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Under 17 A-B

4 gol in 23 minuti, una rete capolavoro e un lampo nel finale: Inter folle, il Brescia non muore mai

Orio subentra e lascia il segno, ai nerazzurri non bastano la doppietta di Humanes Gomez e la perla di Iddrissou per strappare i tre punti

Hugo Humanes Gomez

INTER-BRESCIA UNDER 17 A-B • Hugo Humanes Gomez a segno per i nerazzurri: doppietta per lui

Match incredibile. Quello andato in scena nel primo pomeriggio al Konami Centre è stato uno spettacolo eccezionale, un pirotecnico pareggio per 3-3 tra Inter e Brescia che a conti fatti rispecchia fedelmente quanto offerto sul rettangolo di gioco, ma che ha il sapore di beffa per la squadra nerazzurra, in vantaggio fino al 94’, quando il gol del subentrato Orio ha impedito a Polenghi di festeggiare il successo. Una prima parte di gara pazzesca, con 4 gol tra il 7’ e il 23’: al vantaggio di Ragazzoni, ha risposto la doppietta di Humanes Gomez, prima del pari bresciano firmato Tagliabue. Nella ripresa, Iddrissou pareva aver trovato la giocata di giornata, un gol sontuoso al 28' che sembrava essere quello decisivo, ma la voglia ospite di uscire con almeno un punto ha avuto la meglio, con la rete in extremis che ha sancito il pareggio. L’Inter rimane imbattuta, conseguendo però il quinto pareggio in otto incontri e arrivando a 14 punti, scivolando a -10 dall’inarrestabile Milan; gli avversari odierni per la prima volta in stagione ottengono la divisione della posta in palio, rimanendo a un punto di distacco dai nerazzurri.

RIMONTA E CONTRORIMONTA

Schemi perfettamente speculari tra le due compagini, con i tecnici che si affidano ai tre trequartisti dietro la punta centrale e alla linea difensiva a 4. Primi minuti con il pallino del gioco in mano ai padroni di casa ma, nonostante ciò, gli ospiti mettono la freccia: al 5’ Luchetti è morbido nello scarico ed innesca in zona pericolosa Badra Fofana, che forse preso in controtempo non riesce a inquadrare lo specchio dall’interno dell’area di rigore. È il preludio al gol: due minuti più tardi, infatti, Ragazzoni controlla la sfera, prende coraggio e dai 20 metri calcia di precisione non lasciando scampo a Biz. Il gol dello 0-1 trasmette molta sicurezza ai ragazzi di Gardoni, che giocano con più scioltezza e sulle ali dell’entusiasmo. Il vantaggio biancazzurro dura appena 10 minuti, giusto il tempo di far scatenare Humanes Gomez: al 17’, Mancuso fa un buon lavoro e il pallone termina nella disponibilità del numero 9, che di sinistro dal limite dell’area trafigge Kolgekaj con un rasoterra non potente ma talmente preciso da risultare imprendibile per l’estremo difensore avversario. Due minuti dopo, sugli sviluppi di un corner e dopo un batti e ribatti, lo stesso attaccante trova il sinistro vincente che ribalta la partita: l'Inter va sul 2-1. La partita è però frizzante ed è una fucina di emozioni: al 20’ Ballo invita con un cross Iddrissou, ma il suo colpo di testa è centrale, seppur insidioso. I nerazzurri non cessano di spingere, ma al 23’ subiscono una ripartenza letale, con Tagliabue che sublima l’azione di rimessa dei suoi con un bel sinistro da fuori area che rimette nuovamente in pari l’incontro sul punteggio di 2-2. Una prima metà di tempo deliziosa dal punto di vista offensivo, con una bella fluidità nella manovra e con tanti tentativi dalla distanza. Trend che prosegue anche nei minuti successivi, con il solito Humanes Gomez che al 27’ si esibisce nella più bella conclusione della prima frazione ma che, ironia della sorte, lambisce il palo alla sinistra del portiere ospite non trovando quello che sarebbe stato un gioiello. Stesso epilogo per Zarate in due circostanze: al 36’ il numero 4 si libera benissimo della marcatura di un avversario sulla trequarti destra, converge in area di rigore e disegna una parabola splendida che pare destinata all’incrocio, ma che invece termina di un nulla sopra la traversa; al 45’, prova il tiro su una palla vagante dai 20 metri, senza fortuna. In mezzo, al 41’, è Ragazzoni a provare ad inventare e dopo una bella serpentina tenta la battuta a rete, ma anch’essa termina fuori di nulla. Primi 45 minuti da leccarsi i baffi: si va negli spogliatoi con un risultato giustissimo per quanto ammirato sul terreno di gioco, almeno dal punto di vista offensivo.

ILLUSIONE E BEFFA

Ritmi altissimi anche in avvio di ripresa: dopo 2 minuti Badra Fofana si libera in area e viene respinto, sulla ribattuta corta ci prova Maucci ma anche lui trova una deviazione che fa spegnere il tentativo in corner. Brescia aggressivo, con la squadra casalinga che deve contenere l’estro del numero 7 in maglia bianca. La gara rimane viva, ma rispetto alla prima frazione c’è più prudenza, quasi a voler cercare l’azione giusta per colpire senza scoprirsi, sia da una parte che dall’altra, e questo provoca fasi alterne di superiorità territoriale tra le due contendenti, mancando il guizzo decisivo. A metà ripresa brutta tegola per Gardoni: Badra Fofana sente un brutto dolore che non gli consente di restare in partita. Polenghi lancia Carrara per rivitalizzare la ripresa, il suo omologo risponde con Orio e Saccone, ma la scena se la prende Iddrissou: al 28’ entra in possesso della sfera, strappa in allungo e da quasi 30 metri pennella un tiro fantastico che si insacca splendidamente all’incrocio dei pali incantando i presenti al Konami Centre. La squadra nerazzurra prova a sfruttare la scia del vantaggio: alla mezz’ora Luchetti di testa, su cross da calcio d’angolo, colpisce la parte superiore della traversa, mancando l’appuntamento con la rete del 4-2 che avrebbe probabilmente messo fine alla contesa. L’Inter alza i giri e non si chiude: al 37’ è Sorino a mettere paura a Kolgekaj, con un mancino formidabile defilato a sinistra che colpisce l’esterno della rete. Ma questa partita non finisce mai: al 94’, all’ultima azione del match, dagli sviluppi di un calcio piazzato, Orio trova la zampata decisiva in mezzo al mucchio selvaggio di giocatori in area nerazzurra, regalando un pareggio insperato in extremis. Finisce 3-3 tra Inter e Brescia: una partita pazzesca.

IL TABELLINO

INTER-BRESCIA 3-3
RETI (0-1, 2-1, 2-2, 3-2, 3-3):
7’ Ragazzoni (B), 17’, 19’ Humanes Gomez (I), 23’ Tagliabue (B), 28’ st Iddrissou (I), 49’ st Orio (B).
INTER (4-2-3-1): Biz 6.5, Ballo 7, Sorino 6.5, Zarate 7, Bovio 7, Luchetti 6.5, Iddrissou 8, Mantini 7, Humanes Gomez 8.5, Mancuso 7 (40’ st Moressa sv), Kukulis 6 (24’ st Carrara 6). A disp. Dorigo, Nenna, Stante, Verre, Cerpelletti, Rovere, Tassotti. All. Polenghi 7.
BRESCIA (4-2-3-1): Kolgekaj 6, Barcella 7 (42’ st Gussago sv), Di Jeva 6, Buratto 7 (33’ st Di Cintio sv), Facchini 7 (33’ st Bicelli sv), Gauli 7, Badra Fofana 7.5 (24’ st Saccone sv), Ragazzoni 7, Tagliabue 7.5 (24’ st Orio 8), Maucci 6.5, Leandri 6.5. A disp. Nassini, Ragnoli, Policardo. All. Gardoni 7.
ARBITRO: Pelaia di Pavia 7.
ASSISTENTI:
Cappelletti e Infante.

LE PAGELLE

INTER
Biz 6.5
Sotto di un gol, sfodera un bell’intervento che evita un uno-due che sarebbe stata una mazzata a livello psicologico.
Ballo 7 Tiene bene la posizione, non manca mai di salire e dare il suo contributo al pacchetto offensivo. Duetta bene con Mancuso.
Sorino 6.5
Deve cercare di contenere il numero 7 del Brescia che è inesauribile. Nella ripresa si sgancia e si propone con più convinzione, sfiorando anche un gol. Energico.
Zarate 7.5
Molto bene nel giro palla, a centrocampo fa la voce grossa e quando si mette in proprio è sempre un pericolo: giocatore indispensabile.
Bovio 7
Barcella è un treno, ma lui lo controlla e riesce ad anticiparlo. Lesto negli interventi, bravo anche nel dettare i tempi da dietro.
Luchetti 6.5
Imposta dal basso, gioca molto arretrato dando più margine al compagno di reparto per impostare. Serve più decisione in alcuni frangenti quando c’è da liberarsi del possesso, sfiora la rete del poker di testa.
Iddrissou 8
Intelligente, oggi pressato dagli avversari riesce comunque a ritagliarsi lo spazio per alimentare la manovra e quando detta il passaggio fa sempre la cosa giusta. La rete del 3-2 è semplicemente un gioiello, un pezzo di talento. Benissimo anche in aggiunta ai difensori in fase di non possesso.
Mantini 7
Prova a dare ordine nel momento di maggior difficoltà per i compagni. Superbo nei contrasti, bravissimo nel tessere le trame.
Humanes Gomez 8.5
Quando la squadra non gira ancora come si deve, ecco che lui la trascina con due palloni giocabili e due marcature. Eccezionale, sfiora la tripletta con un tiro che ricorda Lautaro nel pomeriggio di ieri: peccato perché avrebbe meritato di entrare in porta. Molto bravo anche nel rifinire per gli inserimenti dei compagni: attaccante totale.
Mancuso 7
Movimenti imprevedibili che permettono di trovare più soluzioni d’attacco, soprattutto cercando l’ampiezza e sovrapponendosi con Ballo sulla destra. Moto perpetuo. (40’ st Moressa sv).
Kukulis 6
Bene spalle alla porta, i due centrali avversari non gli danno modo di esprimere appieno le sue doti.
24’ st Carrara 6 Gioca bene palla a terra, mancano gli sbocchi per incidere.
All. Polenghi 7
Alcune conclusioni meritavano un epilogo diverso. Qualche correzione dal punto di vista difensivo, ma dalla cintola in su i suoi propongono sempre iniziative interessanti. I suoi ragazzi si cercano, dialogano, stringono: tanta qualità, in alcuni momenti occorre più cattiveria.

BRESCIA
Kolgekaj 6
Attento, gioca molto fuori dai pali per far salire la squadra, difficile intercettare la terza rete capolavoro di Iddrissou.
Barcella 7
Si avventura anche davanti spingendo e non risparmiandosi mai. (42’ st Gussago sv).
Di Jeva 6
Ha il compito di contenere Iddrissou e non è mai semplice, anche se risulta efficace in alcune circostanze. Non disdegna le discese in profondità.
Buratto 7
Perno del reparto, dai suoi piedi passano le azioni manovrate. Giostra, si libera bene delle marcature. Prezioso. (33’ st Di Cintio sv).
Facchini 7
Passo deciso quando c’è da andare palla al piede e guadagnare metri. (33’ st Bicelli sv).
Gauli 7
Contiene Kukulis, non mollandolo praticamente mai e limitandone le gesta.
Badra Fofana 7.5
Sulla destra è una spina nel fianco per la retroguardia interista. Sempre attivo, molto bravo negli uno contro uno: 9 su 10 li vince lui. Prospetto pazzesco, esce per un infortunio che si spera non sia nulla di grave. (24’ st Saccone sv).
Ragazzoni 7
Segna la rete che spezza l’equilibrio, molto propositivo in avanti, dinamico.
Tagliabue 7.5
Regala alcuni stop a seguire degni di nota. Mai statico, si allarga per consentire anche ai centrocampisti di inserirsi in area di rigore e non ha paura nel provare il tiro da fuori: gli riesce anche quello. Bravissimo nel costruirsi le opportunità.
24’ st Orio 8 Un pallone d’oro. No, non quello vinto da Messi, ma quello che ha scaraventato in rete all’ultimo istante regalando la soddisfazione ai suoi di ottenere il punto. I compagni lo portano in trionfo: più che giusto.
Maucci 6.5 Chiama spesso i compagni alla combinazione, non tira mai il freno.
Leandri 6.5
Nello stretto sa lavorare bene, molto tecnico, sempre propositivo.
All. Gardoni 7
La sua squadra assume un atteggiamento costantemente alla ricerca del gol e volitivo. Tanta densità a centrocampo, ha dei talenti individuali da coltivare egregiamente. Molto bene la mobilità dei componenti del reparto offensivo, prova a stupire con i cambi in corsa e ci riesce alla grande con il colpo di coda di Orio.

ARBITRO
Pelaia di Pavia 7
Personalità da vendere, richiama i calciatori con polso senza mai scadere in ammonizioni gratuite. Prestazione maiuscola, grandissima gestione del match.

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