Bandierina spaccata, rimonta e pareggio in inferiorità numerica: tutte le emozioni di Inter-Udinese

Senza ombra di dubbio, Inter-Udinese Under 17 è stata la partita della settimana. Per il numero di gol, per l'andamento folle del match, per la qualità stessa della partita e per l'episodio che, a inizio ripresa, ha poi allungato il match di più di 10 minuti: dopo il gol di Jamal Iddrissou, infatti, a farne le spese nell'esultanza generale dei ragazzi di Tiziano Polenghi è stata la bandierina del calcio d'angolo. Per mettere a posto la situazione è servito quasi un quarto d'ora, con la gara logicamente sospesa per dare modo ai dirigenti nerazzurri di aggiustare il tutto. Dopo di che, è tornato a succedere di tutto: fino al 3-3 finale che ha permesso all'Inter di pareggiare nonostante l'inferiorità numerica e che ha consentito all'Udinese di uscire indenne dal Konami Youth Sport Centre.

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L'Inter sfiora una vittoria incredibile in 10 contro 11: tre miracoli del portiere salvano l'Udinese

In inferiorità numerica per quasi un'ora, i nerazzurri rimontano fino al 3-3 e nel finale hanno le occasioni per vincerla: decisivo Mutavcic con tre prodezze

LA TRAMA

Botta e riposta numero uno: Marello - classe 2008, uno dei gioielli più interessanti del vivaio bianconero - sblocca il match su punizione, Kukulis - primo giocatore lettone (è arrivato dal Super Nova questa estate) a vestire la maglia nerazzurra - impatta subito dopo sfruttando un assist magico di Mancuso. Botta e risposta numero due: Iddrissou a inizio secondo tempo riporta in vantaggio l'Inter (nel frattempo rimasta in 10 per l'espulsione di Bovio per fallo con chiara occasione da gol), Cosentino - entrato dalla panchina - pareggia con un destro imparabile dopo la lunga sospensione della gara. Botta e risposta numero tre, stavolta al contrario: Cosentino - ancora lui - firma il 3-2 per l'Udinese, Humanes Gomez fa 3-3 al 90'. Che non è l'ultimo minuto, ma solo il preludio al maxi-recupero che regala ancora tre palle gol ai nerazzurri: su Humanes Gomez, Iddrissou e Zarate però è monumentale Mutavcic, che chiude la porta friulana e certifica il pareggio finale.