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Under 17 A-B

Cinque espulsi, quattro gol e rissa nel finale: Lecco, è una vittoria infuocata

Pirisi fa doppietta, Purita chiude i conti di una partita incandescente che finisce in 9 contro 10: Verona battuto

Francesco Purita

LECCO-VERONA UNDER 17 A-B • Francesco Purita esulta dopo il gol del 3-1: con lui Alessandro Nocito e Lorenzo Parizzi

Da Leonardo Pirisi… a Leonardo Pirisi. Dal gol di domenica contro l'Udinese alla doppietta di mercoledì sera nel recupero contro il Verona. È lui il minimo comune denominatore di un Lecco bello, coriaceo, infinito. Un Lecco che, con la vittoria per 3-1 sugli scaligeri, si piazza al terzo posto in classifica. Un Lecco che si gode il momento magico del suo attaccante ma che, più in generale, raccoglie i frutti di quanto seminato in questo inizio di stagione: i ragazzi di Szekely si prendono i tre punti di una partita tostissima, accesa e per certi versi sopra le righe. Come la prestazione dello stesso Pirisi appunto, che apre le danze e poi risponde alla bordata di Stella che vale l'1-1; come la giocata super di Purita che vale il gol del 3-1; come il finale di gara, caratterizzato da tre espulsi sul campo e uno dalla panchina (con Szekely che era già stato cacciato nel primo tempo). Nel complesso, comunque, una vittoria - quella del Lecco - riassumibile così: tanta roba.

ANIMI BOLLENTI

Quelli di un primo tempo infuocato sotto ogni punto di vista. Tecnico, con le giocate di Pirisi e Stella a incendiare il Rigamonti-Ceppi; tattico, con il 4-3-2-1 di Szekely a confrontarsi con il 3-4-1-2 di Coppini; caratteriale, con gli animi che si scaldano sul finire di frazione e a farne le spese è il tecnico di casa, infuriato ed espulso. In campo poi è battaglia vera, senza esclusione di colpi. A cominciare dal vantaggio lecchese, che arriva dopo appena 5 minuti: Mungari sfonda palla al piede e arriva alla conclusione, Bertolazzi respinge sui piedi di Pirisi che non può sbagliare. Il Verona però non è venuto in riva al Lago per la gita dell'1 novembre, cerca di prendere in mano il gioco - soprattutto con la catena di destra composta da Albertini e Avdullari - e dopo tanto spingere pareggia: Stella intercetta un lancio di Constant, evita il tentativo in extremis di Parizzi e inchioda l'1-1 con un gran destro sotto la traversa (28'). Da questo momento in poi la partita, che già era bella accesa, diventa fuoco a profusione: prima per il gol di Pirisi - ancora lui - che irrompe sul corner di Purita e riporta in vantaggio il Lecco (35'), poi per l'espulsione di Szekely che al terzo fallo contro in attacco fischiato in pochi minuti eccede nelle proteste e si prende il secondo giallo (44'), infine per la traversa scheggiata su punizione da De Rossi che manda il Verona all'intervallo con la speranza di poterla riaprire di nuovo nella ripresa.

LECCO-VERONA UNDER 17 A-B • Mirko De Paoli se ne va palla al piede, Nicolò Tondi lo ferma

RIPRESA INFUOCATA

Se la pioggia battente non è riuscita a spegnere il primo tempo, figuriamoci come può essere una ripresa nella quale non scende nemmeno una goccia. Il Verona prova a metterci la legna, ma nei piedi (e nella testa) del Lecco c'è diavolina pura. La temperatura comincia a salire quando una super giocata di Pirisi manda al tiro - altissimo - Tondi (8' st), poi diventa incandescente quando Purita con un gran movimento a sterzare si libera del diretto marcatore e inchioda Bertolazzi per il 3-1 (16' st), infine raggiunge il suo apice quando il Lecco rimane in 9 per le espulsioni - esagerate - di Scaldaferri e Meleddu. Il rosso sventolato (anche qui con poco senso) ad Albertini riequilibra solo parzialmente le forze in campo, e l'assedio finale dell'Hellas si traduce in una bomba di destro di Stella sulla quale Constant si supera (42' st). Un minuto prima il Lecco aveva sfiorato il quarto gol con Mungari, che fa tutto da solo in contropiede prima di vedersi respingere la conclusione dal piede di Bertolazzi (41' st). La fiammata del triplice fischio mette fine alle ostilità, ma solo a quelle in campo. Il post partita è bollente anche al rientro negli spogliatoi delle squadre, che entrano in contatto prima che venga ristabilita la pace e non con poca fatica. I dirigenti fanno da pompieri, e alla fine quello che rimangono sono i tre punti del Lecco. 

IL TABELLINO

LECCO-VERONA 3-1
RETI (1-0, 1-1, 3-1): 5' Pirisi (L), 33' Stella (V), 35' Pirisi (L), 16' st Purita (L).
LECCO (4-3-2-1): Constant 6.5, Polizzi 7, Scaldaferri 6.5, Parizzi 6.5, Giuffrida 7.5, Nocito 8, Meleddu 6.5, Tondi 7 (27' st Piloni sv), Pirisi 8.5 (22' st Carminati 6.5), Purita 8 (36' st Cuscunà sv), Mungari 7.5. A disp. Zadek, Gramegna, Colantonio, Borserio Gaggi, Caputo, Arrigo. All. Szekely 7.
VERONA (3-4-1-2): Bertolazzi 7, Albertini 6, Minucelli E. 6 (1' st Mussola 6, 21' st Minucelli F. 6), Bancila 6.5 (36' st Odia sv), Opuoru 6.5 (36' st Sidibe sv), Torma 6.5, Avdullari 6.5, De Rossi 7, Zanfisi 6 (36' st Zambiasi sv), De Paoli 6 (12' st Peci 7), Stella 7.5. A disp. Topollaj, Cusini, Brais. All. Coppini 6.
ARBITRO: Evangelista di Treviglio 5.5.
ASSISTENTI: Liuzza di Milano e Desiderato di Legnano.
ESPULSI: 35' st Scaldaferri (L), 37' st Meleddu (L), 40' st Albertini (V).
AMMONITI: Opuoru (V), Bancila (V), Albertini (V), Pirisi (L), Scaldaferri (L), Polizzi (L).

LE PAGELLE

LECCO
Constant 6.5 Sulla bomba di Stella non può fare nulla, quando De Rossi pizzica la traversa invece sembra esserci. Il capolavoro lo fa nel finale respingendo sempre su Stella il tiro che avrebbe potuto mette in pericolo la vittoria. 
Polizzi 7 Vince a mani basse la lotta con il suo diretto avversario in corsia, chiude tutti i varchi e si propone quando c'è bisogno.
Scaldaferri 6.5 Solita grande forza di volontà, oltre a qualità di tempismo e buon piede. Si prende un rosso esagerato, la sua è un'ottima prestazione.
Parizzi 6.5 È l'ultimo che prova a fermare Stella, niente da fare. Unico tentativo non riuscito di una partita ricca di ottimi interventi: bassi, alti o laterali non importa. C'è sempre.
Giuffrida 7.5 Ne marca praticamente tre in un colpo solo: limita Zanfisi e va pure a prendere De Paoli sulla trequarti. "In gaina", calcisticamente parlando. 
Nocito 8 Boh, quasi incommentabile. Una partita senza senso la sua: corre, raddoppia, dirige l'orchestra e senza mai tirare indietro la gamba. Esempio totale, esempio per tutti. Chapeau.
Meleddu 6.5 Paga un rosso esagerato all'interno di un'altra partita generosa e di qualità. Parte dal centro-destra, ma alla fine è un po' ovunque.
Tondi 7 Solita sicurezza a centrocampo, spalleggia Nocito e si occupa degli inserimenti per andare al tiro: stavolta calcia una volta sola, ma è sempre sul pezzo e non molla mai. (27' st Piloni sv).
Pirisi 8.5 One. Man. Show. Il più lesto per il tap-in dell'1-0, il più veloce a inserirsi sul corner che porta al 2-0. Ma non solo: strappa in verticale, accorcia a prendere palla, aiuta quando c'è da aiutare. La sua miglior partita quest'anno. (22' st Carminati 6.5).
Purita 8 Leader silenzioso ma letale. Pennella il corner del raddoppio e si mette in proprio per chiudere i conti con la firma del 3-1. Cuce gioco tra mediana e attacco, ispiratissimo. (36' st Cuscunà sv),
Mungari 7.5 Una forza della natura. Tiene impegnata tutta la difesa con le sue accelerazioni e fa male quando deve fare male: non a caso il primo gol nasce da una sua iniziativa. Commovente quando, nel finale e dopo aver speso tantissimo, regala un'azione strepitosa che lo porta al tiro anche se Bertolazzi gli dice di no. Esagerato.
All. Szekely 7 Dopo 7 giornate ha gli stessi punti dell'Inter, 2 in più del Monza e 8 in più dell'Atalanta. La prestazione col Verona è roba da squadra vera: per ritmo, intensità, qualità e carattere. Applausi.

VERONA
Bertolazzi 7 Rimanda l'1-0 di Pirisi respingendo su Mungari, bissa poi sempre nel primo tempo e sempre sul numero 11. Chiude la sua partita con una grande parata di piede. Su chi? Inutile dirlo…
Albertini 6 Nel primo tempo lavora benissimo sulla destra con Avdullari, finisce anzitempo la sua partita ma il secondo giallo è esagerato.
Minucelli E. 6 Un tempo a spingere, anche se Polizzi riesce a tenerlo. (1' st Mussola 6, 21' st Minucelli F. 6).
Bancila 6.5 Mancino educato, traiettorie sempre pericolose sui calci piazzati. Ha buone idee, non sempre riesce ad attuarle ma la qualità c'è. (36' st Odia sv).
Opuoru 6.5 A volte irruente, ma di sicuro non gli si può imputare uno scarso impegno. Cerca di rendersi utile anche nell'area avversaria. (36' st Sidibe sv).
Torma 6.5 Tenere Pirisi è quasi impossibile, eppure riesce a distinguersi in un paio di situazioni. La cosa più utile sarebbe il gol del 3-2, ma gli viene annullato.
Avdullari 6.5 Nella prima parte della gara è uno dei più pericolosi. Non si ferma mai, gran combattente.
De Rossi 7 Il migliore del centrocampo, anche se la lotta con uno come Meleddu è durissima. Ne esce con la classe che lo contraddistingue, pizzica pure la traversa con un gran calcio di punizione.
Zanfisi 6 Cerca di fare da riferimento, ma Giuffrida gli toglie l'ossigeno. Però si sbatte tantissimo, e questo bisogna riconoscerglielo. (36' st Zambiasi sv).
De Paoli 6 Galleggia tra le linee cercando di creare situazioni da gol ma sbatte contro un Nocito insuperabile. Meglio quando gira al largo e si fa vedere sulle corsie.
12' st Peci 7 Limitato da un problema al quadricipite, ma quando entra fa vedere di che pasta è fatto. Si carica la squadra sulle spalle e prova a condurla alla rimonta.
Stella 7.5 Di gran lunga il migliore del Verona. Segna un gol fantastico, per il movimento e la qualità del calcio. Non solo, pericoloso anche nel finale ma Constant gli sbarra la strada. Gran partita.
All. Coppini 6 Dopo un avvio negativo la squadra risponde, dopo l'1-1 torna a patire il ritmo di un Lecco decisamente in palla. La reazione nella ripresa è minima ma c'è, il peccato è non essere riusciti a sfruttare la doppia superiorità numerica.

ARBITRO
Evangelista di Treviglio 5.5 Non un voto minore solo perché è già l'unico insufficiente della partita. E anche a uno come lui può capitare di sbagliarne una: le espulsioni sono un'escalation esagerata, quella di Szekely non ha senso e quella del preparatore dei portieri del Lecco non l'ha capita nessuno. L'impressione è che la gara gli sfugga di mano troppo presto e che non riesca più a rimetterla in sesto.

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