigore ma non riuscendo a salvare il risultato: sulla ribattuta ci prova Spinaccè e Abati para ancora ma non può nulla sulla conclusione di Di Maggio, che questa volta non sbaglia e insacca. L'1-0 non demoralizza affatto il Torino, che continua con il suo piano gara mettendo in grande difficoltà i nerazzurri, che faticano ad innescare il trio offensivo. Compito che invece riesce bene ai granata, che intorno al 20' trovano con continuità le proprie punte - in particolare Savva - non riuscendo però ad imboccare la via del pareggio. Proprio al numero 7 piemontese capita la prima grande occasione di agguantare l'1-1, ma la sua conclusione sul primo palo dal limite destro dell'area viene facilmente disinnescata da Calligaris. Ed è sempre l'estremo difensore nerazzurro al 28' a fare sua la conclusione di Bianay - sempre dalla destra - dopo una bella percussione centrale di Silva. Ma la più grande chance di pareggiare il Toro ce l'ha con Savva al 29', quando il numero 7 si ritrova col pallone sui piedi in mezzo all'area - cross dalla sinistra letto male dalla difesa nerazzurra - sprecando però tutto con un tiro potente che si ferma sulla traversa. È il miglior momento dei ragazzi di Scurto, che continuano a trovare nuove combinazioni con cui arrivare alla conclusione. Al 33' è infatti il turno di Njie di andare vicinissimo al pareggio, mandando alto però da pochi passi il colpo di testa sul cross di Padula. È di fatto l'ultima chance del primo tempo granata, perché da questo momento in poi i padroni di casa prendono in mano il gioco - grazie soprattutto alla classe di Quieto e Kamate - e chiudono la partita. Al 35' infatti il numero 11 nerazzurro scappa sulla fascia sinistra, rientra e pennella sulla testa di Kamate che da distanza ravvicinata non sbaglia e fa 2-0. Passano cinque minuti ed arriva anche la doppietta per il numero 10: Silva si lascia strappare con facilità il pallone sulla trequarti proprio da Kamate, che prima conduce, poi prova la conclusione ma Abati para, comincia una serie di rimpalli a cui Quieto mette fine pennellando ancora per Kamate che insacca.
Il secondo tempo comincia con un'Inter molto più sciolta e bella da vedere, con diverse combinazioni costruite sulle fasce e sulla trequarti, dove cominciano a crearsi varchi. Se infatti i granata non abbandonano lo spirito combattivo che ha caratterizzato il loro primo tempo, certamente perdono invece le distanze in campo. È così che al 10' Kamate si trova libero di andare via sulla fascia, il 10 nerazzurro sceglie di rientrare aprendo così la possibilità di servire sulla sinistra uno scatenato Quieto che tira a giro, Abati salva ma la sua ribattuta è corta e favorisce il tap-in vincente di un onnipresente Berenbruch, che corona così la sua splendida prestazione. Ormai con la partita in pugno per i nerazzurri i ritmi si abbassano, col Torino che prova timidamente a costruire per trovare un gol che sarebbe meritato - per quanto costruito nel primo tempo - ma che non cambierebbe le sorti della partita. I granata però sembrano aver smarrito la brillantezza e la convinzione della prima frazione, e i tentativi si schiantano contro la solida retroguardia nerazzurra, che si limita all'ordinaria amministrazione. Nemmeno i tentativi solitari di Savva e Njie impensieriscono più l'Inter, che con ordine e attenzione recupera palla per poi divertirsi nelle ripartenze. Nemmeno la girandola di cambi riesce a riaccendere il fuoco granata, che si spegne definitivamente nel finale con l'uscita per infortunio di Dellavalle, di fatto ultimo atto della partita. Gli ultimi quindici minuti scivolano infatti via senza brividi, con l'Inter che ammaestra per portare a casa 3 punti preziosi, rimanendo in scia del Milan, chiamato a vincere domani con la Fiorentina per non perdere il primato della classifica.
INTER-TORINO 4-0
RETI: 13' Di Maggio (I), 35' Kamate (I), 40' Kamate (I), 10' st Berenbruch (I).
INTER (4-3-3): Calligaris 6.5, Aidoo 6.5, Stante 7, Matjaz 7 (34' st Miconi sv), Motta 6.5 (15' st Maye 6), Di Maggio 7.5 (30' st Ricordi sv), Bovo 6.5, Berenbruch 8 (30' st De Pieri sv), Kamate 8.5, Spinaccè 7.5, Quieto 8 (15' st Diallo 6). A disp. Tommasi, Zamarian, Guercio, Vedovati, Mosconi. All. Chivu 7.
TORINO (4-2-3-1): Abati 6.5, Bianay 6.5, Dellavalle 7 (30' st Mendes sv), Rettore 7, Antolini 6, Ruszel 6.5 (15' st Longoni 6), Silva 7 (18' st Acar 6), Savva 7.5, Ciammaglichella 6.5 (15' st Franzoni 6), Njie 6.5, Padula 6.5 (15' st Dalla Vecchia 6). A disp. Bellocci, Mahari, Desole, Gabellini, Muntu, Marchioro. All. Scurto 6.5.
ARBITRO: Turrini di Firenze 7.
ASSISTENTI: Tagliaferri di Faenza e Hader di Ravenna.
AMMONITI: Padula (T), Ruszel (T).
LE PAGELLE
INTER:
Calligaris 6.5 Quando il Toro si accende lui alza la guardia e blocca i tentativi avversari. Nessun miracolo, ma attenzione, precisione e sicurezza.
Aidoo 6.5 Bene in fase difensiva dove concede poco, ogni tanto strappa in avanti, ma il Torino è bravo a chiudergli sempre la fascia impedendogli di incidere.
Stante 7 Impeccabile nelle diagonali difensive, come quella che nel primo tempo impedisce a Padula di scappare, preciso e sicuro palla al piede. Prestazione autorevole e senza sbavature.
Matjaz 7 Assieme al compagno di reparto fa un grande lavoro per concedere al Torino solo occasioni da posizioni laterali e da distanze non comode. Ottimo nei duelli corpo a corpo con Padula (34' st Miconi sv).
Motta 6.5 Cerca diverse sovrapposizioni sulla fascia che liberano campo e spazio per le incursioni di Quieto. In fase difensiva si difende bene anche se dalle sue parti c'è un cliente scomodo.
15' st Maye 6 Entra bene non lasciando alcuna occasione al Torino per rientrare in partita.
Di Maggio 7.5 Si guadagna il rigore e con un po' di fortuna segna sui suoi sviluppi. È molto dinamico in mezzo al campo, svariando e trovando sempre i tempi e i modi migliori per inserirsi facendo male alla difesa granata (30' st Ricordi sv)
Bovo 6.5 A lui vengono demandati i compiti di presidio del centrocampo, compiti che svolge diligentemente e con grande attenzione. Fatica un po' nel primo tempo quando il Torino pressa alto soffocando la sua zona di campo.
Berenbruch 8 È la prima luce ad accendersi nel pomeriggio milanese creando dal nulla l'azione del rigore. Non si ferma lì, ma continua instancabilmente a macinare gioco, qualche volta al centro, qualche volta in fascia, qualche volta in trequarti. Corona la splendida prestazione con un gol semplice ma in cui ancora una volta denota grandissimo senso della posizione (30' st De Pieri sv)
Kamate 8.5 Con la sua fisicità e il suo fiuto del gol prende una partita in bilico e la regala ai propri compagni. Puntuale negli inserimenti, glaciale sotto porta e abile anche nel gestire il pallone nel finale quando arretra diventando una sorta di trequartista.
Spinaccè 7.5 Fa un grandissimo lavoro ed entra anche lui in qualche modo in tutte le azioni da gol, il voto più alto è rimandato a quando al posto di far segnare, sarà lui a gonfiare la rete.
Quieto 8 Se Kamate è la potenza, lui è l'eleganza. Assieme sono lo Yin e lo Yang interisti, quando il numero 11 visualizza una giocata, è poi Kamate a darle forma trasformandola in gol.
15' st Diallo 6 Qualche buono strappo nel finale, ma la partita al suo ingresso è già indirizzata verso un finale ormai scritto.
All. Chivu 7 Nel primo tempo l'Inter è più efficace che bella, ma è anche così che si vincono le partite, soprattutto contro avversari ostici.
TORINO
Abati 6.5 Fa un miracolo nel salvare il rigore di Di Maggio, però poi si perde un po' in una serie di interventi non perfetti. Soprattutto la respinta sul quarto gol interista è corta e centrale e rende tutto troppo facile per Berenbruch.
Bianay 6.5 Comincia fortissimo macinando campo e mettendo in difficoltà la retroguardia interista con le sue sovrapposizioni, ma quando cambia l'inerzia della partita non riesce a dare lo stesso contributo.
Dellavalle 7 Il rigore causato è più un incidente che una reale colpa, e sicuramente non macchia una prestazione in cui è stato in grado di tenere a bada Spinaccè con anticipi, diagonali e chiusure (30' st Mendes sv).
Rettore 7 Al pari del compagno, perfetto in fase di copertura. Si concede in qualche occasione di strappare in avanti e lo fa bene senza correre inutili rischi.
Antolini 6 Una bella combinazione nel primo tempo, poi tanta sofferenza sulle iniziative nerazzurre. Ha un sussulto a metà del secondo tempo quando ricomincia a sgasare creando qualche grattacapo.
Ruszel 6.5 Nel primo tempo è a lui che tocca il lavoro di interdizione, lo fa bene, però dopo l'uno-due nerazzurro si fa prendere dal nervosismo.
15' st Longoni 6 Prova a dare una scossa alla partita ma deve arrendersi all'inerzia del match.
Silva 7 Inizia benissimo con strappi e percussioni centrali che fanno tremare i nerazzurri. Tante le occasioni nate da sue giocate. L'errore sul terzo gol nerazzurro lo scotta, da quel momento si spegne.
18' st Acar 6 Qualche tentativo di giocata, qualche incursione, ma senza incidere.
Savva 7.5 Nel primo tempo è una furia, immarcabile e sempre pericoloso, gli manca solo il gol. Nella ripresa è l'ultimo ad arrendersi.
Ciammaglichella 6.5 Come tutti, è autore di una prima mezzo'ora molto positiva, con grandi giocate e un ottimo apporto in fase di pressing e transizione, poi cala ed esce gradualmente dal match.
15' st Franzoni 6 Entra in una fase del match complicata in cui i meccanismi del Toro stanno gradualmente smettendo di funzionare.
Njie 6.5 Quando ha la palla tra i piedi hai la sensazione che possa sempre succedere qualcosa. Oggi però riesce a creare solo a sprazzi. Nel primo tempo è attivo e pericoloso, nel secondo si intestardisce per trovare la gloria, senza riuscirci.
Padula 6.5 Sgomita e lotta fin dal primo istante, vincendo anche qualche duello importante riuscendo a creare occasioni da gol che i compagni non sfruttano.
15' st Dalla Vecchia 6 Entra in un momento complicato del match, prova a dare la scossa ma non ci riesce.
All. Scurto 6.5 Il suo Torino parte bene mettendo anche in difficoltà l'Inter, ma prende gol in modo troppo semplice, mettendo in discesa la partita degli avversari proprio quando invece avrebbe potuto riportare il match dalla propria parte.
ARBITRO
Turrini di Firenze 7 La partita non è delle più complesse, lui la gestisce bene senza spezzettarla e senza sventolare inutili cartellini, si fa notare poco, ed è una gran cosa.