Cerca

Under 15 A e B

Nerazzurri inarrestabili: due colpi di testa chiudono la pratica nei primi 40 minuti

Successo esterno per l'Inter, che infligge il colpo del KO agli avversari blucelesti nel pieno della prima frazione

Gabriel Salviato e Simone Cosimo Calò

LECCO-INTER UNDER 15 • Salviato e Calò la decidono coi loro gol

L'Inter di Fautario batte un doppio colpo. Allo stadio Rigamonti - Ceppi di Lecco, la formazione nerazzurra si impone con il minimo sforzo e rimane in scia del Milan, dal canto suo vittorioso tra le mura amiche contro l'Udinese. Un successo, quello ospite, maturato nella fase centrale di un primo tempo vivace, grazie al 2-0 firmato da CalòSalviato; è nel momento migliore dei blucelesti che la formazione milanese colpisce, sgretolando le speranze delle Aquile, comunque lodevoli per spirito ed abnegazione. 

UNO-DUE CHE SA DI SENTENZA

L’elevata cifra tecnica nerazzurra tinteggia la cornice di un match proibitivo per le Aquile di Robbiati. E mentre all’esterno delle mura locali domina per qualche giro di lancetta il suono delle campane, il primo quarto d’ora bluceleste è denso di campanelli d’allarme. L’asfissiante pressing portato dai ragazzi di Fautario si traduce fin dal principio in sortite offensive che costringono Zuzzi e la sua retroguardia agli straordinari. A rompere il ghiaccio è una conclusione ben congegnata dal limite dell’area di Allasufi, schiaffeggiata in corner dal guantone sinistro del numero uno bluceleste. Per l’Inter, è solo la consegna del biglietto da visita: da un break del primo tiratore di giornata, nasce una ripartenza a tinte nerazzurre che porta Calò a rientrare sul destro e a calciare, mancando non di molto il palo alla sinistra di Zuzzi. Glaciale, quest’ultimo, pochi istanti più tardi: la compagine meneghina affolla l’area sugli sviluppi di un corner ma l’estremo difensore sbarra la strada alla conclusione a botta sicura di Evangelista. Guadata con molti patemi la prima sponda del match, le Aquile cacciano per qualche istante gli artigli; Procopio batte una punizione dalla destra, appostato sul primo palo c’è Bonacina, che incorna ma manca il bersaglio. Il Lecco fiuta l’aria con fare speranzoso ma la travolgente corrente nerazzurra disarciona ogni certezza. Basta un retropassaggio ben poco ortodosso per scatenare la ripartenza del reattivo Limido, che si ritrova a tu per tu con Zuzzi; il centrocampista nerazzurro opta per lo scavetto, la sfera sembra viaggiare inesorabilmente verso il sacco ma centra in pieno il palo, tenendo la formazione di casa appesa a un filo. Quest’ultimo è però destinato a spezzarsi. Il taglio è opera dello stesso Limido, autore della decisiva pennellata per la testa di un indisturbato Calò, che spinge in porta dall’area piccola e porta l’Inter avanti. Lo schiaffo morale disorienta i locali ed esalta nuovamente le qualità tecniche ospiti. L’azione del raddoppio non tarda a materializzarsi e nasce dalla sinistra; Rocca imbecca Pannuto con una deliziosa assistenza in verticale, il cross dal fondo del secondo citato propizia l’incornata vincente di Salviato. 0-2. Il match ha già pronta la sua bozza di sentenza.


FUGACE BRIVIDO

Il doppio colpo del KO appiattisce un match per buona parte tonico e vibrante. L'ultima impennata di marca ospite si concretizza a pochi passi dalla pausa ed è incarnata da una scorribanda di Allasufi, che dispone di un ampio ventaglio di opzioni per rifinire al meglio l'azione e opta per il tiro da fuori, sfiorando il palo. Un brivido corre sulle schiene nerazzurre poco oltre l'intervallo; un retropassaggio innocuo sorprende l'inoperoso estremo difensore Galliera, che incespica e manca clamorosamente un pallone che prosegue lemme lemme la propria corsa, fortunatamente per i milanesi, oltre il palo. Passato lo spavento, il portiere nerazzurro riacquisisce vigore e continua imperterrito a fornire indicazioni ai compagni dalle retrovie. Di gestione sicura e giropalla ingabbiante è fatto il secondo tempo nerazzurro, in contrapposizione ad un Lecco lodevole per applicazione ma incapace di rendersi pericoloso. Una balbettante uscita dalla difesa, invece, dà fiato all'opportunità per il tris: Matarrese si avventura verso la porta e calcia, trovando la pronta opposizione di Zuzzi. Uniche note degne di menzione fino al triplice fischio coincidono con gli ultimi, disperati tentativi blucelesti di dare un senso al finale di gara, tradottisi in promettenti, ma infruttuosi, spioventi nell'area avversaria. L'Inter incamera i tre punti e prosegue l'inseguimento nei confronti dei cugini rossoneri. 

IL TABELLINO

LECCO-INTER 0-2
RETI: 26' Calò (I), 29' Salviato (I).
LECCO (4-3-3): Zuzzi 7, Confalonieri 6 (29' st Stragà sv), Gatti 6 (1' st Vendemmiati 6), Vago 6.5, Vismara 6.5, Cilione 6.5, Procopio 6.5 (19' st Bressi 6), Mauri 6.5 (19' st Jovanovic 6), Ghiroldi 6 (1' st Dell'Oro 6), Pupo 6 (5' st Brunati 6), Bonacina 6 (29' st Cappato sv). A disp. Fumagalli, Apollo. All. Robbiati 6.
INTER (3-5-2): Galliera 6, Masetti 6.5 (27' st Bettelli sv), Rocca 7.5, Pannuto 7, Evangelista 7, Cassini 6.5, Limido 7 (27' st Donati sv), Allasufi 7, Salviato 7 (11' st Matarrese 6, 34' st Donato sv), Calò 7.5, Piva 6.5 (11' st Nese 6). A disp. Sebastiani, Tosolini, Puricelli, Morosi. All. Fautario 7.
ARBITRO: Betelli di Bergamo 6.5.
ASSISTENTI: Vincitorio di Sondrio e Traversi di Sondrio.
AMMONITI: Limido (I).

LE PAGELLE

LECCO

Zuzzi 7 Con almeno tre interventi, uno di pregevole fattura, limita il passivo: su entrambi i gol nerazzurri è l'ultimo dei colpevoli.
Confalonieri 6 Rocca è un cliente scomodo: lui fa quel che può per provare a contenerlo, denotando abnegazione. (29' st Stragà sv).
Gatti 6 Il primo gol proviene dalla corsia di sua competenza; qualche impaccio di troppo oscura il suo primo tempo.
1' st Vendemmiati 6 Agisce praticamente da terzo di difesa, senza troppi affanni. 
Vago 6.5 Tanta corsa e sacrificio al cospetto di una mediana strutturata e qualitativa. 
Vismara 6.5 Non sempre preciso nell'impostazione ma ce la mette davvero tutta per "rattoppare" sulle incursioni nerazzurre. 
Cilione 6.5 Sbrogliate un paio di situazioni delicate, conquista gli applausi del pubblico, salvo poi capitolare come il resto della retroguardia. 
Procopio 6.5 Tenacia e spirito battagliero si condensano in una prova salvabile; il più bel cross bluceleste di giornata è suo e quasi propizia il vantaggio. 
19' st Bressi 6 Ingresso ordinario nel cuore di una ripresa che ha poco da dire. 
Mauri 6.5 Tanto lavoro sporco al servizio della squadra; anche per lui, prova di sacrificio. 
19' st Jovanovic 6 Contribuisce a dar fiato alle ultime, poco convinte, trame blucelesti. 
Ghiroldi 6 Tenta in tutti i modi di sganciarsi dalla ferrea marcatura avversaria, anche abbassandosi a ricevere.
1' st Dell'Oro 6 Stenta a entrare in partita ma i palloni che transitano dalle sue parti sono oggettivamente pochi. 
Pupo 6 Cerca di prendere il fondo per garantire rifornimenti al centro dell'attacco ma la retroguardia nerazzurra è granitica. 
5' st Brunati 6 Spezzone più di quantità che di qualità. 
Bonacina 6 La sua deviazione aerea manca di poco il bersaglio; entra nell'unica, vera occasionissima di marca bluceleste. (29' st Cappato sv).
All. Robbiati 6 Affanno e incertezze, com'era lecito attendersi, fanno parte della prova di un Lecco costretto a fronteggiare la potenza di fuoco nerazzurra; la sua squadra, però, tiene botta e assembla una gara combattiva. 

INTER

Galliera 6 Rientra negli spogliatoi con i guanti puliti e un'esitazione alle spalle che quasi rimette il Lecco in partita.
Masetti 6.5 Padroneggia la corsia di destra senza patemi. (27' st Bettelli sv).
Rocca 7.5 Con classe e lucidità, mette in evidenza il proprio capiente bagaglio tecnico. Da lui partono l'azione da manuale del raddoppio e altre situazioni promettenti. 
Pannuto 7 Comanda la mediana, si incunea e assiste Salviato per il raddoppio: prova da pollice in su. 
Evangelista 7 Con sicurezza degna d'un veterano, annulla l'attacco locale e si propone sulle palle inattive accarezzando la soddisfazione personale del gol. 
Cassini 6.5 Difende con ordine e reattività, senza quasi mai rischiare. 
Limido 7 Lanciato a rete, coglie un palo clamoroso, più per sfortuna che per demerito; saprà riscattarsi a breve, confezionando l'assist del vantaggio. (27' st Donati sv). 
Allasufi 7 Per coronare la sua prestazione, connotata da intraprendenza, manca soltanto il gol, sfiorato a più riprese. 
Salviato 7 Meno appariscente di altri nell'insieme ma prende posizione in area con maestria e devia in rete di testa; un gol da vero centravanti. 
11' st Matarrese 6 Vicino al tris, trova Zuzzi sulla propria strada. (34' st Donato sv).
Calò 7.5 Amministra palla con dovizia, comprende alla perfezione quando è il caso di affondare e quando, invece, occorre smistare: il gol che sblocca il risultato condisce una prestazione da applausi. 
Piva 6.5 Senso tattico e lucidità, frecce al suo arco per alimentare la manovra nerazzurra. 
11' st Nese 6 Frazione di gara ordinaria, sostanzialmente priva di sbavature. 
All. Fautario 7 La sua Inter si mostra abile nella gestione, oltreché formazione densa di qualità. Altro test superato a pieni voti.

LE INTERVISTE

Giancarlo Robbiati ammette la superiorità dell'Inter, pur con qualche rimpianto per l'andamento del match: «La sconfitta non si discute; peccato solo che l'Inter abbia segnato nel nostro momento migliore, in più con nostri regali, frutto di controlli orientati sbagliati in fase di uscita. Abbiamo dato la possibilità di far gol a chi non ne aveva bisogno. Onore comunque ai miei ragazzi che non hanno preso la goleada solitamente tipica di una matricola come noi». Pur riconoscendo la forza di volontà dei propri ragazzi, il tecnico non risparmia "ammende": «L'Inter ha una qualità fuori dubbio importante, faccio loro i complimenti; ciò che mi dispiace è che noi, pur non pretendendo di vincere contro l'Inter, vogliamo migliorarci; in alcune situazioni, però, ho visto errori evitabili dal punto di vista dei concetti e della disponibilità a muoversi senza palla in alcune situazioni. Il percorso di questi ragazzi di 15 anni è ancora lungo ma devono velocizzare questa disponibilità, che è il fondamento per potere, perlomeno, avere la possibilità di impensierire squadre importanti come Inter, Milan e Atalanta». 

Simone Fautario commenta così il successo della sua Inter: «Abbiamo fatto un buon primo tempo, sprecando qualche occasione per poter chiudere la partita. Sono abbastanza soddisfatto della prima frazione, si può fare sicuramente meglio sotto tanti punti di vista ma i ragazzi hanno fatto bene. Il campo non era facile, la palla schizzava tanto e ci sono tanti errori tecnici, che però ci stanno». Una squadra, quella nerazzurra, abile a prendere il fondo e crossare al centro per colpire il Lecco: tattica di gioco studiata a priori? «No, perché noi non guardiamo le partite degli avversari; ci concentriamo su noi stessi, facciamo quello che crediamo sia giusto fare, dopodiché i ragazzi devono essere bravi a leggere le situazioni che capitano durante la gara. Mi viene da dire quindi che è stato dettato dalla situazione il fatto di aver segnato in quelle occasioni; nel nostro caso, non ci sono cose predefinite, ai ragazzi vengono messe a disposizione le conoscenze ma poi scendono loro in campo». 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter