Primavera 3
13 Ottobre 2023
PRO SESTO PRIMAVERA 3 • Victor Marangione, autore del gol che ha scatenato la festa della Pro Sesto
«Una vita da mediano, da chi segna sempre poco» cantava Luciano Ligabue nel lontano 1999. Una canzone che ha fatto la storia della musica italiana ma che, nascesse oggi, andrebbe completamente riscritta. Sì perché 7 anni più tardi nascerà Victor Marangione, che di mestiere fa il mediano - anche se ora si chiama vertice basso - ma che di gol ne segna, ed anche pesanti. Lo scorso anno con la maglia dell'Enotria ne ha segnati 9 in Under 17 Èlite e si è guadagnato la chiamata dell'Inter, sempre attenta sui talenti del proprio Centro di Formazione. In questa stagione, girato in prestito alla Pro Sesto, si è già conquistato un posto nel cuore dei tifosi, segnando il gol decisivo nel 2-1 contro il Lecco al 94' che ha regalato alla squadra milanese la prima posizione in classifica in Primavera 3.
Terza giornata di Primavera 3, Pro Sesto-Lecco. I padroni di casa sono reduci da due vittorie in due partite e vanno in vantaggio al 23' con uno stacco di testa da fenomeno di Antonio Guerrisi: tutto sembra essere in discesa. E invece il Lecco spinge, a tratti domina e crea dieci palle gol nitide prima di trovare il pareggio con Michele Liserani, altro interessantissimo centrocampista passato dall'Inter, a 11 minuti dalla fine. La Pro Sesto si vede privata della striscia di vittorie e dal primato in classifica e rischia più volte di perderla, ma nel momento del bisogno arriva Victor Marangione. Quando il cronometro segna il 94' il 4 milanese si butta a capofitto in area di rigore dove chiama il passaggio orizzontale al compagno Davide Ceruti. Il resto è già storia: controllo, tiro, gol. Cecchini battuto e vetta della classifica conquistata. «È stata un'emozione indescrivibile, segnare il mio primo gol tra i professionisti è incredibile: ho raggiunto un mio traguardo personale e ho la pelle d'oca per aver deciso la partita all'ultimo minuto, ho segnato un gol veramente pesante» ha commentato Victor a fine partita.
Victor ha sempre vissuto una vita tranquilla, movimentata da una chiamata inaspettata durante una normale sera d'estate: «Ero fuori con i miei amici, una serata tranquilla... ad un certo punto ho ricevuto la chiamata dal direttore sportivo che mi comunicava l'interesse dell'Inter: non me lo sarei mai aspettato, dopo un solo anno all'Enotria essere subito chiamato da un club così prestigioso... è stato fantastico. Ma la strada è ancora lunga: ancora non mi sento un professionista, ho raggiunto solo il primo step e grazie all'Inter e alla Pro Sesto posso puntare veramente in alto, non voglio pormi limiti». Una scalata incredibile iniziata solo tre anni fa nei provinciali fino ad essere uno dei prospetti più seguiti del momento: «In tre anni sono passato dai provinciali al professionismo: è cambiato tutto, dalle persone che ci circondano alla quantità di allenamenti a settimana. Ora sono in una società veramente organizzata, per me è tutto nuovo: non sono abituato. Fino all'anno scorso c'erano 3 persone in panchina oltre i giocatori, ora ce ne sono almeno il triplo. È un salto di qualità importante, anche per quanto riguarda l'organico, ogni sostituzione è di livello e devo stare sempre più attento in tutte le fasi della partita».
Quando lo si vede entrare in campo la domanda sorge spontanea: e questo che ci fa qui? Fisicamente non sembra essere un giocatore di Primavera 3, ma quando tocca il pallone si capisce il perché sia un imprescindibile della capolista. Il primo a dargli fiducia alla Pro Sesto è stato il suo allenatore, Daniele Angellotti, che non ha temuto nel salto di categoria e lo ha schierato titolare dal primo minuto della prima giornata: «Victor è un ragazzo squisito, merita tutto il meglio perché è uno che si impegna veramente tanto, fa un sacco di sacrifici. Appena arrivato si è integrato da subito con i compagni e con me: il gol è il coronamento di tutte le fatiche ha fatto e che fa. Per quanto riguarda il lato tecnico è un giocatore di una qualità eccelsa, e lo sta dimostrando giornata dopo giornata». E infatti non ci rinuncia mai: solo 25 minuti saltati in tre partite, niente male per un debuttante della categoria e del professionismo che però sta rispondendo sempre presente in termini di rendimento e incisività.
Focalizzato, determinato e sempre al posto giusto al momento giusto. Di ragazzi così giovani e già così mentalizzati se ne trovano veramente pochi, e lui è uno di questi: «Ora voglio completarmi come playmaker, sono ancora al 40% di crescita in questo ruolo. Posso fare anche la mezz'ala e avendo gol nelle gambe l'obbiettivo è quello sicuramente di poter giocare in tutti i ruoli. Guardo con attenzione tutti i giocatori della mia statura, quelli piccoli ma con qualità: uno su tutti Thiago Alcantara, cerco di imparare molto da lui, come si muove e come si posiziona prima che gli arrivi la palla, è un mediano a cui mi ispiro tanto». E sul momento della sua Pro Sesto: «È una grande soddisfazione essere la Primavera più giovane di Italia ed essere primi in classifica, questo fa capire che l'età non conta: sappiamo resistere nelle difficoltà, noi entriamo in campo con la consapevolezza che possiamo essere più forti di tutti nonostante l'età o la fisicità. La cosa più importante è la mentalità, la spensieratezza è la nostra forza».