Nazionali
17 Ottobre 2023
ECCELLENZA PAVIA: Anthony Pace, talentino classe 2007
Una domanda e una risposta. La domanda: chi è Anthony Pace? E di conseguenza tutte le sfumature del caso: perché è definito un predestinato? Perché è finito sulla bocca di tutti? Perché a gennaio, se il destino dovesse seguire il proprio corso, firmerà per il Milan? La risposta è chiara e inequivocabile, limpida e incontrovertibile: roba da non credere. Di parole ne servirebbero tante, troppe. Ci sarà tempo e modo di utilizzarle tutte, dalla prima all'ultima, intanto probabilmente è sufficiente descrivere un suo gol. Uno dei tanti della sua giovane carriera, ma probabilmente, nell'ordine: il più bello per estetica, il più significativo per modalità, il più importante per le tempistiche.
Addendo numero uno, l'estetica. Roba che fa innamorare, roba per pochi. Ma roba che Anthony ha nel sangue, perché direttamente da calcio d'inizio ha avuto la brillante idea di calciare in porta. Forse con l'incoscienza dei 16 anni, sicuramente con quel pizzico di follia che da sempre, soprattutto nel mondo del pallone, corrisponde alla linea di demarcazione tra un giocatore normale e un genio. Il risultato vien da sé: tiro perfetto, traiettoria insidiosa, pallone in porta. Addendo numero due, la modalità. Se segnare da oltre 50 metri ti rende speciale, farlo con "nonchalance" come fatto da Anthony può renderti immortale. E lascia di stucco, chiedere agli spettatori del raduno della Rapp Regionale a Cavenago. Ha fatto sembrare normale ciò che normale non è: vi ricorda qualcuno? Addendo numero tre, le tempistiche. In questo caso è fondamentale contestualizzare il gol: se da una parte è arrivato in un'amichevole interna della Rappresentativa della Lombardia, dunque l'importanza va pesata in relazione al contesto, dall'altra ha fatto da apripista a una serie di giornate intense per la famiglia Pace.
Il perché è racchiuso in due colori: il rosso e il nero. Quelli del Diavolo, quelli del Milan, quelli della squadra che lo scorso agosto è stata disposta a fare follie per portarlo al Vismara. Ma anche la stessa che ha dovuto rimandare l'acquisto del classe 2007 più chiacchierato d'Italia, così come quella che a gennaio formalizzerà uno dei trasferimenti più significativi degli ultimi anni. Subito al sodo: Anthony Pace, talento del Pavia, nella prossima sessione di mercato diventerà un giocatore del Milan. La fumata bianca, risultato dell'incontro tra le parti avvenuto a Casa Milan, è arrivata nella giornata di venerdì, giusto due giorni dopo la prestazione da lode con la maglia della Rappresentativa. E sì, il gol da oltre 50 metri ha probabilmente fatto da apripista all'accordo tra Pavia e Milan: che ad agosto si sono lasciate con un «ci risentiamo», che oggi hanno trovato l'accordo che legherà Pace ai colori rossoneri.
Che il classe 2007 di Casarile fosse sotto la lente d'ingrandimento della dirigenza milanista era chiaro da tempo. Le prime avanches sono iniziate addirittura un anno fa, dopodiché il primo affondo si è concretizzato ad agosto. Precisamente dopo lo spettacolo di San Pellegrino Terme: gol, assist, dribbling e giocate senza apparente logica. E pure quella sensazione, equamente divisa tra panchina e tribuna, che in campo, in quel rettangolo verde lungo 105 metri e largo 68, ci fosse un talento diverso dagli altri. Al Memorial Calligaris, che ha visto la Lombardia chiudere al secondo posto dietro all'Albinoleffe, è stato pure premiato come miglior giocatore. Un segnale, col senno di poi, limpido come l'acqua.
Quindi due dati di fatto. Il primo riguarda il Milan, che si porta a casa uno dei giocatori più ambiti del nord Italia. E non potrebbe essere altrimenti quando, a soli 16 anni, giochi già in pianta stabile in Eccellenza. Per di più in una piazza come Pavia, che tuttavia non è nuova a questa tipologia di operazioni. Chiedere conferma a Simone Ragni, classe 2006 e protagonista dell'ultimo Torneo delle Regioni in Piemonte, anch'esso lanciato in prima squadra ben prima del diciottesimo compleanno. Vien da sé il motivo per cui è definito un predestinato, tanto che a Casa Milan stanno addirittura pensando di aggregarlo fin da subito all'Under 18 da sotto età. La formazione di Terni, al momento seconda in classifica con Fiorentina e Bologna ma dietro al Verona, ne gioverebbe in tutto e per tutto. In tecnica, estro, fantasia, intraprendenza. Così come in spensieratezza e voglia di spaccare il mondo, come spesso accade quando si tratta di un nuovo che avanza.
Il secondo riguarda lui, Anthony Pace: cresciuto nel Casarile, passato poi allo Zibido, consacratosi al Pavia e, infine, a un passo dallo sbarco sulla sponda rossonera del Naviglio. Il giocatore che tutti vorrebbero, quello per cui chiunque - ma proprio chiunque - pagherebbe il biglietto. E pure il compagno che ogni calciatore si porterebbe in guerra: un po' per il talento, genuino e innato, e un po' per le caratteristiche, tanto che quest'ultime lo rendono duttile e funzionale in qualsiasi situazione. Nasce trequartista e probabilmente il suo futuro sarà sempre lì, con la numero 10 sulle spalle e in quella porzione di campo dove si fanno magie. Ma può anche giocare esterno in un tridente, sotto punta in un 4-4-2 e anche mezzala in un reparto a tre, ruolo tra l'altro ricoperto anche in questo inizio di stagione con la maglia del Pavia. E poi la passione, perché Anthony è il classico malato di calcio: da bambino andava a letto abbracciato al pallone, di conseguenza anche oggi vive a pane e football. Gioca bene, anzi benissimo, ed è pure un vero appassionato: serve altro? Forse sì, ma per ora può andare bene così. Ma da gennaio chissà...