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Primavera 2

È prima e segna 4 gol a partita: la squadra che gioca con 5 attaccanti e le vince tutte

La Cremonese di Elia Pavesi incanta con il 3-2-fantasia: cinque vittorie consecutive e un sistema di gioco rivoluzionario

Cremonese Primavera 2

CREMONESE PRIMAVERA 2 • Guido Della Rovere, classe 2007 e vero e proprio gioiello del vivaio grigiorosso, e Simone Lottici Tessadri, perno in mediana della squadra di Elia Pavesi

Nel 2010 Leonardo, all’epoca allenatore del Milan, varò il 4-2-fantasia. Quattro difensori, due centrocampisti e davanti Ronaldinho, Seedorf, Inzaghi e Pato a dare spettacolo. Più di 10 anni dopo, sempre in Lombardia ma a qualche chilometro dal capoluogo, c’è qualcuno che sta provando a fare ancora di più: lui è Elia Pavesi, sta giocando praticamente con un 3-2-5 e i risultati - primato in classifica con cinque vittorie in altrettante partite - gli stanno dando ragione. L'ex tecnico del Brescia sta spingendosi ancora oltre: se Leonardo, infatti, giocava con quattro giocatori offensivi, lui ne sta impiegando addirittura cinque: Gabbiani e Stuckler coppia d’attacco, Della Rovere alle loro spalle nel ruolo di trequartista e sulle fasce - in quello che dovrebbe essere un 3-4-1-2 - Nahrudnyy a destra e Pessolani a sinistra. Due ragazzi che, nel Milan e nella Pergolettese (le squadre dove sono nati e cresciuti) hanno sempre giocato come centravanti. Risultati alla mano: 4-2 al Como, 5-1 al Padova, 4-1 alla Spal, 4-0 all'Alessandria e 4-1 al Cittadella, 21 gol fatti in 5 partite e vetta solitaria a +5 sulle inseguitrici. Insomma, esperimento riuscito: alla faccia dell’equilibrio.

UNA COSA MAI VISTA

A memoria d'uomo, non si registrano altri progetti di questo tipo. La Cremonese è una squadra che macina palle gol una dietro l'altro e che ci mette uno schiocco di dita a chiudere le partite. Prima giornata: 2-0 sul Como al 15'. Seconda giornata: 2-0 col Padova al 15', poi 3-0 al 38' e gara blindata già prima dell'intervallo. Terza giornata: 2-0 al 28' con la Spal. Quarta giornata: di nuovo 2-0 al 15' con l'Alessandria, 3-0 al 22' e addirittura 4-0 al 32'. Quinta giornata, l'unica gara chiusa nella ripresa: l'1-0 col Cittadella arriva "solo" al 41', poi nel secondo tempo la solita cavalcata trionfale. «Eh, ma una squadra che gioca in maniera così offensiva poi pagherà dazio in difesa» direbbero gli scettici dell'ultima ora. Ebbene, gol subiti? Cinque. Seconda miglior difesa del campionato insieme al Renate e dietro solamente al Parma (4). Insomma, una squadra schiacciasassi

CREMONESE PRIMAVERA 2 • L'abbraccio tra Pessolani e Stuckler dopo uno dei tanti gol segnati dalla formazione grigiorossa

IL 3-2-FANTASIA

«Brahja, Triacca, Duca, Lottici Tessadri…» quasi come «Sarti, Burgnich, Facchetti…». Una formazione che si può recitare praticamente a memoria, e che ha di fatto preso forma dopo i primi 90 minuti. Contro il Como, infatti, il sistema di gioco era già chiaro (la squadra era stata pensata con il 3-4-1-2 fin dall'inizio), ma il posizionamento di alcuni interpreti no: la svolta è arrivata contro il Padova, e da lì l'allenatore non è più tornato indietro. La mossa regina? Lo spostamento di Pessolani da attaccante a esterno sinistro a tutta fascia con l'inserimento in formazione di Gabbiani, un'altra prima punta, al fianco di Stuckler. Non che il "Pesso" avesse deluso contro il Como, tutt'altro: aveva segnato una doppietta all'esordio, confermando quello che era stato il trend nel suo fantastico anno al Genoa (ben 16 gol in 30 presenze con l'Under 18 rossoblù) e nelle stagioni precedenti con la maglia della Pergolettese. Con Pessolani in mancina, il peso offensivo della Cremonese è cresciuto ulteriormente e ha raggiunto il suo apice. Si, perché di solito quando hai un uomo totalmente dedicato all'attacco da una parte, si è soliti compensare sull'altra corsia con un terzino: questo di solito fanno gli allenatori normali. Pavesi, però, non è un allenatore normale e a destra conferma l'altro nuovo acquisto: Vladislav Nahrudnyy, luccicante talento ucraino che nel Milan ha sempre giocato come attaccante o seconda punta. Quindi, ricapitolando: Stuckler-Gabbiani davanti (39 gol in due nel 2022-2023 giocando in categorie diverse visto che il primo è un 2004 e il secondo un 2006), Nahrudnyy e Pessolani sulle fasce. «Beh, per non sbilanciarsi troppo basta coprirsi con i centrocampisti» blatererebbe lo sprovveduto di prima. Ed ecco perché.

CREMONESE PRIMAVERA 2 • Pessolani e Nahrudnyy nella loro "vita precedente": il primo faceva l'attaccante nella Pergolettese e nel Genoa, il secondo nel Milan faceva la seconda punta

LA CLASSE AL POTERE

Quella di Guido Della Rovere, forse il trequartista di maggior spicco dell'intera categoria. Per carità, il ragazzo di strada ne ha da fare anche perché non solo è il più talentuoso nel ruolo, ma è anche il più giovane essendo un classe 2007. A soli 16 anni si ritrova a giocare con ragazzi anche di tre anni più grandi, ma poco importa. Nato e cresciuto con la maglia della Cremo addosso, Della Rovere è abituato a giocare da sotto età: l'anno scorso infatti era già in Under 17 con cui ha collezionato 7 gol in 25 presenze esordendo pure con la Primavera nelle ultime giornate. Anche quest'anno, con 3 gol in 5 partite, sta facendo la differenza nel ruolo di fantasista classico dietro le due punte. Numero 10 tutto mancino, è l'elemento di estro e idee che fa girare l'intero reparto offensivo.

BASI SOLIDE

E non potrebbe essere altrimenti, anche perché se no reggere uno sbilanciamento del genere sarebbe impossibile. Ma sarebbe impossibile se in squadra non avessi Simone Lottici Tessadri e Dachi Lordkipanidze, due centrocampisti che valgono per quattro. Corsa, fisico, senso tattico fuori dal comune: con loro due in mezzo, gli attaccanti si sentono liberi di inventare senza poi doversi spremere troppo le meningi in fase difensiva (che comunque va fatta e viene fatta bene guardando i numeri). Facendo un passo ancora più indietro, un terzetto difensivo che meglio assortito non si può: davanti a Thomas Brahja i due mezzi esterni sono Daniele Triacca e Tommaso Duca, il centrale è un altro nuovo acquisto e cioè Denis Prendi. Ex Tritium, Giana Erminio e Brescia, Prendi (classe 2006) è stata forse la ciliegina sulla torta del mercato grigiorosso e di un reparto scouting che si è tolto così una bella soddisfazione. Attenzione poi, perché in questa squadra le alternative non sono alternative ma altri titolari: Balasa e Martin, Marino e Mavrommatis, Avitabile e Cantaboni, Gashi e Tosca, Zorzi e Opris oltre a Faye, altro 2007 e altro attaccante già pronto a far rifiatare le bocche di fuoco là davanti. Con una rosa del genere, migliorare il sesto posto dell'anno scorso non dovrebbe essere un problema. Centrare la promozione in Primavera 1 in un girone con squadre del calibro di Parma, Spal e Udinese sarebbe invece un vero e proprio capolavoro. Giocando in questa maniera, però… si può fare.

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